Viaggio in Romagna
VIAGGIO IN ROMAGNA
Forlì
Associazione Tank Sviluppo Immagine
in collaborazione con Comune di Forlì – Assessorato al Decentramento e Partecipazione, Circoscrizione n.2, Centro della Pace, Cooperativa Paolo Babini, Centro Aggregazione Giovanile Officine 52
20 aprile2013 – 5 maggio 2013
FOTOGRAFIA – MOSTRE – INCONTRI – DIBATTITI – PROIEZIONI
Sabato 20 aprile 2013 – ore 10:30
Palazzo Albertini – Piazza Aurelio Saffi, 50
INAUGURAZIONE MOSTRA VIAGGIO IN ROMAGNA
con la partecipazione di autori INSTAGRAM #viaggioinromagna e ampia sezione dedicata alla MOSTRA MARCIA DELLA PACE 2012
Orari: Sabato e Festivi: 10:00 – 12:30 / 17:00 – 19:30 – Giovedì, Venerdì: 17:00 – 19:30 – Martedì: 20:30 – 23:00
Sabato 20 aprile 2013 – ore 15:00
SALA RANDI Via Delle Torri, 13
SILVIA ALBERTAZZI: “Foto di famiglia e istantanee amatoriali nella letteratura contemporanea”. Intervengono Ass.ra Katia Zattoni, Andrea Angelini, Silvano Bicocchi e Cristina Paglionico
Fotografia significa, etimologicamente, scrittura di luce. Riflettendo sul modo in cui il linguaggio fotografico – la scrittura luminosa – si traduce nel testo letterario, Silvia Albertazzi sfoglia alcuni tra i più significativi romanzi contemporanei come album in cui le istantanee familiari rappresentano un modo per recuperare e conservare la memoria: un punto di partenza per un viaggio intimo nel tentativo di fermare l’attimo e ritrovare il tempo perduto.
Durante l’incontro verranno visionate le opere pubblicate nel libro “Ti racconto qualcosa di me” nel quale trentadue scrittori italiani hanno scelto e commentato una fotografia del loro album di famiglia. Letture a cura di Veronica Amadori, Michele Di Domenico, Silvia Navoni, Roberto Turrinunti, Katia Zattoni.
Sabato 20 aprile 2013 – ore 20:45
SALA FORO BOARIO P.le Foro Boario, 7
PROIEZIONI AUDIOVISIVI “Parole ed immagini”
Serata dedicata ad analizzare il rapporto tra fotografia e parola. Proiettano i propri lavori Silvia Albertazzi e Stefano Calanchi, Carlo Antonio Conti di Faenza, Alberto Berti, Romano Cicognani. In collaborazione con l’Associazione I Visionari di Faenza
Domenica 21 aprile 2013
Palazzo Albertini
SECONDA GIORNATA DI CULTURA FOTOGRAFICA
A cura di Silvano Bicocchi Dipartimento Cultura FIAF
ore 10:00 Dedalo, Narciso, Medusa: l’anima misteriosa delle immagini fotografiche
Le immagini fotografiche sembra abbiano un’anima, perché ci chiamano, ci interrogano, a volte ci ammutoliscono … Diversi studiosi, per comprendere la loro profonda essenza, sono ricorsi alle figure mitologiche di Dedalo, Narciso, Medusa. La riflessione cercherà di rispondere alla domanda: perché quell’immagine mi attrae, mi piace, mi spaventa? Lo farà inoltrandosi nell’icone fotografiche di diversi autori scoprendo i meccanismi che le rendono affascinanti messaggere di significati profondi
ore 14:00: Visita guidata e lettura pubblica delle immagini in mostra
Martedì 23 aprile 2013 – ore 21:00
Palazzo Albertini
“LA FOTOGRAFIA TRA GUERRA E PACE”
Intervengono: Ass.ra Katia Zattoni, Andrea Angelini, Cristina Paglionico.
