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Gli angoli della bocca.

Milano – Poi abbiamo visto la ragazza apparire e accomodarsi nell’angolo della caffetteria che era allestito a mò di salottino, con un divanetto la cui esistenza era garantita da una leggera rientranza della parete, un tavolo basso e di vetro che le due comode cameriere mulatte non avevano ancora sgombrato dai residui dell’ultima tornata di avventori, e due puffi rigidi e cilindrici rivestiti di pelle spessa, ruvida e dura color panna acida; la ragazza occupava l’angolo destro del divanetto aderendo con la schiena leggermente inarcata allo spigolo smussato...
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La città dei matti.

Trieste – Ubriaca di spensieratezza, rifiutando pratiche e protocolli, la nostra sconfinata città accende tutte le sue luci ogni sera. Casette suburbane, palazzi rococò  e fumanti bassifondi un tappeto nero che si illumina di gemme tremule, sconfinatamente; la grande torre municipale, al centro quasi sicuro della città, fallica e distopica come si deve, fastoso parafulmine, si accende finestra per finestra dal foyer fino alla cima, dritta con la sua antenna a titillare nuvole adipose e arroganti, che non ci lasciano mai e non la smettono di far piovere ogni...
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Duemila chilometri a nord.

Porto Sant’Elpidio (FM) Trascurabili annotazioni sulla vita e le stravaganze di una cheta cittadina di provincia. Incipit vittoriano. Più o meno: Fino al tardo mattino, e anche dopo, vale a dire all’ora del convito, fra le dodici e le tredici, almeno per le più rispettabili fra le nostre famiglie, e più tardi ancora, nel lilla oneroso di un vespro crudele sopra la nostra stempiata viuzza, segnato dai neri fumaioli del progresso, ahimè, ma specialmente alle sette e mezza, al primo vociar del galletto ruspante nell’orto, ora in cui mi avvedo della mia supinità...
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Oggi verrò fucilato.

Trieste – Sono alla Risiera di San Sabba, in un ambiente orrendamente simile a un mattatoio, glaciale, con duri mulinelli di foglie a graffiare il pavimento di cemento ( un omologo di quei freddi, penso, protetto da due maglioni e un cappotto – e i guanti, la sciarpa), davanti a una delle tante teche di compendio, che racchiude questa fotografia:     Chamberlain, Daladier, Hitler e Mussolini ad un incontro diplomatico. Sul volto di tutti, il distorto senso di responsabilità di chi sta per portare alle estreme conseguenze un secolo di pretestuoso...
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Spazza via la vecchia.

Trieste – Verso le stravaganze siamo ben disposti, ma questa è un’esagerazione. Siamo in automobile, alti sul mare di Trieste, fumante, gravido di petroliere, glassato dalla bora che soffia. Questo significa gente a passeggio sugli orli delle strade, strette in abbracci solipsistici, e capelli arruffati come i prati, come gli alberi e come le nuvole; nel porto, alberi maestri dondolanti, tipo metronomi. La nostra guida ci ragguaglia: “Nel finesettimana hanno dirottato qui tre crociere dirette a Venezia. Per la nebbia”. Pessimi risultati. “ Passeggeri ed...