Eva Krampen Kosloski – Diario di famiglia


di Orietta Bay
Diario di Famiglia è un’opera intensa e raffinata alla quale ci si deve avvicinare con passo lieve, come quando si chiede permesso, entrando in casa d’altri. Da ospiti discreti seguiamo il filo del racconto guidati da Eva K. Kosloski. Il suo è un percorso di ricerca, un approfondimento, una nuova partenza, un modo per esaltare con la famiglia rimasta l’intensità dei rapporti trovando spiegazioni anche dai silenzi. Un desiderio esistenziale originato dal bisogno di ricostruire, andando oltre le frasi udite, i brevi racconti, un passato famigliare che sente velato, evanescente come spesso sono i sogni, una post-memoria potente perché la sua connessione al proprio oggetto o alla propria origine è mediata non attraverso il ricordo ma attraverso creazione e investimento immaginifico (M.Hirsch), che la spinge verso la necessità di conoscere con più chiarezza. Sceglie di farlo attraverso la fotografia che è memoria, mezzo elettivo per intrecciare storie, mettere in relazione indizi e segni, trovare significato, collegare avvenimenti e guardare oltre e in profondità. Il suo è un avvicinarsi alle vicende con eleganza e poesia. Pone in risalto con accenni importanti i momenti di tranquillità. Nel racconto del presente si alternano foto del passato, rimando ai protagonisti di un tempo, che accendono un moto di nostalgia per luoghi e persone che si sono amate. Ma, come un macigno che travolge, la serenità è sconvolta. Basta una fotografia, non cruenta, per descrivere il punto forte della sofferenza e della morte dopo il quale tutto cambia e si deve ricominciare. Nell’oggi però Eva è coprotagonista e come tale si inserisce nella storia. Ci fa intravedere il legame forte che la lega alla mamma e alla zia. Ci regala immagini di volti e gesti e ambientazioni da cui traspare una gioia quieta, sempre un poco enigmatica. Paola e Lorenza sono donne forti che hanno saputo trovare la strada per l’ascesa. Scaturisce dalle loro persone un che di ieratico e pacato e, anche nella consuetudine delle azioni di ogni giorno, il loro è un inno alla vita. Un Diario che parla d’amore. La radice che l’autrice andava cercando.
Biografia
E’ nata a Roma nel 1956. Dopo la laurea all’Istituto Universitario Orientale di Napoli in Arte Indiana e Tibetana, si è specializzata in Arte Terapia presso l’ATI (Art Therapy Italiana) e il Goldsmith College (Londra). Ha lavorato come Art Therapist in cliniche e ospedali psichiatrici e frequentato la scuola di Arti Visive del Parque Lage a Rio de Janeiro, dove ha esposto come pittrice in mostre collettive e individuali. Tornata a Roma, da alcuni anni si è appassionata alla fotografia. Ha vinto nel 2011 la borsa di studio del Toscana Foto Festival. Ha frequentato presso Officine Fotografiche il master in Fotogiornalismo ed è stata selezionata nel 2013 per esporre nello spazioOFF di Fotoleggendo. Le sue foto sono state pubblicate dalla rivista Primapersona (n. 27.2013).

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