Mostra Fotografica “Il lavoro delle donne”organizzata dal Circolo Fotografico “La Finestra” di Olga Micol

In questi ultimi anni la condizione delle donne nel mondo del lavoro è sicuramente migliorata,ma molte hanno ancora

una paga inferiore rispetto agli uomini e, in media, occupano posti di lavoro

meno rilevanti.

Questo avviene in un momento storico in cui, all’interno del nucleo familiare, sono necessari due stipendi, ma la donna viene ancora condizionata e discriminata.

Il dato deve far preoccupare se è affiancato anche all’altro che vede ben ottocentomila donne che, con l’arrivo di un figlio,

sono costrette a lasciare il lavoro  perché licenziate o messe nelle condizioni di doversi dimettere.

Un fenomeno che colpisce più le giovani generazioni rispetto alle vecchie ed è più accentuato al sud.

La donna italiana, quindi molto spesso resta a casa e a farne le spese è l’economia italiana.

In questo contesto il Circolo Fotografico “La Finestra” di Porcia (PN), dopo l’esperienza positiva avuta con la mostra ed il relativo catalogo “il lavoro delle donne” organizzata presso  Cinema Zero a Pordenone in aprile di quest’anno,

ha voluto dare continuità al lavoro presentato, ampliandolo e raccogliendo un prezioso reportage che è stato realizzato in bianco e nero dai membri del circolo.

Una ricca testimonianza del mondo femminile lavorativo nella provincia di Pordenone, dove sono state ritratte tutte le realtà locali, composte da ragazze e nonne, imprenditrici e operaie, immigrate e italiane, sia donne che hanno cercato di conciliare maternità e lavoro, sia altre che, nonostante l’età, non hanno rinunciato a tramandare il loro sapere. Donne, madri, lavoratrici: un bene prezioso per la nostra società.

Il Circolo, attivo dal 1981, conta una settantina di soci appassionati di fotografia, “che condividono il piacere di guardare e realizzare foto, di scambiarsi informazioni e suggerimenti, di guidare nei primi passi chi si avvicina a questo meraviglioso strumento. Ogni anno arriva qualche nuovo socio e qualcuno dei vecchi abbandona, sopraffatto dagli impegni del quotidiano.

Come scrive il Presidente del Circolo Ruggero Degano: “Il fotografo al momento dello scatto è sicuramente preso dalla funzione documentativa della foto ed è inconsapevole, forse, della testimonianza storica che si sta realizzando e che sarà consegnata alle generazioni future. La sua fotografia contribuirà a ricostruire le atmosfere che oggi viviamo per chi verrà e le rievocherà in chi le avrà dimenticate poiché la nostra memoria, nel tempo tende a modificarle, talvolta rimuoverle. La fotografia rimette tutto in ordine”.