Gianluca Groppi / “I” come incomunicabilità, identità, inquietudine – 2° Premio ex-aequo 2004

Opera 2° Premio ex-aequo Portfolio Italia 2004

 

Il lavoro di Groppi è «I». «I» come Incomunicabilità, Identità, Inquietudine. Si tratta di una profonda ricerca che consta di circa trenta immagini; un’indagine ancora aperta, dove manca la conclusione. Le sue fotografie parlano di se stesso, ma senza mai ritrarsi direttamente e affidando ad altri volti la trascrizione dei suoi pensieri in insoliti casi di mascheramento. I suoi scatti, mai casuali o trovati, sono, al contrario, desiderati, meditati, costruiti. La fotografia, come messa in scena del suo mondo interiore, è l’ultima fase di un sogno, di un’idea, che trova il suo primo germinare in un disegno, in un appunto nel suo taccuino.

Guardando queste immagini si è immersi in un mondo simbolico e decadente dove nulla è a caso, dove ogni minimo dettaglio rimanda ad un significato altro. La scelta di un inesorabile bianco e nero insieme all’ideazione di un vero e proprio set fotografico sono finalizzate a dissacrare il concetto di bellezza comune, del bello come valore oggettivo e pacificato a favore della messa a nudo delle contraddizioni di una moderna società che, dietro a larghi sorrisi, nasconde ed occulta un profondo malessere esistenziale, ma il dramma è arginato, congelato da un’inquieta ironia noir. In queste ricognizioni sull’Io il linguaggio più espressivo è spesso affidato a quadri nel quadro, a fotografie nella fotografia che sono quelle presenze metafisiche, quelle reali assenze che caratterizzano un altro livello di lettura di queste immagini.

Back to top button