LA FAMIGLIA IN ITALIA. UN VIAGGIO INASPETTATO
Faccio parte del Gruppo Fotografico Grandangolo BFI ormai da più di dieci anni, da quattro ho intrapreso un percorso formativo all’interno del Dipartimento Cultura volto alla ricerca di un utilizzo consapevole del linguaggio fotografico.
Ringrazio profondamente Silvano Bicocchi, direttore del Dipartimento, per avermi incaricato di curare l’aspetto culturale e divulgativo del progetto nazionale all’interno della mia regione, qualificandomi nel ruolo di Coordinatore Artistico Regionale.
In qualità di C.A.R., sempre sostenuto dall’aiuto e dalla compagnia di Danilo Baraldi con il quale ho condiviso la realizzazione dell’incarico, ho girato in lungo e in largo l’Emilia Romagna nei vari incontri di presentazione del progetto nazionale all’interno dei circoli locali.
Nonostante la traccia di base degli incontri fosse la stessa, in ogni occasione gli interventi, le domande e i diversi punti di vista rendevano la serata diversa e unica rispetto alle precedenti.
In ogni gruppo visitato c’era chi era più propenso al tema, chi più rivolto all’attivazione di un laboratorio tra circoli (possibilità decisiva per ampliare l’incontro di persone tra i vari gruppi); in ogni caso la partecipazione, attenzione e comunanza d’intenti, sia per la parte di realizzazione sia per quella di esposizione è stata straordinaria.
Non so se ho assolto a dovere il compito assunto, certamente l’ho fatto al massimo delle mie possibilità di tempo, energie e impegni, ma tante e sicuramente maggiori sono state le soddisfazioni.
Il piacere dell’incontro, nel vero senso della parola, è quello che più mi rimarrà nel tempo.
Confrontarsi con persone nuove e ritrovare vecchie conoscenze sono state un’esperienza di grande crescita. Sentirmi “a casa” in ogni incontro, come all’interno del mio circolo, mi ha fatto realmente capire come anche la nostra Federazione possa essere, a suo modo, una Famiglia.
Non posso che concludere ringraziando nuovamente il direttore del Dipartimento Cultura, Silvano Bicocchi per aver creduto in me e il presidente del G.F. Grandangolo BFI, Danilo Baraldi per l’opportunità concessami di firmare questo testo di apertura del catalogo della mostra LA FAMIGLIA IN ITALIA.
[Gabriele Bartoli]
Coordinatore Artistico Regionale Emilia Romagna (C.A.R.)
LA FAMIGLIA IN ITALIA
Ogni famiglia ha un segreto, e il segreto è che non è come le altre famiglie.
[Alan Bennett]
Per parlare di famiglia, e per poter comprenderne struttura, meccanismi, significati e caratteristiche, siamo partiti, come spesso accade, dal ricercarne una definizione nel dizionario. La famiglia è cosi definita: comunità umana, diversamente caratterizzata nelle varie situazioni storiche e geografiche, ma in genere formata da persone legate fra loro da un rapporto di convivenza, di parentela, di affinità, che costituisce l’elemento fondamentale di ogni società, essendo essa finalizzata, nei suoi processi e nelle sue relazioni, alla perpetuazione della specie mediante la riproduzione.
Ed è così che abbiamo iniziato il nostro viaggio all’interno de “LA FAMIGLIA IN ITALIA”, ponendoci domande alle quali dare risposte che potessero ispirare il nostro percorso di ricerca fotografica: cos’è la famiglia? cos’è la famiglia in Italia oggi?
Ognuno di noi ha cercato di rispondere al quesito guardando alla propria famiglia, ai propri vicini di casa, alle storie che tutti i giorni ci circondano e che aspettano solo di essere raccontate.
La sfera intima, racchiusa nelle proprie mura domestiche è quella che più ci ha affascinato, è quella che meglio conosciamo, o crediamo di conoscere, con la quale ci confrontiamo ogni giorno e cresciamo.
La famiglia è fatta di ricordi, esperienze, sensazioni, rimandi al passato, ma anche di nuovi e potenti sguardi rivolti il futuro.
Per comprendere appieno le possibilità del raccontare questo mondo complesso di affetti e relazioni attraverso la fotografia, anche quest’anno ci siamo confrontati con tre autori che in distinti momenti ci hanno messo a disposizione le loro parole, il loro lavoro e le loro esperienze personali. Come Enrico Genovesi che per primo ci ha presentato i suoi racconti fotografici intesi come percorsi diversi di indagine su vite intrecciate con la comunità. Un incontro intimo, sensibile, profondo è stato poi quello con i progetti di Paola Fiorini che ci ha mostrato il desiderio insopprimibile di conoscenza, la volontà di scavare nel profondo delle storie e delle vite delle persone. Infine abbiamo conosciuto Romina Remigio giovane fotoreporter che ci ha accompagnato con le sue immagini in un ritorno alla cultura primordiale, ad una condivisione di vita famigliare primitiva, dove l’archetipo è la base di tutto.
Quest’anno il nostro gruppo si è allargato e si sono uniti a noi alcuni fotografi provenienti da altri due fotoclub: CARPI PHOTOGRAPHER e FOTOGRUPPO SKYLIGHT, i quali si sono messi alla prova, alla loro prima esperienza di laboratorio e di progetto fotografico.
E’ da qui che abbiamo iniziato a pensare e a ragionare. Poi a scattare. Ecco allora 18 autori, che raccontano con grande varietà di visione altrettante storie, intrise di fascino, di curiosità, di ricerca verso le nostre radici più intime e verso la scoperta di famiglie diverse dalle nostre. Un vero e proprio viaggio antropologico.
“Dicono che la famiglia sia il nostro punto di partenza, poi di fuga e alla fine diventi quello di ritorno”.
Buon viaggio.
[Gabriele Bartoli, Valeria Cremaschi, Renza Grossi, Stefania Lasagni, Pietro Sorano]
Coordinatori del Gruppo Fotografico Grandangolo BFI di Carpi