FotoCarpi22 – AMBIENTE CLIMA FUTURO
il tema della 25^ edizione,
che torna in presenza dall’11 al 26 giugno 2022
presso la Sala Cervi, Palazzo dei Pio, a Carpi (MO)
Dall’11 al 26 giugno, a Carpi, la venticinquesima edizione del progetto
che impegna il circolo in un anno di lavoro.
INAUGURAZIONE SABATO 11 GIUGNO 2022 ORE 17.00
Vorremmo esordire così, con una dichiarazione al contempo banale e clamorosa: finalmente quest’anno i lavori creati nel Laboratorio di portfolio del Gruppo Fotografico Grandangolo intorno al tema nazionale Ambiente Clima Futuro si trasformeranno in stampe e verranno allestiti in una mostra aperta al pubblico. Sembra un’affermazione prevedibile e ovvia ma non possiamo dimenticare che per due anni i nostri lavori sono esistiti unicamente in un catalogo, relegati al chiuso delle pagine di un volume anziché liberi di suscitare emozioni e reazioni multiformi in un ambiente espositivo pubblico. L’esultanza per essere infine riusciti a riguadagnare la normalità anche in questo prezioso ambito ci scalda e ci delizia, ma non è l’unica sorpresa in serbo: la sede della mostra FotoCarpi22 AMBIENTE CLIMA FUTURO sarà quest’anno la Sala Cervi del Palazzo dei Pio, spazio a noi infinitamente caro in quanto sede del CarpiFotoFest che per quest’edizione di FotoCarpi si fa dimora delle nostre opere.
Ma dopo l’appassionata esultanza per questo ritorno all’agognata normalità, ci compete presentare il tema di quest’edizione di FotoCarpi22: AMBIENTE CLIMA FUTURO, ovvero il tema nazionale eletto dalla FIAF e sviluppato dai Laboratori del Dipartimento Cultura sparsi per tutta la penisola. Un tema dal notevole peso specifico che fin dall’inizio è stato accolto con sentimenti decisamente contrastanti dalla grande famiglia FIAF, che ne è risultata quasi spaccata in due tra coloro che hanno colto al balzo l’occasione per parlare di temi a loro cari e di portata universale, già in partenza nelle loro corde di autori, e chi invece lavora in modo più personale e intimistico e ha dovuto trovare la misura per affrontare un tema di questa portata. Alla fine, come sempre avviene, sia chi ha approvato fin dall’inizio la scelta del tema sia chi ci è arrivato per gradi seguendo una propria strada, magari più tortuosa, ha affrontato la suggestione di questi tre termini ciclopici a modo proprio, incanalando le personali caratteristiche autoriali verso lavori come sempre molto diversi tra loro ma che restituiscono, congiuntamente, uno spettro assai ampio e diversificato delle permutazioni possibili.
Parlare di AMBIENTE CLIMA FUTURO significa calarsi immediatamente in un approccio alla realtà gravato da problemi, prospettive e pericoli che sentiamo già da tempo sulla nostra pelle. Elaborare un progetto all’altezza di una tematica così ampia e impegnativa significava anche sfruttare l’occasione per trattare temi che sfuggono in parte alle nostre modalità autoriali, per sensibilizzare il pubblico su questioni cogenti che ci stanno a cuore e per indagare su questioni difficili, eternamente complesse, spesso spiacevoli e comunque cariche di sfaccettature personali e universali ampiamente condivisibili. I 22 autori (tra cui un collettivo scolastico, un autore del circolo SkyLight di Carpi e uno del Colibrì di Modena) hanno infatti dato vita nei 23 progetti realizzati a una proposta estremamente multiforme e complessa, dove lavori di tipo più classicamente documentario si affiancano a opere che scaturiscono da un impulso personale, a progetti che partono dalla realtà oggettiva per aprire orizzonti onirici, ad opere che riescono a innescare una fine e profonda riflessione sulle trasformazioni a cui questa epoca accenna o che innesca tout court e a lavori che tentano di offrire nuovi orizzonti o punti di vista su una realtà che spesso ci appare monolitica.
Il laboratorio, nella sua duplice veste in presenza e online – perché non tutto quello che ci ha fatto scoprire la pandemia è da buttare ma può anzi essere uno strumento complementare che moltiplica le possibilità anziché limitarle – ha ancora una volta sostenuto, spronato e consigliato gli autori per arrivare come sempre al risultato migliore possibile, portatore del miglior compromesso tra la l’intuizione e la creatività dell’autore e la capacità comunicativa di trasmettere il messaggio e di suscitare emozioni nello spettatore. Così ancora una volta i coordinatori del laboratorio Gabriele Bartoli, Renza Grossi, Stefania Lasagni e Massimo Mazzoli hanno offerto il loro vitale contributo per una opportuna messa a fuoco dei temi e delle modalità scelti dagli autori. Il risultato offre anche formalmente un panorama decisamente ricco e vario, con momenti di grande slancio creativo e artistico, con l’uso di strumenti e di fonti diverse per la realizzazione delle singole immagini e con risultati tecnici che spaziano dalla grande pulizia formale, alla staged photography, all’uso di immagini trovate e alla massiccia rielaborazione di immagini esistenti.
Il risultato, esposto in questo catalogo, ma soprattutto presentato dal vivo alla mostra FotoCarpi22 dall’11 al 26 giugno 2022, ci auguriamo innanzi tutto possa emozionare e appassionare l’osservatore, possa offrire spunti di riflessione e di approfondimento, possa suggerire punti di vista non scontati, possa coinvolgere nelle divagazioni autoriali e rappresenti in ogni caso un momento di scoperta e di condivisione che la vicinanza fisica in presenza ci auguriamo possa intensificare e moltiplicare.
[Gabriella Ascari]
Coordinatrice del Gruppo Fotografico Grandangolo BFI-APS