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Metamorphosis La trasformazione di un distretto industriale

Fotoclub Lumezzane (BS)

Metamorphosis

La trasformazione di un distretto industriale

A cura di Sara Polotti

L’Assessorato alla Cultura e il Photo Club del Comune di Lumezzane presentano una mostra fotografica immersiva e sfaccettata dedicata alla cultura del lavoro in Valgobbia. Ottanta storici fotogrammi – a cui si affianca una selezione di moderne immagini scattate da alcuni membri del club fotografico valgobbino (Alessandra Albertini, Tiziano Bellini e Luigi Angelo Cocca) – sono esposti in un vecchio opificio: si tratta dell’ex SABAF in via Rango 23, con i suoi pavimenti ancora macchiati d’olio e il penetrante odore di vita operaia.

Le fotografie provengono da diversi archivi aziendali (BAL, Enolgas Bonomi, Idrosanitaria Bonomi, Mepra, Officine Meccaniche Saleri, OMSIL e SABAF), dall’Archivio Franco Marioli e dall’archivio di Fondazione Negri e coprono gran parte del Novecento, toccando tutti gli ambienti protagonisti: le officine, gli uffici, i laboratori e le fiere espositive. Accanto a esse sono esposti in mostra anche numerosi macchinari storici: trance, binde, incudini, maglie e quantometri che completano gli allestimenti immergendo ancora di più nell’atmosfera industriale.

Informazioni:
Dal 21 settembre all’8 ottobre 2023
Inaugurazione giovedì 21 settembre alle 18.30
Ex Sabaf, via Rango 23
Ingressoliberogiovedìevenerdì18-22| sabatoedomenica16-19.30 |inaltriorarisuappuntamento ufficio.cultura@comune.lumezzane.bs.it

Questo è un romanzo industriale con pochissime parole. Ma con tante, significative immagini, spuntate da archivi e cassetti. Alcune sono impresse nella mente di chi ha vissuto le epoche ritratte. Altre sono inedite e sconosciute, soprattutto a chi non ha mai messo piede negli opifici, nei magazzini, nelle tornerie e nei reparti meccanici che odorano di grasso e che luccicano di trucioli.

Ora uno di quegli stessi opifici diventa per la prima volta sede espositiva e insolita vetrina di una mostra fotografica che vuole immergere fino in fondo nell’ambiente industriale e industrioso, evocando in visitatrici e visitatori gli odori, i suoni e le sensazioni di un tempo, mentre camminano fisicamente nei luoghi ritratti.

La mostra «Metamorphosis» vuole dunque celebrare le peculiarità della città, le tradizioni lavorative e di inventiva, gli ambienti, le macchine, le posate e le valvole, i rubinetti e gli stampi, partendo dagli inizi del Novecento e facendo qualche salto temporale, dal bianco e nero alle vedute con drone, per osservare la metamorfosi e riscoprire le origini. Per guardare al futuro con maggiore consapevolezza.

Ciò che ne esce è una panoramica storica, meccanica e anche un po’ naturalistica: il verde e i boschi della valle che accoglie la Città Imprenditoriale per antonomasia sono rimasti lì. Nel primo Novecento guardavano un paese con sparute case e campanili in bella vista. Oggi continuano ad abbracciarlo, avvolgendo una zona industriale che punta all’innovazione continua, orgogliosa della sua storia e volenterosa di scrivere nuovi capitoli.

Sara Polotti

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