Mostre

In palmo di mano


Franco Vaccari
IN PALMO DI MANO
a cura di Luca Panaro
15 dicembre 2012 – 27 gennaio 2013
Palazzo dei Pio, Carpi (Modena)
Inaugurazione sabato 15 dicembre 2012, ore 17
Dal 15 dicembre 2012 al 27 gennaio 2013 sarà aperta al pubblico, nella Loggia di Palazzo dei Pio di Carpi, la mostra dell’artista Franco Vaccari, In palmo di mano, a cura di Luca Panaro. La mostra è un’iniziativa del progetto Giovani Creativi, realizzato nell’ambito di Creatività Giovanile, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci Associazione Nazionale Comuni Italiani. La mostra è realizzata grazie all’impegno del Comune di Carpi, del Gruppo Fotografico Grandangolo BFI e di Nuovagrafica, che continuano nel loro intento di valorizzare l’opera dei grandi autori italiani.
L’artista Franco Vaccari è stato invitato ad applicare la propria inventiva alla città, nella convinzione che l’arte contemporanea debba cortocircuitare con la storia e la cultura del passato, incontro indispensabile per il raggiungimento di significati originali e per la risoluzione di problematiche che normalmente sono riservate alla sola scienza storiografica e alle tecniche museologiche che ne derivano. Vaccari si è interessato in particolare alla figura della donna carpigiana partendo da fotografie, registrazioni audio-video e oggetti evocativi.
I quattro lunghi corridoi della loggia rinascimentale di Palazzo dei Pio, ospitano interventi multimediali relativi a diverse tipologie di donne: la guaritrice, la mondina, la trecciaiola e l’imprenditrice nel campo della maglieria. Attività tipicamente femminili, ben radicate nella cultura locale, che determinarono il ruolo della donna per l’economia e lo sviluppo dell’industria territoriale. Tracce indelebili dell’alta considerazione del femminile emergono dai documenti del Centro Ricerca Etnografica di Carpi, da dove Vaccari ricava una serie di fotografie che mostrano l’orgoglio dei padri nel tenere le figlie femmine in palmo di mano, da cui il titolo della mostra. Vaccari sofferma inoltre la sua attenzione sulle mondariso, le lavoratrici stagionali delle risaie, il cui lavoro le vedeva spesso lontano da casa per poi rientrare al paese natale cariche di nuove esperienze. Un fascino particolare esercitano sull’artista le guaritrici di Carpi, capaci di alleviare il dolore attraverso un “segno” e una frase segreta. Anche le figure femminili rappresentanti la vita nella campagna carpigiana sono analizzate da Vaccari in termini celebrativi, mediante proiezioni video, installazioni acustiche e ingrandimenti fotografici. La mostra si conclude con il boom economico della maglieria e il nuovo status assunto dalle imprenditrici carpigiane.

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