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Avvertenza.

Romano D’Ezzelino (VI) –  Avvertenza: la prossima che leggete è una demo del racconto che avrei voluto scrivere, ma che i tempi e i disagi del viaggio ora come ora mi impediscono di scrivere come vorrei. O che forse non so ancora veramente come scrivere. Sarà la storia della complicità fra due ragazze, due studentesse, una storia semplicissima. Ma sto scrivendo queste righe in una palestra tristemente vasta e oscura, piluccando appunti leonardeschi, disteso su un verdastro tappetino per le capriole, con le quali, non avendo mai saputo eseguirle, non mi posso dilettare. Il racconto così come avrei voluto scriverlo, cioè scritto, riscritto, revisionato, il racconto bene o male concluso, lo troverete nel volume che verrà stampato alla fine del viaggio. Quasi tutti i post di questo blog saranno revisionati o riscritti. Gli stessi racconti fotografici di Giovanni saranno perlopiù inediti. Il libro sarà  per il blog come uno di quei lontanissimi parenti da cui capita di essere salutati ai matrimoni senza riuscire a riconoscerli, né a ricordare quando vi siete visti l’ultima volta o di quale grado siate parenti, e che per tutta la cerimonia eppoi per tutto l’interminabile pranzo continuano a fissarvi e ad ammiccare da un tavolo lontano, e voi temete che prima o poi si alzino dal tavolo e si avvicinino a voi, e siete atterriti dal fatto di non essere neanche lontanamente vicini al ricordare il loro nome, e il perché mai siate parenti, e vi domandate perché invece loro sappiano e ricordino tutto e vi osservino con tanto affetto, e conoscano, naturalmente, il vostro nome, e ogni volta che accennano a muoversi nella vostra direzione sentite sul volto l’improvviso e inusitato gelo di un volto senza più la maschera.

Matteo Fulimeni

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