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Mostra: L’ARTE DI FRANCO BETTINI

bettiniInaugurazionesabato 7 marzo – ore 17.00

Dove: Vicolo San Faustino, 2, Brescia BS

Esposizione: dal 7 marzo al 5 aprile – MART-MERC-GIOV 9-12 / SAB-DOM 16-19

Contatti: Tel. 030 49137

INGRESSO LIBERO

L’ARTE DI FRANCO BETTINI

In fotografia la creazione è un breve istante, che può essere effetto di una sorpresa o frutto di una lunga consuetudine. Nel primo caso abbiamo l’attimo fuggente, una folgorazione di fronte alla realtà; nel secondo caso abbiamo la meditazione, l’attesa, la contemplazione del mondo, all’interno del quale riusciamo a cogliere quell’istante eterno ed immutabile, quel preciso istante in cui diamo ordine al caos. E’ in questa ammirazione verso la natura, verso il paesaggio che ritroviamo gli scatti di Franco Bettini. In lui l’atto fotografico coincide con quella concentrazione che porta all’isolamento, che ci riconcilia con noi stessi. E’ quell’azione che procura un piacere interiore, che ci conduce all’interno di un viaggio personale. Il soggetto è lì, pronto a farsi cogliere: le torbiere, i sottoboschi, il lago d’Iseo, i paesaggi del nord Europa. La tecnica, che Bettini sapeva utilizzare con grande maestria, è sulla punta delle sue dita, al servizio della sua creatività, della sua percezione e della sua capacità di sintesi. Non c’è differenza di sensibilità tra i suoi silenziosi paesaggi, le sue nature morte che richiamano Caravaggio e Morandi, i suoi dettagli che rievocano il trascorrere del tempo e il suo legame con la natura. La composizione è perfetta e limpida, i cromatismi armoniosi, il bianco e nero impeccabile, risultato di ore trascorse in camera oscura in attesa della rivelazione. Parte dalla realtà, spesso quotidiana, alla portata di tutti, ma in fondo riservata solo a chi sa davvero trovarla. Scorrendo queste immagini si ha la sensazione di trovarsi di fronte a frammenti di realtà fuori dal tempo, elementi ancestrali. Una natura mitica, come ritorno alle origini, agli elementi base che la costituiscono. Troviamo in Bettini un sentimento quasi pànico nel suo rapporto con la natura, una percezione profonda del mondo che lo circonda, che porta alla fusione tra l’uomo-fotografo e gli elementi naturali. Questo legame conduce noi spettatori ad un viaggio silenzioso di contemplazione e di riflessione, scandito dal gioco di riflessi, dall’armonia delle sfumature, dalle scansioni spaziali che ci guidano per mano all’interno delle immagini. A ventiquattro anni dalla scomparsa, il Cinefotoclub Brescia rende omaggio all’arte di Franco Bettini, che fu Socio fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1953; un uomo di cultura, che ha saputo conciliare il suo lavoro di medico con l’amore per la fotografia, che attraverso numerosi successi di critica e di pubblico, ha fatto conoscere le nostre bellezze naturali e storico-artistiche fuori dai confini nazionali. (TESTO A CURA DI LUISA BONDONI)

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