COPERTINAPASTOREDSCF7914 copia copia

Parlare della neve.

Sillico (LU) – Non lo troverete subito, ma se guardate bene potete intravedere un cespo grigio appollaiato all’ombra di un castagno, quasi un cespuglio; è un grosso batuffolo che trema tutto nel vento, è riccioluto e si ha paura che prenda il volo, sembra il suo destino, sta davanti alla valle meravigliosa piena di bave blu e di luce umidiccia prima che il sole cali. Lì dove sta tira un sacco di vento, e anche su di voi, sembra un gigantesco batuffolo di polvere in pericolo, guardatelo. Questo batuffolo non vi dice nulla finché non ne traboccano scuotendolo due mani, come due pinne. Vedete le mani agitarsi annaspando ai lati del batuffolo, cercando il terreno, e farvi forza. Potete assistere a questo spettacolo. Ora dal fondo del batuffolo, che le mani allontanano dal terreno premendo a palmi pieni, escono piedi e gambe, fluidamente. I piedi calzano scarpe tozze e le gambe dei pantaloni striminziti, poi esce tutto il resto di un pastore. Gli offrirete del vino,  lo accetterà senza pensare si tratti di un dono,  afferrerà la bottiglia con un gesto troppo lento. Fatelo muovere assieme al cane e al bastone. Non vi chiederà di seguirlo, ma potete. Potrebbe sembrare che la strada imboccata diventi man mano inesatta, e così è. Più avanti si trova l’ultima casa, la sua, dopo la quale la strada diventa una linea sottilissima con orli affilati da un gommino. Non lasciatevi intimorire dal suo andamento infinitesimale. La moglie del pastore sistema per lui una seggiola davanti all’uscio di casa e si siede a fargli compagnia. Sull’uscio di casa ci sono quindici gatti e tre cani che si annusano fraternamente, un cane tiene una pietra tra le fauci e ogni tanto la depone, i gatti si affilano le unghie sui manici di scopa, una capra bruca in totale solitudine. Alla moglie del pastore piace parlare della neve, che le foglie cadute le ricordano, e i cani sbadigliano voracemente su letti di foglie, il pastore ha una fronte aggettante e aggrondata che sembra si stia chiudendo sui suoi pensieri come un tortello attorno alla carne. Dopo un po’ che siedono lì, chiede a sua moglie da quanto sono sposati, compie questo rito  almeno una volta al giorno dal primo giorno di matrimonio. La moglie del pastore, che è la sua protesi mnemonica e non sa più bene se di un rito si tratta, è anche molto scrupolosa, e ogni volta estrae dal fondo di una cassa un album di fotografie di quarantatre anni prima, è un album in pelle, facendo in modo che gli occhietti del pastore, fessurine sotto il gran batuffolo grigio che continua ad oscillare nel vento molto forte, cadano sulle picchiettature scure della giacca che indossava il giorno delle nozze, e dato che il ricordo si annida nel dettaglio, il pastore ricorda la pioggia di quel giorno, e il gran vento, e il matrimonio. Si ricorda tutto. Arriccia la parte bassa della fronte, che quasi strapiomba sul resto della faccia. Nelle foto ci sono giovani donne con acconciature faraoniche. E’ un uomo molto buono, il pastore, non parla quasi mai. Quando il crepito gutturale delle fusa di tutti quei gatti si fa troppo querulo e lezioso, la moglie del pastore getta delle cose ai gatti. La distribuzione prandiale dei gatti è a raggiera, le code sembrano serpenti allupati, i corpi dei gatti non somigliano a niente in particolare, ma quando non c’è più nulla da divorare i gatti si separano facendo esplodere la stella, come se nel nucleo della stella fosse caduto un cane pazzo. Ma i cani, durante il pasto dei gatti, esercitano la loro forzata educazione, stando tristi dietro alle code dei gatti. Più tardi le capre tornano, annunciate da uno scampanio fatato, precise sulla strada dei recinti come su un binario; passano dei viandanti. Quando il pastore cerca solitudine, si rifugia nei suoi capelli.

Matteo Fulimeni

 

© Giovanni Marrozzini

 

© Giovanni Marrozzini

 

© Giovanni Marrozzini

 

© Giovanni Marrozzini

 

© Giovanni Marrozzini

 

© Giovanni Marrozzini

 

© Giovanni Marrozzini

2 Responses to “Parlare della neve.”

  1. Alessandra scrive:

    Foto bellissime e BRAVISSIMO MATTEO!!!

Lascia un commento