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Fotografare l’energia – Laura Pietra

È perturbante prendere consapevolezza di quanto il pianeta Terra sia vicino al collasso ma è l’unica via per una coscienza ecologica e la situazione attuale richiede un’azione collettiva che ancora si sta attardando. A immobilizzarci  o a renderci a tratti indifferenti probabilmente è la paura, la stessa paura a cui parla Greta Thunberg con parole dirompenti. Sono i giovani attivisti come lei a condurre la battaglia contro il tempo. Sono loro che vivranno in un mondo in cui il clima non sarà più stabile. La speranza, quella che qualcuno si chiede se davvero la si può trovare, credo stia nell’agire, nel green job, nella scienza che nonostante abbia bisogno di tempi lunghi, ha dato prova durante la pandemia di quanto può fare in emergenza. È vero però che siamo sopraffatti da immagini di continue sciagure dovute al riscaldamento globale e a volte  non ne possiamo  più. Non possiamo permetterci di voltare lo sguardo,  i fotografi non possono, tutti noi non possiamo, ma abbiamo bisogno di credere nelle sfide che ci attendono, di dare concretezza all’immaginazione di un mondo che sarà diverso e visibilità a quel lavorio umano che ci può salvare. Ci possiamo  concedere un po’ di sollievo con alcune fotografie della serie di Laura Pietra , dedicata al vento come energia generatrice. Fusti piegati da raffiche sferzanti, stormi che si librano in cieli spazzati dal vento o lievi soffi, che plasmano la materia, sono alcuni delle immagini che compongono i dittici inseriti in un progetto artistico finalizzato a portare attenzione sul tema delle energie da fonti rinnovabili. L’ energia eolica è particolarmente attraente in quanto come sappiamo non immette gas ad effetto serra, è inesauribile e pulita. Le moderne macchine che producono energia dal vento sono posizionate in territori spesso molto belli, motivo di forte resistenza per chi vede nelle pale un vero e proprio scempio del paesaggio. D’altra parte non si può negare che le ciminiere siano state ben più deturpanti. In Italia la maggior parte dei parchi eolici sono concentrati in alcune zone montuose, particolarmente ventilate, dell’Appennino. L’inserimento delle rinnovabili ha coinvolto le comunità locali  con una maggiore valorizzazione di territori, fuori dai circuiti turistici più frequentati, che diventeranno luoghi da scoprire. Capita di pensare che il futuro sarà un mondo a tinte fosche o una qualche nuova distopia ma, come sarà, è già sotto i nostri occhi. La serie di Laura Pietra forse ci lascia fare la pace, almeno per un momento, con la paura e, mi pare, possa suggerire che in fondo potrebbe essere saggio guardare alle forze della natura come nel passato, quando il vento era l’unica fonte di energia per solcare i mari. Colombo ha scoperto l’America con le caravelle. Queste immagini trasmettono l’idea di energia  e nello stesso tempo un senso di quiete, di poesia che ci invita a recuperare lo stupore verso un battito d’ali o un fruscio di foglie scosse dal vento, facendoci sentire in una connessione più intima con il non umano.

Piera Cavalieri

 

 

 

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