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BASILICATA

Il toponimo Basilicata è attestato la prima volta attorno al X secolo. La provenienza di tale nome è spesso associato al termine greco Basilikos, nome con cui venivano chiamati i Governanti bizantinidella Regione. Basilikos in greco vuol dire “funzionario del re” e deriva da un’altra parola greca: Basileus (Re). Una tesi più accreditata, fa derivare il nome dalla Basilica di Acerenza, il cui vescovo aveva la giurisdizione sull’intero territorio. Tale nome compare per la prima volta nel Catalogo dei baroni normanni del 1154. Un’altra ipotesi, meno accreditata, è che l’origine del nome sia legata a quello dell’Imperatore Bizantino Basilio II di Bisanzio.

Durante il periodo fascista il territorio regionale riprese il nome Lucania, ma con la nascita della Repubblica tornò a chiamarsi Basilicata.

Potenza:

storia e identità: la religiosità, il brigantaggio, Il periodo Normanno: il castello di Melfi, il castello di Lagopesole, le tradizioni religiose, la Madonna Nera di Viaggiano, il parco storico di Grancia.

lavoro scienza e tecnologia: Importante centro industriale della Basilicata, è un mercato per i prodotti del circostante territorio agricolo, con industrie alimentari (molini, frantoi, produzione di formaggi e di vini), la produzione vinicola del Vulture, calzaturiere e del legname, FIAT, gli insediamenti industriali del dopo terremoto del 1980 (Melfi e Tito), la produzione dei prodotti DOP.

ambiente ed energia: disagi ambientali, metanodotti, giacimenti petrolio, i Parchi Eolici.

natura e paesaggio: due parchi nazionali, il Pollino e il Val d’Agri, due parchi regionali (Parco naturale di Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane e Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano), e sei riserve naturali minori, le porte di accesso, siti archeologici, Maratea e il Cristo Redentore, Il Vulture e i laghi di Monticchio

vita quotidiana: “lo struscio” in via Pretoria.

Matera:

storia e identità: la religiosità, Metaponto e la Magna Grecia, i Sassi di Matera, le Masserie fortificate del Materano.

lavoro scienza e tecnologia: la produzione agro alimentare del Metapontino, l’allevamento con transumanza, i grandi pascoli, coltura cerealicola, industrie agroalimentari, la produzione dei prodotti DOP.

ambiente ed energia: i paesi, la conformazione della città, il Petrolio e il Metano della piana di Ferrandina, i Parchi Eolici, l’ENEA a Policoro.

natura e paesaggio: i sassi patrimonio dell’UNESCO, torre normanna, Parco della Murgia Materana – Piccole Dolomiti Lucane e Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano), Riserva regionale di San Giuliano, le porte di accesso, siti archeologici, Metaponto e Policoro, il paesaggio lunare di Aliano.

vita quotidiana: secondo la tematica del progetto.