Risultati della 6^ Tappa 2024 – 17° Portfolio Jonico – Corigliano-Rossano (CS)

Risultati del «17° Portfolio Jonico» sesta delle dieci Selezioni aderente al «21° Portfolio Italia 2024 – Gran Premio Fowa»

Il «17° Portfolio Jonico», organizzato, nell’ambito del «21° Festival Corigliano Calabro Fotografia», dall’Associazione Culturale “Corigliano per la Fotografia”, si è svolto nelle giornate del 7 e 8 settembre 2024 a Corigliano-Rossano (CS), nelle Sale del Castello Ducale. Agli Incontri hanno partecipato 22 Autori con 27 Portfolio. Sono state effettuate 122 Letture. A conclusione delle due giornate, la Commissione Selezionatrice composta dai Signori Angelo Cucchetto, Angelo Ferrillo, Maurizio Garofalo, Vincenzo Gerbasi, Attilio Lauria (Presidente di Giuria) e Daniela Sidari, ha assegnato i riconoscimenti come segue:

1° Premio a «Confini multisensoriali» di Marzia BERTELLI di Napoli (Portfolio composto da 11 Immagini a Colori realizzate fra il 2019 e il 2024) con la seguente motivazione:
«Da quando la fotografia ci accompagna quotidianamente si sono formati una serie di luoghi comuni che man mano sono diventate regole non scritte. Arrivano poi dei modi di utilizzo delle immagini che mettono in discussione queste regole e fanno in modo che il suo scardinarle generi nuove visioni. Una delle idee più radicate è che la fotografia sia da attribuire al senso della vista. Marzia Bertelli ci mostra un nuovo modo di chiudere gli occhi e osservare la fotografia. Utilizzandogli altri sensi. Educhiamo tutti a guardare con l’udito, il tatto, l’olfatto, il gusto.»

2° Premio a «Cosa c’è di vivo» di Teresa BUCCA di Milano (Portfolio composto da 22 Immagini a Colori realizzate fra il 2023 e il 2024) con la seguente motivazione:
«Per aver utilizzato i segni del reale come passaggio temporale verso una dimensione altra, verso atmosfere impalpabili di mondi nascosti e sussurrati. È il mondo magico del Sud Italia, dove, quando si parla di stregoneria, malocchio e forze maligne, la frase “Io non ci credo, ma non si sa mai” è più diffusa della stessa religione. L’Autrice, attraverso la ricerca di questi portali fatti di segni, simboli e luoghi, ci conduce in un universo onirico, dove la lotta tra il bene e il male non ha mai fine.»

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