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UMBRIA

• Agricoltura: Sebbene occupi solo il 2,7 % della popolazione attiva, l’agricoltura possiede comunque un posto di rilievo nell’economia e nella società umbra. Le colture principali sono la vite, l’olio, il frumento e, soprattutto, il tabacco, ma, tra le fonti principali di reddito, va annoverato anche il tartufo nero (Norcia e Spoleto), della cui produzione l’Umbria si colloca ai primissimi posti in Italia. La vitivinicoltura, sia per la qualità che per la quantità, è conosciuta ed apprezzata a livello internazionale: eccellenti vini Doc come l’Orvieto, il Torgiano, i Colli del Trasimeno e il Montefalco sono i “fiori all’occhiello” di questo comparto economico. La coltura dell’olivo in particolare ha tradizioni risalenti al periodo etrusco. L’ottima qualità dell’olio umbro è determinata sia dal clima mite, che consente una lenta maturazione del frutto, sia dal momento della raccolta delle olive che, con una semplice spremitura, permette di avere il massimo fruttato. La coltivazione del tabacco, introdotta in regione all’inizio del secolo scorso, ha portato l’Umbria ad essere il maggiore produttore in Italia insieme alla Campania.

• Artigianato: l’artigianato, di antica tradizione ed ancor oggi attivissimo, rappresenta un notevole patrimonio economico, artistico e culturale. L’impresa artigiana, intesa sia nel senso dimensionale che produttivo, costituisce l’ossatura principale del settore industriale regionale. Nella ceramica, nel legno e mobilio, in alcuni rami del tessile e abbigliamento l’azienda artigiana caratterizza la produzione e raggiunge livelli di alta qualità. Le principali aziende del mobilio si trovano nell’Alta Valle del Tevere e nel tuderte; quelle del ferro battuto a Gubbio e ad Orvieto, mentre quelle produttrici di ceramica a Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio, Orvieto e Città di Castello.

• Industrie: gli insediamenti industriali siderurgici, metalmeccanici e chimici sono concentrati nella provincia di Terni, sviluppatisi nel corso del XIX secolo. Questa zona è storicamente e culturalmente legata all’industria pesante: la “Acciai Speciali Terni” ad esempio era un tempo vero motore economico della provincia e, in parte minore, della regione stessa; tuttavia dalla metà degli anni ottanta la sua importanza si è sempre più ridimensionata, fino alla sua acquisizione da parte della Thyssen Krupp. Le industrie meccaniche, aeronautiche, ferroviarie e per la produzione di macchine utensili, cuscinetti, motori elettrici ed impianti di vario genere sono concentrati nell’area di Foligno; nel polo di Città di Castello – San Giustino quelle per la produzione di macchine ed attrezzature per l’agricoltura. L’industria tessile, delle pelli, dell’abbigliamento e del cuoio è invece concentrata nel perugino e nell’Alta Valle del Tevere. L’industria alimentare, con circa 1.200 aziende, costituisce un punto di forza dell’economia regionale. Oltre che il vino nell’area del Lago Trasimeno è da segnalare l’olio di oliva nello Spoletino, con la presenza di industrie di commercializzazione e trasformazione con mercato a livello nazionale e internazionale. Grande rilevanza nell’economia hanno anche la produzione del cemento (a Gubbio), la produzione di laterizi (a Marsciano), l’industria dolciaria (punta di diamante la Perugina-Nestlè a Perugia), il comparto delle acque minerali (a Sangemini e Gualdo Tadino), la produzione di mangimi per la zootecnia (nella zona industriale di Bastia Umbra) e la trasformazione industriale delle carni e quella casearia.

• Manifestazioni culturali: fra le principali: il Festival dei Due Mondi, Umbria Jazz, il Festival delle Nazioni, la Sagra Musicale Umbra (che comunque non coincidono con le date del 2 giugno e del 17 marzo). • Manifestazioni folcloristiche: tra le principali: il Calendimaggio ad Assisi, il Palio dei Terzieri a Città della Pieve, la Giostra della Quintana a Foligno, la Corsa dei Ceri a Gubbio, l’Infiorata del Corpus Domini a Spello (anche qui le date non coincidono).

• Parchi naturali: parco del Monte Cucco, parco del Monte Subasio, parco del Lago Trasimeno, parco di Colfiorito, parco fluviale del Tevere, parco fluviale del Nera, parco nazionale dei Monti Sibillini (condiviso con la Regione Marche).

• Produzione artistica: Chiese romaniche, cattedrali gotiche, basiliche ed antichi palazzi stanno ancor oggi a testimoniare la grande produzione artistica che, dal XII al XVI secolo, diede all’Umbria capolavori immortali. Le testimonianze sono molteplici: Perugia con le sue opere monumentali tra le quali il Palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore; Gubbio con il Palazzo dei Consoli, il Duomo di Orvieto, opera di straordinaria bellezza realizzata con il lavoro certosino di eccelsi artigiani. Ma una disciplina, in particolar modo, segnò il trionfo artistico dell’Umbria: la pittura; grandi artisti infatti vi nascono (Pietro Vannucci detto il Perugino, Bernardino di Betto detto il Pinturicchio, Nicolò di Liberatore detto l’Alunno) o la percorrono (Giotto, Cimabue, Raffaello, il Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca, Filippino Lippi).

• Spiritualità: San Benedetto da Norcia, San Francesco e Santa Chiara di Assisi, Santa Rita da Cascia.

• Turismo: il turismo rappresenta un comparto economico molto solido, ma con ulteriori possibilità di sviluppo. Circa due milioni di turisti l’anno, di cui circa mezzo milione provenienti dall’estero, si riversano in Umbria accolti da una ricettività più che soddisfacente. Il ventaglio dell’offerta turistica è ampio e diversificato: al richiamo religioso- storico-artistico, si è affiancato quello culturale, congressuale, ambientale, agrituristico. Vanno ricordati in particolare le città d’arte (fra le principali: Perugia, Assisi, Cascia, Città di Castello, Foligno, Gubbio, Montefalco, Norcia, Orvieto, Spello, Spoleto, Todi), il Lago Trasimeno e il Lago di Piediluco, la Cascata delle Marmore.

• Viabilità alternativa a Perugia: il Minimetrò è un moderno sistema di trasporto automatico su rotaia, con trazione a fune, costruito nella città di Perugia. L’impianto di mobilità alternativa si sviluppa lungo un’unica linea per una lunghezza complessiva di 4 km. Collega la periferia ovest della città con il centro storico, incrociandosi con le ferrovie all’altezza della stazione di Fontivegge. Scale mobili: la Rocca Paolina è una fortezza costruita dal Papa Paolo III Farnese nel 1540, dopo che venne sedata la rivolta dei perugini, famosa come “Guerra del Sale”, e sconfitta la Signoria dei Baglioni; l’interno della Rocca Paolina è formato dalle antiche strade e piazze della Perugia medievale. Attualmente, attraverso un percorso di scale mobili, ne è facilitata la visita e il collegamento rapido della Città della parte bassa con il Corso Vannucci.