Manifestazioni

SI Fest 2015

Savignano sul Rubicone

 

SI FEST   11.12.13 SETTEMBRE 2015

 

HABITUS, COSTUME E COSTUMI: E’ SI FEST 24

NASCE L’ASSOCIAZIONE “SAVIGNANO IMMAGINI”

Il fondo Pesaresi si sposta sul Rubicone

Costume e costumi, abiti e abitudini. Habitus è il titolo che definisce il campo di indagine del SI Fest 24, in programma l’11-12-13 settembre 2015 a Savignano sul Rubicone. Appuntamento atteso e consolidato che da 24 anni raccoglie in Romagna  coloro che a vario titolo si occupano di fotografia e che con l’edizione 2015 affronta un importante cambiamento: la nuova cornice all’interno della quale si realizzeranno le attività legate al settore è la neonata associazione “Savignano Immagini”.

Costituita qualche settimana fa a Savignano sul Rubicone alla presenza del sindaco di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini (presidente onorario) e dell’assessore alla Cultura Maura Pazzaglia, l’associazione è composta dagli imprenditori Gimmi Baldinini (presidente), Stefano Mazza, Werther Colonna, Alessandra Lombardini, Annalisa Raduano, Giuseppe Zanotti, dalla madre di Marco Pesaresi Isa Perazzini, dal presidente dell’Associazione Circolo Fotografico “Cultura e Immagine” Mario Beltrambini e da alcuni operatori storico del festival quali Stefano Bellavista, Fabio Galassi, Thomas Maggioli e Giuseppe Pazzaglia.

Il campo d’azione dell’Associazione “Savignano Immagini” include la realizzazione del festival di fotografia Si Fest a partire dall’edizione 2015.

Intorno al tema si snoderanno, come da tradizione, le letture dei Portfolio, l’attività che ha sempre contraddistinto il festival e che offre la possibilità a fotografi non ancora affermati di potere presentare il proprio book fotografico ad esperti e critici al fine di ottenerne un giudizio critico e un indirizzo stilistico di sviluppo; le  mostre fotografiche, tenendo anche conto delle mostre da dedicare ai vincitori dei premi delle passate edizioni; la realizzazione del Premio Marco Pesaresi e dei premi indetti dal festival con particolare riguardo, quest’anno, per il Premio Portfolio in Piazza; il programma degli incontri e delle conversazioni coi fotografi, la libreria in piazza, il SI Fest OFF, il SI Fest AFTER, la pubblicazione del catalogo ufficiale del festival e del catalogo dedicato al lavoro pensato per il ricordo a Marco Pesaresi.

Le mostre

 

Mike Brodie                           A period of juvenil prosperity (2006/2009)

                                                    Tones of dirt and bone (2004/2006)                            video

Larry Fink                              The Vanities

                                                    The Beats

Gabriele Basilico                  Iran 1970

Martina Bacigalupo            Gulu Real Art Studio

Claudine Doury                    Loulan beauty

Felice Beato                          The views of Japan

Tommaso Tanini                 H. said he loved us

Francesco Francaviglia   Le donne del digiuno

Monia Perissinott               Tokyo nights

Simone Donati                     Hotel Immagine

Tomas V. Driessche           How to be a photographer in four lessons

Marco Pesaresi                    Gli ultimi scatti

              Il fondo Marco Pesaresi

Risale ad alcune settimane fa la decisione della madre di Marco Pesaresi, Isa Perazzini, di trasportare a Savignano sul Rubicone, nei locali di Palazzo Vendemini, la parte dell’archivio del fotografo che finora era stata gestito dall’agenzia foto-giornalistica “Contrasto” di Roma. Si tratta di una parte consistente e soprattutto molto significativa di materiali perché contiene i negativi e le diapositive da cui sono state tratti i lavori più importanti del reporter riminese, Underground e Rimini, oltre a diversi altri reportage, alcuni dei quali ancora inediti. Il fondo Marco Pesaresi, ovvero tale parte di archivio  proveniente da Roma, si compone di 8.090 documenti (negativi colore e negativi bianco e nero, fotocolor, provini, stampine, stampe, fotografie, ingrandimenti).

