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Dal campo al mare: il volto umano dell’ospitalità diffusa

C’è chi affida le proprie giornate alla terra e chi al mare, chi coltiva solchi e chi intreccia reti. Gesti antichi che nutrono e sostengono, ma che diventano altro quando si trasformano in racconto. In quell’incontro con l’altro, il lavoro si fa passione, e la quotidianità diventa esperienza da condividere.

In questi luoghi non si offre solo ospitalità, ma la possibilità di entrare in punta di piedi nella vita di chi lavora seguendo i ritmi della natura. È un turismo che non si limita a mostrare, ma a far vivere: dove il lavoro si trasforma in passione, e la quotidianità diventa esperienza condivisa.

In quei gesti si custodisce la memoria di donne e uomini che da anni, talvolta da generazioni, vivono in simbiosi con la natura e ne hanno fatto il ritmo della loro esistenza. Sono movimenti che si ripetono come un rito antico, e che solo la dedizione, la fatica e il sacrificio riescono a mantenere vivi. Con Agrosfera queste storie trovano voce e luce: non semplici testimonianze di lavoro, ma ritratti di passione e resilienza. Sono volti che raccontano un’Italia che resiste, che innova senza dimenticare le radici, e che continua a donare il senso profondo di un mestiere che non è solo sopravvivenza, ma eredità da tramandare.

(Daniela Cadinu)

 

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Dip. Comunicazione
Susanna Bertoni

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