Testimonianze di Passione Italia – Donatello Mancusi di Padova
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È ormai passato più di un anno da quel primo incontro con tutti i Delegati Regionali e CAR, durante il quale il presidente Merlak ha spiegato le ragioni e l’articolazione del più grande progetto mai organizzato della FIAF. Confesso che ho vissuto quest’anno tra l’entusiasmo e l’orgoglio di far parte di una grande squadra e il timore che il Veneto, pur disponendo di tantissimi bravi fotografi, non avrebbe voluto o saputo rispondere adeguatamente alle aspettative, per la non omogenea distribuzione tra le varie province di circoli e fotografi e, in generale, di interessi fotografici.
È stato un anno di incontri e di discussioni per spiegare, attraverso esempi e riflessioni, che le fotografie avrebbero dovuto essere tre volte sincere: dovevano necessariamente essere scattate il 16 e 17 marzo, non dovevano essere “alterate” e dovevano documentare correttamente la realtà del luogo prescelto.
Ho avuto modo di conoscere tanti circoli e fotografi e ho ascoltato tanti modi di affrontare il problema: alcuni hanno previsto una corretta fase di pianificazione e hanno interessato i responsabili di enti o imprese per avere il permesso di documentare i luoghi del lavoro, altri hanno deciso di sviluppare il tema nell’ambito di progetti che già stavano svolgendo; alcuni, più orientati alla fotografia estemporanea e non pianificata, hanno deciso di improvvisare facendo della street photography, altri, infine, hanno voluto documentare la giornata di celebrazione e il tricolore. Alla fine, giustamente, ognuno ha deciso di interpretare il progetto a proprio modo e con la propria sensibilità, avendo compreso lo spirito dell’iniziativa.
Non so quanti scatti siano stati realizzati e se la qualità degli stessi sarà proporzionata all’impegno: molti mi hanno detto di essere poco soddisfatti, forse per la pioggia insistente del 16 marzo (una vera giornata di “passione”) , ma poi, sotto sotto, sanno di aver fatto un buon lavoro.
Io, da parte mia, ho deciso di “rimanere alla finestra”: girare per Padova e Venezia e osservare cosa stava succedendo: fotografare le strade e le piazze, le vetrine e le case, la folla e .. la pioggia.
. . per fortuna il 17 marzo il tempo è stato clemente!
Donatello Mancusi