[CINEMA/FOTOGRAFIA] – Maestri della fotografia – Il cinema racconta – Associazione Fotografia “Il Mascherone” ANCONA
Maestri della fotografia – Il cinema racconta
L’Associazione Fotografica Il Mascherone di Ancona, organizza “Aspettando Ancona Foto Festival 2022”, una mini rassegna di film dedicati al mondo della fotografia italiana.
IL PROGRAMMA
Si inaugura il 28 febbraio con “Eccetera” (2020) film documentario di Maurizio Carrassi – presente all’evento – su Mario Dondero, maestro indiscusso del fotogiornalismo; si prosegue il 14 marzo con “Il mondo a scatti” (2021) di Paolo Pisanelli altro docufilm dedicato a Cecilia Mangini per finire, il 28 marzo, con “In prima linea” (2021) di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso sulla vita di 13 fotografi di guerra.
La mini rassegna, al Cinema Azzurro, anticipa la stagione di Ancona Foto Festival che anche quest’anno, fra luglio e agosto, si terrà negli spazi espositivi della Mole. L’associazione Il Mascherone, organizzatrice dell’evento, vuole così rendere omaggio a quanti hanno passato la loro esistenza dietro l’obiettivo, regalandoci immagini che sono rimaste nella storia della fotografia e, allo stesso tempo, dare un contributo anche all’arte sorella: la cinematografia.
La rassegna non poteva che partire da Mario Dondero, il più originale e impegnato fotoreporter della seconda metà del ‘900, periodo in cui la fotografia attraverso i rotocalchi arrivava, fino agli anni ‘60, a tirature di venti milioni di copie ed era, insieme al cinema, il mezzo principale dell’informazione attraverso le immagini. Il grande reporter, nel suo girovagare per il mondo, aveva trovato casa proprio nelle Marche, a Fermo per l’esattezza, un nome un destino per uno sempre in partenza come ha raccontato di lui l’amico e scrittore Angelo Ferracuti. Il regista Carrassi ha incontrato Dondero in più occasioni nel suo ultimo anno di vita tra Fermo, Altidona, Genova e Roma, sia in momenti di conversazione informale sia in momenti di lavoro consegnandoci il racconto di una vita che ha attraversato la nostra storia recente documentando la condizione umana, i conflitti e le speranze insieme ai tanti protagonisti del nostro tempo, icone della cultura e dello spettacolo. Cecilia Mangini, regista, saggista e fotografa, è stata la prima documentarista italiana. Una vita la sua – conclusa alla bella età di 93 anni – dedicata al
cinema militante un aggettivo che oggi, a parole sue, “sembra quasi una parolaccia”. Nata a Mola di Bari, a venticinque anni, si trasferisce a Roma dove conosce e sposa il regista Lino Del Fra. Qui inizia la non usuale attività di fotografa, “non è un mestiere per signorine”; soprattutto perché lo interpreta rinunciando alla fotografia di posa in favore di quella di strada. Collabora con Pier Paolo Pasolini, con l’antropologo Ernesto De Martino, Lino Miccichè, Franco Fortni. “All’arme siamo fascisti!”, “Essere donne”, “La scelta”, “Antonio Gramsci
– I giorni del carcere”, “Comizi d’amore ‘80” le sue opere più note e discusse. Numerosi i riconoscimenti in Italia e all’estero fra cui il Leone d’Oro a Venezia, il Premio Bizzarri e il Pardo d’oro a Locarno. Nel film in programma, “Il mondo a scatti”, Cecilia Mangini racconta il suo legame con le immagini sin da quanto era bambina e andava la domenica a visitare i musei a Firenze facendo emergere, al contempo, uno spirito libero e indipendente.
“In prima linea”, film intenso ed efficace, affronta la vita di tredici fotoreporter di generazioni, stili, formazioni, approcci e provenienze differenti. Sono Isabella Balena, Giorgio Bianchi, Ugo Lucio Borga, Francesco Cito, Pietro
Masturzo, Gabriele Micalizzi, Arianna Pagani, Franco Pagetti, Sergio Ramazzotti, Andreja Restek, Massimo Sciacca, Livio Senigalliesi, Francesca Volpi. Attraverso le loro testimonianze raccolte lontano dai conflitti che hanno
documentato nei decenni alla varie latitudini, il documentario parte dalle esperienze nei vari teatri di guerra per comporre un ritratto corale. Le voci, le fotografie, i ricordi di uomini e donne diventano così le tappe di un viaggio fisico ed emozionale tra passato e presente. Perché la prima linea non è solo dove si spara e cadono le bombe, ma ovunque si “combatte” quotidianamente per la sopravvivenza.
Inizio delle proiezioni ore 20,30. Ingresso unico 5 euro.
L’inaugurazione il 28 febbraio alla presenza del regista.