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La zucchina Americana, un infestante delle rive del Po

La bellezza ingannevole della zucchina killer: importata nel XIX secolo come pianta ornamentale sta invadendo e soffocando i boschi del Po.
Il paesaggio “naturale”, con la sua elevata biodiversità, è per lo più opera dell’uomo e non della flora spontanea. L’arte stessa di paesaggio ha contribuito a creare un’idea naturale immaginario ma non reale. Gli scenari dei paesaggisti dell’800 mostrano le piante esotiche che hanno viaggiato nei secoli per paesaggi possono le nostre necessità e il nostro nostro gusto estetico. La loro introduzione non ha creato problemi tranne nei casi in cui si sono rivelate invasive. Il progetto del gruppo di Bottega Photographica di Boretto (RE) racconta il caso dello squilibrio ecologico dovuto all’infestante delle aree golenali del Po.

Piera Cavalieri

 

 


La zucchina americana, un infestante delle rive del Po.
A cura del LAB Di Cult 076 FIAF,
Coordinato da Francesca Artoni, Monica Benassi

Il progetto collettivo pensato dai ragazzi di  Bottega Photographica  di Boretto (RE), converge, interamente su un “simpatico” infestante dalle tante manine verde chiaro che da anni affligge i boschi e le aree golenali del Po nel nord Italia.

Il primo contatto con questa infestante d’oltre oceano lo abbiamo avuto dalla barca, navigando il Po per il progetto precedente.

La ricerca è partita dapprima sulla base di informazioni attraverso giornali e social poi, dopo aver contattato un botanico, abbiamo fatto la prima uscita in gruppo a carattere scientifico in modo da prendere coscienza dei problemi causa a livello ambientale e della reale diffusione di questa specie, commestibile, abbiamo scoperto nei suoi germogli.

 Mentre è partito il nostro studio in maniera d’indagine individuale pratica, Francesca Artoni ha seguito la parte culturale di supporto concettuale al gruppo, mostrandoci i lavori in una serata didattica ricca di spunti, partendo dai maggiori fotografi nazionali e internazionali che hanno lavorato sul tema ambiente, uomo, relazioni e connessioni.

I nomi introdotti Castagnoli sono stati: Raffaella Umbrico, Penelope Umbrico, Arno Rafael Minkkinen, Judi Natal, Simona Ghizzoni solo per citarne alcuni.

 I soci ora, hanno il diritto di seguire una fra le strade autoriali proposte, rimanere fedeli alla propria vena autoriale e cercare di lavorare in gruppo con almeno un altro socio, di stile diverso, traendo così reciprocamente linfa creativa gli uni dagli altri.

Negativo e positivo, infestante parassita o da cucinare, vita e morte vegetali si intrecciano nella nostra ricerca dall’intento comune di vedere se e fino a quando la convivenza sarà di una specie a discapito dell’altra e quando la natura, come sempre fa, si regolamenterà per la vita e la prosecuzione della specie molto più di quanto l’uomo oggi fa per la propria.

Forse dalla zucchina avremo tanto da imparare.

 

Francesca Artoni e Monica Benassi

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