PUGLIA
La posizione della Puglia è stata un’arma a doppio taglio da un punto di vista economico e culturale. Ubicazione fortunata in epoca classica perché era il ponte naturale per l’Oriente, la Puglia risente tutt’oggi della sia peculiarità di confine culturale tra un Occidente romano- germanico e un Oriente greco-bizantino.
Il toponimo storico Apulia (esito latino del greco ␣απυγία, Japigia) deriva dall’antica popolazione degli Apuli (gr. Japigi) che in epoca preromana abitavano la parte centro- settentrionale della regione (i Dauni a nord, i Peuceti al centro, mentre a sud era stanziato l’affine popolo dei Messapi). Il termine Japudes (Japigi) si compone del prefisso arcaico “jap-“, che indicherebbe i popoli provenienti dall’altra costa dell’Adriatico. Secondo una diffusa pseudo-etimologia, invece, Apulia deriverebbe da Apluvia, ossia terra senza piogge.
Con l’occupazione romana fu istituita la Regio II Apulia et Calabria, che includeva un territorio appena più esteso dell’attuale regione: solo in seguito il toponimo Apulia sarebbe stato adottato per designare anche la penisola salentina. Solo negli ultimi decenni l’uso del singolare Puglia si è stabilizzato; fino a prima dell’istituzione delle regioni, infatti, si usava indifferentemente anche il nome le Puglie.
Bari:
storia e identità: la religiosità, la tradizione mercantile.
lavoro scienza e tecnologia: l’area industriale, le grandi catene commerciali, l’artigianato, stabilimenti termali, la pesca, le grandi aziende meccaniche, Fiera del Levante, i frantoi.
ambiente ed energia: il mare, biodiversità, energie rinnovabili.
natura e paesaggio: la valle d’itria, gli uliveti, i borghi antichi e ristrutturati, parco nazionale dell’Alta Murgia, turismo culturale, città d’arte.
vita quotidiana: il Petruzzelli, l’Università, il pendolarismo, Molfetta con il suo Outlet, la religiosità.
Brindisi:
storia e identità: dalle origini messapiche al turismo culturale.
lavoro scienza e tecnologia: il porto mercantile, l’area industriale, le grandi catene tessili, industria aeronautica.
ambiente ed energia:i paesi, la conformazione della città, centrale elettrica, centrale a carbone, centrale termoelettrica.
natura e paesaggio: la campagna, gli uliveti, architetture militari, siti archeologici, riserve naturali
vita quotidiana: l’integrazione, i pendolari, etnie e minoranze straniere, paste fresche, confetteria.
Foggia:
storia e identità: Territorio vasto e composito pieno di sfaccettature, espressioni dei luoghi e delle genti che la compongono. Museo Etnografico di Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo.
lavoro scienza e tecnologia: la coltivazione del grano, la coltivazione del pomodoro, la produzione orticola, fava di Carpino, gli agrumi e il caciocavallo podolico del Gargano, artigianato.
ambiente ed energia: biodiversità, parco eolico, parco fotovoltaico.
natura e paesaggio: Parco Nazionale del Gargano, Monti Dauni, i palazzi federiciani, le porte della città.
vita quotidiana: la religiosità, il lavoro, la scuola, la musica.
Lecce:
storia e identità: la civiltà contadina, le città d’arte, il brigantaggio, la pizzica.
lavoro scienza e tecnologia: l’artigianato, le maglierie, i frantoi, il tabacco.
ambiente ed energia: parco eolico, gasdotti.
natura e paesaggio: le grandi cattedrali, gli uliveti, la campagna, i vigneti, macchia mediterranea, torri di avvistamento costiere, i dolmen, i menhir.
vita quotidiana: i teatri, i ritrovi dei giovani, la cucina, fermento culturale.
Taranto:
storia e identità: il borgo e la città vecchia come segno di storia e identità, la comunità albanese, settimana santa, il Museo Archeologico.
lavoro scienza e tecnologia: le piccole botteghe, l’artigianato della ceramica, le grandi cantine del primitivo, la coltivazione dei mitili, Arsenale Militare, Ilva, gli agrumeti.
ambiente ed energia: il porto militare, il porto mercantile, la nuova periferia.
natura e paesaggio: trulli dichiarati patrimonio dell’UNESCO, Castello Aragonese, la cattedrale di San Cataldo e la Concattedrale di Giò Ponti, torri di avvistamento costiere.
vita quotidiana: il ristorante Al Gambero, la Birra Raffo, i pendolari, l’inquinamento.