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Antonella Monzoni

Pratica una fotografia di reportage profondamente umanista con una cifra intimista tesa all’assimilazione del ricordo. Così in “Madame” (Premio Giacomelli 2007 e Selezione PhotoEspana-Descubrimientos 2008), in “Somewhere in Russia” (Premio Chatwin per la fotografia 2007) e in “Silent Beauty” (Menzione d’onore IPA 2008).
Nel 2009 con “Ferita armena” riceve la Menzione Speciale Amnesty International Festival dei Diritti ed è finalista al Premio Ponchielli e selezionata al Visa pour l’Image di Perpignan.
Sempre nel 2009 vince il Best Photographer Award al Photovernissage di San Pietroburgo e nel 2010 viene proclamata Autore dell’Anno FIAF.
Dal 2011 fa parte del Collettivo Synap(see).
Nel 2012 riceve il primo premio VIPA, Vienna International Photo Award.
Nel 2015 le viene riconosciuto il Premio Internazionale di Fotografia Scanno dei Fotografi.
Nel 2016 il suo libro “Ferita armena” vince il Premio Bastianelli come miglior libro fotografico pubblicato in Italia.
Nel 2018 diviene membro di Donne Fotografe, Italian Women Association e nello stesso anno FIAF le conferisce l’Onorificenza di Maestro della Fotografia Italiana MFI.

Nel 2020 è finalista al Contest Italian Sustainability Photo Award (ISPA) e vince la Call Prague Photo Festival.

È vicedirettore editoriale della rivista di cultura fotografica “Gente di Fotografia”.

Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Arles, Innsbruck, Solms, Saint Petersburg, Brighton, Chalon-sur-Saône, Montpellier, Madrid, Londra). www.antonellamonzoni.it

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