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Fantasmi sbronzi.

Bosa (OR) – Sono due ponti paralleli, tutti e due a una campata, uno di pietra e uno di ferro, uno vecchio e uno nuovo, e si gettano sul portocanale di Bosa, accesa di luce nel fondovalle, dopo un’estenuante trafila di tornanti; e dove arriviamo, ma a giochi fatti, per la metà notturna del carnevale, attratti dal rogo di Gjolgju Puntogliu, un classico fantoccio espiatorio. Bosa è splendida. Due lembi di città si addossano filialmente alle acque del porto canale, come pellicine versate lungo il corso di un’unghia: acque piatte, che solo un debole sciaguattare e...
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Occhi dilatati.

Santu Lussurgiu (OR) – Sa carrela ‘e nanti – Salendo per i vicoli di Santu Lussurgiu, affilati madidi vicoli di mattoni e cemento attanagliati dai muri, rigati di muschio, si ascoltano i colpi degli zoccoli; scoppiano a schiocchi cupi, che si ripetono di angolo in angolo fin dentro ai punti più deserti del paese, e hanno il timbro sovraccarico di un tumulo di ossa che frana. I cavalli sono, per un po’, una pura presenza sonora, che li evoca, e diffonde in tutto l’ambiente il fardello di un presagio. La voce dello speaker resta un confuso sottofondo,...
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Angoli di grazia logica.

Monte Sant’Antonio – Area archeologica di Tamuli  – L’altipiano di Tamuli è tutto un roveto impregnato di arsura, cinereo, sciupato dal Maestrale instancabile. Le poche querce da sughero penano a trattenere le chiome, spiegate e affusolate come le nuvole, strette fra queste e le loro ombre oleose, che si affastellano nere sui campi, inarrestabili, sul pelo tirato di un acquitrino freddo, nemico, pieno di cielo, alle cui rive si abbeverano umilmente tre bestie al pascolo. Sacchetti di plastica crocifissi ai rovi, azzurri e laceri, tremanti. Intangibili...
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I prossimi fascisti.

Carbonia – E c’è poi la grande miniera di Serbariu, a Carbonia, che ora è un grande museo. Un primo ambiente ricco di teche e cimeli, molto bello, è lo spazio teorico, il museo tradizionale. Eppoi si può scendere giù, in galleria, che è una specie di laboratorio, di prova pratica, se vogliamo, e che ho trovato a tratti impressionante, ma davvero poco utile. I veri rumori della miniera vi sono riprodotti, ma con una violenza dieci volte minore ( a titolo di esempio, come certi passi dei classici nella brutta manualistica universitaria ), e l’ascensore...
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Occhiate sommarie.

Viaggio Carbonia – Oristano – Sardegna. Ai primi tentativi di indagine, ecco il paesaggio ritrarsi. Le cose vicine appaiono dotate della particolare evasività di quelle che si dispiegano lungo l’orizzonte ( è la prova che ci troviamo su un’isola? L’assoluta lontananza da tutto? ); si tratta, chiaramente, di una manovra bellica, una terra bruciata di certezze: tramite la sottrazione – a cosa? – alle occhiate sommarie, e quindi ai tratteggi furbi e agli schizzi approssimativi, il paesaggio costringe il viaggiatore all’avanscoperta e...