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La Fotografia come incontro. Fotografie di Giuliana Traverso

A cura di Orietta Bay

ARANCIAIA
Piazzale Vittorio Veneto, 22 Colorno (Parma)

Mostra Fotografica:
La Fotografia come incontro.
Fotografie di Giuliana Traverso
A cura di Orietta Bay

Dal 04 Marzo al 10 Aprile 2023
Orario: sabato e festivi: dalle 10,00 alle 12,30 – dalle 15,00 alle 18,00

INAUGURAZIONE: SABATO 04 Marzo ORE 17,00

Organizzazione: G.F. Color’s Light Colorno
Patrocinio: Comune di Colorno – FIAF

Informazioni: info@colornophotolife.it

Con marzo riprende l’attività espositiva del ColornoPhotoLife, al piano terra dell’Aranciaia verrà proposta la mostra antologica della maestra fotografa Giuliana Traverso, la mostra organizzata in collaborazione con l’archivio “Giuliana Traverso” e con il patrocinio del comune di Colorno propone un percorso espositivo di 98 fotografie che attraversano il percorso artistico della fotografa genovese.

Creatività, intuizione, curiosità, poliedricità, possono essere considerati i pilastri della poetica di Giuliana Traverso. Un’inquietudine creativa che le ha consentito di essere innovativa, sempre proiettata verso nuovi stilemi, anche quando la tematica che trattava era nota.
Pur muovendosi con variazioni stilistiche importanti (pensiamo tra i molti ai progetti creativi come Genova Fantastica, il Colore Lacerante e Polaroid ad Arte) il leitmotiv che ha contraddistinto tutto il suo percorso di narratrice sensibile è stato il porre al centro l’uomo e tutto ciò che lo riguarda e va oltre la presenza e si rivela anche attraverso tracce.
Sull’onda del suo “modus operandi, in questa Mostra che possiamo definire Antologica Tematica ho scelto di focalizzare lo sguardo su quei progetti dove l’uomo è centro narrativo, seguendo Giuliana Traverso nella forza della sua capacità interpretativa ricca di sfumature sia stilistiche che concettuali. Fotografie nelle quale l’empatia autrice-soggetto si palesa come un dialogo emotivamente coinvolgente, Regista di una rappresentazione dove la capacità di guardare e comprendere restituiscono nell’immediatezza della fotografia attimi che intrigano suggerendo significati.
La mostra composta da 98 fotografie di diversi formati, propone un percorso che inizia dai lavori degli anni 60 (con fotografie vintage stampate dalla stessa Giuliana Traverso con le quali inizia il percorso autoriale) per arrivare ai progetti degli ultimi anni.
(Orietta Bay)

“Io come fotografa sono uscita dal mondo amatoriale dove negli anni dei miei inizi il raccontare significava principalmente dare un giudizio di natura estetica.
A me piaceva andare dietro i fatti della vita, trovare un contatto aperto, dialogante. Per questo ho rivoltato il mio piccolo mondo per cercarne un altro senza confini. Quello che ho imparato è stato però prezioso; si è accumulato in me formando una tavolozza ricca di temi ed argomenti. Ho aspettato che col tempo questo si coagulasse fino a raggiungere il momento della restituzione arricchita per ripartire per quella che sentivo essere la mia strada, convinta, come sono, che ogni volta che penso qualcosa di nuovo divento qualcosa di nuovo che si rivelerà attraverso le mie fotografie”. (Giuliana Traverso)

Giuliana Traverso il 14 aprile 2021 ci ha lasciati. Le sue opere, conosciute ed ammirate non solo in Italia ma nel mondo, e il percorso di maestra e fondatrice della Scuola Donna Fotografa restano una testimonianza di grande valore storico – culturale della fotografia.
Viaggio che è iniziato in modo consapevole negli anni ’60 del millenovecento quando dopo le prime esperienze fotografiche con un gruppo di appassionati, riuniti nel “Circolo Fotografico Genovese”, allora guidato da Giuseppe Goffis, ha deciso che la sua strada doveva essere “Verso” come cita un titolo tra i molteplici libri che coronano la sua produzione bibliografica.
L’approvazione per la sua capacità di vedere, in quegli anni nei quali le donne erano spesso tenute a margine nella scena fotografica, e non solo, era già una piccola rivoluzione. Ottenere premi con opere nuove dal punto di vista compositivo e poetico è stata la sua prima sfida. Ancor oggi la fotografia che fece ad Ornella Vanoni (primi anni ‘60) resta un’icona nella storia del ritratto fotografico.

A Genova, nel 1968, Giuliana Traverso, apre il primo e unico corso di fotografia per sole donne, da lei ideato. Si chiama “Donna Fotografa”, e dura 50 anni. Ha avuto un successo straordinario, formando negli anni centinaia di professioniste e di fotografe amatoriali. Nel 1979 il corso apre anche a Milano.
Genovese di nascita, cittadina del mondo, Giuliana Traverso ha un metodo rivoluzionario: è persuasa che lo sguardo femminile abbia una sua specificità, da fare maturare. Per la Traverso è importante mettere a fuoco la sensibilità, l’occhio della fotografa, facendo emergere lo sguardo interiore.

Ha tenuto seminari, workshop e centinaia di mostre in Italia e all’estero. Le sue opere sono state esposte nelle più importanti collezioni al mondo. Nel 1990 e nel 1993 ha ricevuto la Medaglia d’Argento dai Presidenti della Repubblica Italiana Cossiga (1990) e Scalfaro (1993) per le sue scuole di Genova e Milano. Nel 1993 nella St. Paul’s Chapel della Columbia University (New York) ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Lettere e Filosofia. Nel 2003 Genova, la sua città, le ha dedicato un’importante mostra antologica a Palazzo Ducale.
Un lungo elenco sono stati, da quella data, i riconoscimenti ottenuti e le molteplici Mostre esposte in spazi prestigiosi uniti alla produzione di libri fotografici. Due tra gli ultimi volumi, possono essere particolarmente indicativi e modo per conoscere meglio delle due strade percorse da Giuliana Traverso: Maestra ed Autore. Compendio del suo percorso di Maestra di Fotografia è “Donna Fotografa” 2013) mentre l’Autobiografia “Io sono qui” ce la fa conoscere sia come autore che come persona (2018).
Sarà il 14 novembre 2019 a Genova presso il MuMa (Galata Museo del Mare) l’ultima sua mostra che la vedrà presente, prima di lasciarci. Un titolo che dichiara ancora una volta il suo grande amore per la città della quale si sentiva figlia. “Genova per Giuliana Genova per me” (riesposizione di un progetto del 2001).

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