Alessandra Quadri / Interno Rom – 2° Premio ex-aequo 2010
Opera 2° Premio ex-aequo Portfolio Italia 2010
di Pippo Pappalardo
Il desiderio di dare espressione e immagine alla Comunità Rom spinge l’Autrice a cercare il volto di “ogni singolo rom” e riflettere sul tipo di rapporto che s’intende instaurare con la sua persona e la sua storia. E quando la riflessione sulla vicenda esistenziale non trova risposte rassicuranti, ugualmente ne qualifica l’attenzione tenendo conto della complessità dei problemi che quotidianamente i rom affrontano per sopravvivere. Anche perché si tratta di capire se questa realtà, fatta di uomini e di donne, ha ancora un passato da ricordare oppure non c’è più neanche un futuro; e se, in questo passato e in questo futuro, c’è qualcosa che ci riguarda. L’ampio reportage, dettagliato e appassionato, documenta e indaga la persistenza di un atteggiamento esistenziale che da secoli rinuncia alla proprietà del territorio e al possesso del tempo ponendosi in forma ambiguamente parassitaria nei confronti della comunità istituzionale mantenendo pur sempre una propria diversità intesa come differenza d’intelligenze e di atteggiamenti nei confronti del mondo. La fotografa, allora, interloquisce nel quotidiano rom con uno “sguardo dentro” che spinge fuori quella ricca intimità che sa ancora resistere all’inevitabile solitudine della separazione. Alle donne e ai bambini chiede, quindi, questa testimonianza, ambientandone il ritratto e contrappuntandolo con i segni della necessità, trovando, infine, nel colore e nel ritmo narrativo una possibile non disperata allegria. La deliberata insistenza dello sguardo e la risoluta ricerca del volto sono pertanto strumentali a quel risultato (a quell’incontro) che vuole vedere tramontare la cultura dell’espediente da una parte e quella dell’allontanamento dall’altro; sono come un bussare forte alle porte della paura e della diffidenza che è bene non siano più chiuse.
Biografia
Alessandra Quadri nasce a Padova nel 1980. E` laureata in Discipline dell’Arte della Musica e dello Spettacolo a Padova con una tesi in Storia e Tecnica della Fotografia. Successivamente consegue un master triennale professionale alla Scuola Romana di Fotografia a Roma. Da allora, ha sempre lavorato nel campo della fotografia con vari approcci: progetti personali e di reportage per coltivare la propria passione, assistente di fotografi per fare esperienza sul campo, servizi matrimoniali per motivi economici. I suoi progetti di reportage sono centrati soprattutto su temi sociali, in particolare sul mondo femminile e sulle problematiche delle donne: ha seguito l’integrazione delle giovani donne islamiche a Roma; ha indagato sul fenomeno del matrimonio infantile nella regione del Rajasthan, in India (lavoro con il quale ha ottenuto una menzione d’onore al concorso Project Competition del Center di Santa Fe); è entrata nelle case di famiglie serbe e bosniache a Sebrenica, nella Bosnia-Erzegovina e segue dal 2006 l’odissea delle comunità Rom di Roma. Con questo lavoro ha vinto il primo premio al Festival Corigliano fotografia 2010. E`anche impegnata in un lavoro molto personale di ricerca su se stessa attraverso l’autoritratto. La fotografia, sostiene, ha per lei un valore terapeutico, e col tempo ha scoperto che è il mezzo ideale per superare le sue paure e le sue ossessioni, uno strumento che le fornisce una nuova sensibilità nei confronti del mondo, stimolando la sua curiosità e incrementando la sete di conoscenza.