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FOTO/INDUSTRIA

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FONDAZIONE MAST PRESENTA

BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’ INDUSTRIA E DEL LAVORO 2017

14 MOSTRE/14 FOTOGRAFI NEL CENTRO CITTADINO E AL MAST*

12 OTTOBRE – 19 NOVEMBRE 2017

MAST Auditorium Opening Giovedì 12 Ottobre 2017 ore 11.30 La Fondazione MAST ha inaugurato la terza Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro. La presentazione è stata a cura di Bartolomeo Pietromarchi che ha dialogato con il direttore artistico François Hébel e con il curatore Urs Stahel, che attraverso slide show hanno reso omaggio agli artisti e ad alcune immagini in esposizione. Foto/Industria, prima Biennale al mondo dedicata alla fotografia dell’industria e del lavoro si svolgerà a Bologna dal 12 ottobre al 19 novembre 2017 con quattordici mostre in 13 sedi storiche del centro cittadino e una nella PhotoGallery del MAST. La Biennale, promossa e prodotta dalla Fondazione MAST, nasce quattro anni fa con l’intento di ampliare e condividere con il centro storico di Bologna l’idea imprenditoriale e culturale della Fondazione, ente non profit internazionale legato al gruppo industriale Coesia, concepito come tramite tra l’impresa e la comunità. Il MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) si configura come un luogo di condivisione e collaborazione che ospita diverse attività e funzioni tra cui la PhotoGallery, che con la propria collezione di fotografia industriale e del lavoro curata da Urs Stahel e con l’allestimento di mostre temporanee, è oggi l’unica istituzione al mondo dedicata a un genere fotografico che è quello della civiltà del lavoro. Questa edizione, con il direttore artistico Francois Hébel porta in Italia grandi fotografi, permettendoci di scoprire i loro progetti più originali e rilevanti, il loro sguardo unico, la loro straordinaria capacità di indagare il rapporto tra l’uomo e il lavoro nei suoi aspetti sociali, economici, politici e geopolitici, filosofici, spirituali. Due delle 14 mostre sono curate da Urs Stahel: Thomas Ruff e Carlo Valsecchi.

La prima che ha per tema Machina & Energia presenta nella PhotoGallery del MAST, le immagini di un fotografo che incarna il prototipo dell’artista dedito alla ricerca, demiurgo dell’immagine, per cui l’apparecchio fotografico costituisce molto più di un mero dispositivo meccanico di registrazione ottica, piuttosto una macchina generatrice di scatti attraverso i quali trasformare gli elementi della realtà in un nuovo materiale visivo che parla di macchine, di energie e di varie serie in cui Ruff parla al visitatore con i suoi multiformi linguaggi.

La seconda Sviluppare il Futuro all’ex Ospedale dei Bastardini, mostra le immagini di grande formato che Carlo Valsecchi ha realizzato su commissione di Philip Morris in uno dei più innovativi stabilimenti costruiti in Italia, a Bologna, negli ultimi venti anni, dove la ricerca tecnologica punta a rivoluzionare la vita di molte persone, creando un futuro migliore. Per catturare il formato di questa fabbrica d’eccellenza, Valsecchi ha scelto immagini vicine al disegno tecnico con linee infinite, costituite da pilastri d’acciaio che strutturano gli edifici a perdita d’occhio. Le altre mostre che portano il visitatore anche alla scoperta del centro storico di Bologna raccontano “il lavorare” nelle sue molteplici espressioni con una selezione originale di opere dal Museo di Arte Multimediale di Mosca del russo Alexander Rodchenko (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna – Casa Saraceni); con una eccezionale mostra di paesaggi industriali fotografati nell’arco di trent’anni del ceco Josef Koudelka (Museo Civico Archeologico) e con le migliori immagini realizzate per l’impresa nel corso della sua carriera dall’americano Lee Friedlander (Fondazione del Monte – Palazzo Paltroni). Due le serie provenienti dalla Collezione Walther (Pinacoteca Nazionale): un corpus di fotografie anonime del primo Novecento su una città americana costruita per lo sfruttamento del carbone e il ciclo American Power di Mitch Epstein che documenta, un secolo dopo, come la produzione di energia sia onnipresente nello stesso paesaggio. Il francese Mathieu BernardReymond (Spazio Carbonesi) trasforma in composizioni astratte fotografie di siti di produzione energetica mentre il connazionale Vincent Fournier (MAMbo) mostra con imponenti immagini l’addestramento degli astronauti e i robot umanoidi. Il catalano Joan Fontcuberta (Palazzo Boncompagni) presenta le sconvolgenti prove fotografiche sul cosmonauta sovietico che avrebbe dovuto essere il primo uomo sulla luna; lo svedese Mårten Lange (Centro di Ricerca Musicale | Teatro San Leonardo) racconta la solitudine degli impiegati negli spazi di lavoro di oggi e la complessità delle più sofisticate apparecchiature da laboratorio mentre il giapponese Yukichi Watabe (Museo di Palazzo Poggi), con una ambientazione da film noir, segue sul campo un ispettore di polizia in una indagine criminale nel Giappone appena uscito dalla Seconda guerra mondiale. L’inglese John Meyers (Museo Internazionale e Biblioteca della Musica) è autore di un lirico reportage sugli stabilimenti industriali dismessi che attendono la riconversione in uffici mentre gli italiani guardano alla realtà del nostro paese tra passato e presente: Michele Borzoni (Palazzo Pepoli Campogrande), con immagini di sconfinati spazi di lavoro nelle società di servizi di oggi e Mimmo Jodice (Santa Maria della Vita) con le inedite immagini dei bambini al lavoro nelle vie di Napoli, testimoni del suo impegno civile negli anni Settanta

INGRESSO GRATUITO A TUTTE LE MOSTRE E AGLI EVENTI

Per informazioni: www.fotoindustria.it

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