La Fotografia ha saputo denunciare le atrocità delle guerre fin dalla sua nascita a metà dell’Ottocento. La forza espressiva di tanti reportage ha portato maggiore conoscenza del mondo e della sofferenza di milioni di persone. La speranza è quella di riuscire a tradurre la consapevolezza del dolore altrui con l’opposizione ad ogni forma di violenza. La Fotografia serve alla Pace?
Martedì 30 aprile 2013 – ore 21:00
Palazzo Albertini
Documentario IL PICCOLO MARE regia di Maurizio Zaccaro.
Il Marecchia, importante fiume della Romagna. Un mondo che si affaccia sulle sue acque: le attività dell’uomo, le industrie e i piccoli artigiani, il fluire dei giorni e delle stagioni, il mutare dell’ambiente. Un viaggio in una valle di primordiale bellezza.
Compagno silenzioso delle genti di Romagna, il Marecchia è un fiume carico di cultura e segreti che meritano d’essere svelati. L’ordito del progetto è sostenuto infatti da vari “mediatori del racconto” che incoraggiano lo spettatore a farsi condurre per mano “per molte strade” dove a volte la realtà è diversa da quello che in apparenza è. Uno di questi percorsi svela un pericolo che non solo il fiume ma l’intera valle sta rischiando.
VIAGGIO IN ROMAGNA
Un progetto di TANK SVILUPPO IMMAGINE di Forlì
MANIFESTO
In un periodo storico in cui l’uomo tende a trascurare il proprio territorio e l’ambiente in cui vive, trasferendo le sue attenzioni alla conoscenza virtuale globalizzata e inseguendo viaggi esotici oltre oceano, VIAGGIO IN ROMAGNA vuole essere una riflessione sociale, storica, culturale, paesaggistica del nostro territorio attraverso la fotografia.
Il progetto si basa sulla partecipazione libera di autori romagnoli che intendono approfondire la conoscenza della propria terra attraverso uno sguardo nuovo, con un’analisi attenta e profonda, destinata a raccontare come il territorio affronti il contemporaneo. Ci proponiamo un incontro con i romagnoli, con la loro vita quotidiana, il loro ambiente, analizzando vizi e virtù di nuove e vecchie generazioni. Vogliamo raccontare la storia di un’area geografica a forte vocazione turistica, che cerca di conservare il forte legame alle sue origini contadine, l’amore per la terra e la tradizione, mantenendo la massima attenzione e flessibilità alle evoluzioni dei comportamenti sociali e del tessuto economico. Lo sguardo degli autori aderenti al progetto Viaggio in Romagna è invitato a scrutare, con nuovi occhi, il paesaggio moderno di una regione che non ha veri confini amministrativi, ma che da sempre manifesta la propria appartenenza culturale. Proprio oggi, nelle difficoltà economiche, potrebbe trovare la sua identità politica. Le immagini raccolte osservano le città, le campagne, la collina, il mare, con lo sguardo attento ai suoi abitanti, ai lavoratori, agli artisti, ai personaggi pubblici e alla gente che incontriamo ogni giorno. E’ un viaggio fotografico, che utilizza un mezzo tecnico in veloce evoluzione, ma capace di fermare un attimo e riproporlo all’attenzione del presente rimandando la sua riflessione al futuro. La fotografia consente di meditare su quello che è e che è stato, costringendo l’occhio e la mente a raccogliere informazioni che altrimenti si perderebbero nell’incessante divenire delle cose. Vogliamo rallentare per vedere, incontrare e conoscere. Vogliamo lasciare liberi i sensi alla percezione della realtà, indagare e documentare, interpretare, vivere i momenti della nostra quotidianità.
Ognuno, esercitando il proprio sentire, la propria conoscenza e la propria capacità di utilizzo della fotocamera potrà portare la propria specifica visione delle cose. Ogni tassello comporrà il mosaico, incompleto e discontinuo, della nostra sofferta contemporaneità.
Abbiamo bisogno di sapere chi siamo per decidere dove andare.