Testimonianze di Passione Italia – Mariano Fanini di Albano Laziale (RM)

Sto vivendo questa esperienza di Passione Italia, nella doppia veste di C.A.R del Lazio e di presidente di circolo. Non posso nascondere che sia stata quest’ultima, che fino ad ora  mi ha riservato più soddisfazioni.
Non posso però spiegarne i motivi senza prima esprimere un mio pensiero su questo importante progetto. Abbiamo avuto da subito la consapevolezza che questa iniziativa rivestiva, per la nostra Federazione, un’importanza ben maggiore di tutte le altre realizzate nel corso della sua storia.
Si è percepito subito, che questo progetto sarebbe stato un significativo banco di prova per verificarne, non solo la capacità di elaborare idee, ma soprattutto di essere in grado di realizzarle, a dispetto delle innumerevoli difficoltà che via via si sono presentate. Per quanto mi riguarda, già ad oggi, una prova superata brillantemente. Partendo dall’idea centrale, raccontare in due giorni il nostro Paese, riportare al centro quello che considero un valore assoluto della fotografia “essere testimone del contemporaneo”. Valore troppo spesso dimenticato o sottovalutato all’interno dei nostri circoli. Poi il modello organizzativo che ha funzionato egregiamente, sia in termini di comunicazione che operativi.

Purtroppo, forse una endemica pigrizia sia fisica che mentale e/o una certa ritrosia a lavorare su progetti hanno fatto sì che questa grande opportunità che la federazione ci ha offerto, in molti casi non sia stata colta.

D’altro canto “Passione Italia” ha rappresentato un esaltante momento di condivisione tra i soci, risvegliando in alcuni, stimoli fotografici da tempo sopiti, creando le premesse per nuovi progetti; ciò è stato per il mio circolo, come penso si possa leggere nella fotografia che allego

Mariano Fanini