La proprietà intellettuale e materiale resterà a Isa Perazzini e l’Amministrazione Comunale custodirà l’archivio con l’incarico di inventariarlo, digitalizzarlo e catalogarlo e soprattutto avrà la possibilità di sviluppare progetti culturali legati alla disponibilità di tali materiali: produzione di mostre, pubblicazione di libri, ricerche inedite.

Isa Perazzini all’inizio del 2009 aveva già deciso di depositare a Palazzo Vendemini l’archivio del figlio conservato nella casa di famiglia, a Torre Pedrera, un fondo fotografico – che nel frattempo è stato inventariato e valorizzato dal Comune di Savignano – attraverso la produzione di mostre e la pubblicazione di un volume.

Tale fondo è costituito da 46.919 documenti fra negativi, diapositive, provini a contatto, stampe fotografiche, prove d’autore.

Ad oggi dunque sono depositati a Palazzo Vendemini 50.009 documenti, ovvero la totalità del materiale al momento noto e prodotto in vita da Marco Pesaresi.

 

Il Premio Marco Pesaresi

Diventa così sempre più intenso e profondo il legame fra Marco Pesaresi, scomparso in circostanze tragiche nel 2001,  e il Comune di Savignano sul Rubicone. 

Da quattordici anni l’Amministrazione di Savignano sul Rubicone organizza un premio fotografico destinato a ricordare la straordinaria figura del fotografo attraverso la promozione di ricerche e produzioni di fotoreportage  connotate da aspetti di progettualità e di innovazione nell’ambito della fotografia contemporanea.

L’albo d’oro del premio annovera importanti fotografi che negli anni successivi all’aggiudicazione del premio, hanno acquistato notorietà a livello internazionale, sono entrati nelle più importanti agenzia foto-giornalistiche e hanno raggiunto una rilevante maturità espressiva: Alex Majoli, Paolo Pellegrin, Theo Volpatti, Carlo Gianferro, Pietro Paolini, Tommaso Tanini ed altri.

 

  

Marco Pesaresi nasce a Rimini nel 1964. Dopo gli studi superiori, segue i corsi dell’Istituto Europeo di Design a Milano dove comincia la sua carriera di fotografo professionista. Nel 1990 entra a far parte di Contrasto e dopo aver trascorso molti anni tra Milano e Roma si stabilisce a Rimini.
Viaggia molto tra Africa e Europa e il suo interesse come fotografo si concentra soprattutto sui più complessi e difficili problemi sociali del nostro paese e della nostra società: l’immigrazione, la droga, l’emarginazione e il fenomeno della prostituzione. Documenta lungamente la vita notturna in Italia e all’estero raccontando momenti intimi e situazioni estreme. L’impegno e l’approfondimento di tali tematiche portano Marco Pesaresi a lavorare su grandi reportage fotografici, che lo vedono impegnato per molti mesi di seguito. Così nasce Underground (pubblicato in Italia da Contrasto e negli USA da Aperture): una ricognizione, in dieci diverse città del mondo, sulla vita delle metropolitane. Così nasce anche il progetto sui Megastores, realizzato tra Giappone, Stati Uniti e Russia per documentare le nuove abitudini consumistiche di questi grandi paesi. L’ultimo lavoro di Pesaresi è un reportage in bianco e nero, su Rimini: uno struggente e malinconico ritratto della sua città natale, che diventerà un libro nel 2003 e una mostra. Le sue foto sono pubblicate regolarmente sulle principali testate internazionali come Panorama, L’Espresso, Geo, El País, Sette, The Independent, The Observer ed altre ancora. Espone ad Arles, nell’ambito dei Rencontres Internationales de la Photo, e a Perpignan, nell’edizione 1996 del Festival Visa pour l’Image e la sua mostra Underground gira molte città europee. Nel 1994 vince il Premio Linea d’Ombra.Il 22 dicembre 2001 Marco Pesaresi muore nella sua Rimini, dove aveva a lungo lavorato.

L’ufficio stampa

Mariaelena Forti

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I – 47039 Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) Italy

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