Simone Martinetto / Senza la memoria – Vincitore 2004

Opera vincitrice Portfolio Italia 2004

di Simone Martinetto

Questa è la storia di Valentina, delle sue difficoltà a ricordare e dei mille biglietti di cui è cosparsa la sua casa.
Valentina ha perso la memoria.
La causa non è chiara neppure ai medici: si parla di Alzheimer ma anche di uso quotidiano di ansiolitici e di un esaurimento nervoso curato con l’elettroshock.
Valentina ha una figlia che la ama e non riesce a rassegnarsi al fatto che sua madre non sia in grado di ricordare qualcosa per più di 2 minuti; ma soprattutto non riesce a credere che in alcuni giorni non riconosca nemmeno lei e la scambi per la propria madre.
Valentina esce da sola di casa soltanto per fare il giro dell’isolato o per andare in parrocchia. Pinzato dentro la tasca delle sue giacche ha un biglietto che le ricorda chi è e dove abita.
Valentina è mia nonna e anche se spesso non ricorda il mio nome, io la abbraccio sempre. Ogni tanto prendo con me la chitarra e mentre suono, lei mi segue fischiando e canticchiando, assecondando il suo grande istinto musicale.

 

Biografia

Simone Martinetto lavora come artista visivo, fotografo, regista e docente di fotografia. Interessato alla fotografia come strumento per esplorare la mente e la dimensione intima, i suoi lavori trattano i temi della memoria, del mondo onirico, della libertà, dell’apprendimento e dell’interiorità psicologica o spirituale; i media utilizzati spaziano dalla pura fotografia, all’installazione con utilizzo di audio e scrittura, dalla video installazione al cinema. Ha esposto i suoi lavori in circa 60 mostre, personali e collettive in Europa e Stati Uniti, tra cui si ricordano le personali presso l’ISCP Gallery e i 49B Studios di New York, la galleria Studio Cenacchi Arte Contemporanea di Bologna, la galleria Claudio Bottello Contemporary di Torino, la Cineteca di Bologna, e le collettive presso il Frost Art Museum di Miami, la Biennale Italia-Cina, la galleria Stefano Forni di Bologna e più di 15 festival di fotografia e arte contemporanea in Italia e in Europa. Come fotografo di scena ha seguito circa 20 film e lavorato con alcuni dei principali attori e registi italiani e francesi, tra cui Isabella Rossellini, Marco Bellocchio, Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Giuliano Montaldo, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Saverio Costanzo, Berenice Bejo ed Emmanuelle Devos. Ha pubblicato i libri “Senza la memoria” (premio Portfolio Italia per il miglior lavoro fotografico dell’anno nel 2004) e “Il lavoro quotidiano” con Pazzini editore e il libro collettivo “Nonostante la vostra cortese ospitalità. Fotografia e disagio mentale”. Ha vinto alcuni importanti premi italiani di arte e fotografia, tra cui il Premio Portfolio Italia 2004, il Premio “Portfolio in piazza” 2004 del Festival SI FEST di Savignano sul Rubicone, due premi a CliCiak – concorso nazionale per fotografi di scena nel 2005 (miglior esordio) e 2011 (miglior serie) e il Premio ISCP Seat Pagine Gialle e Mibact come miglior artista, grazie al quale nel 2012 ha vissuto e lavorato come artista a New York. Appassionato di didattica della fotografia ha sviluppato un personale metodo di insegnamento, ha avuto più di 2500 allievi tra i 3 e 90 anni, tenendo corsi e workshop nei posti più disparati, come l’Università di Bologna, l’Università Primo Levi di Bologna, il Liceo Artistico Arcangeli, il Liceo Galvani e molti altri licei e scuole superiori di Bologna e di Torino e altri enti, comuni e scuole private di fotografia e cinema. Il suo primo documentario come regista, “Beati! La gioia non è mai al singolare”, è stato proiettato a Bologna in piazza Maggiore davanti a migliaia di spettatori, sullo schermo più grande d’Europa per la nota rassegna estiva della Cineteca di Bologna.

www.simonemartinetto.com

 

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