A MILANO la mostra del  61° WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR

Per i TESSERATI FIAF : RIDUZIONE 2 € sulla quota di ingresso

Sede espositiva:

Museo della Permanente, Via Filippo Turati 34 – MILANO

Orari di apertura:

Tutti i giorni h 10 – 19 / giovedì e venerdì h 10 – 22

24 e 31 dicembre h 10 – 18 (25 dicembre e 1° gennaio chiuso)

Chiusura biglietteria 30 minuti prima

VISITE GUIDATE

Marco Colombo: venerdì h 18.30 – 19.30 – 20.30 € 7

VISITE TEMATICHE INTERATTIVE

Gruppo Pleiadi: giovedì h 18.30 – 19.30 – 20.30, sabato e domenica h 11 e 14 € 7

INCONTRI CON I FOTOGRAFI

Sabato 13 dicembre h 21 – Francesco Tomasinelli: “Chele e corazze: i segreti dei crostacei”

Sabato 10 gennaio h 21 – Luca Eberle: Dai tropici al Mediterraneo: storie di natura e conservazione”

Sabato 17 gennaio h 21 – Marco Colombo: Il cuore pulsante delle Alpi”

Sabato 24 gennaio h 21 – Pietro Formis, Emilio Mancuso: documentario “Marine Animal forest”

Ingresso gratuito acquistando il biglietto di mostra

INFO:  https://www.radicediunopercento.it/mostre/61-wildlife-photographer-of-the-year-milano-2025/

 

CURATORE Roberto Di Leo

ORGANIZZATA da Associazione Culturale Radicediunopercento

PROPRIETÀ Natural History Museum di Londra

MEDIA PARTNER LifeGate

 

 61° WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR

15 novembre 2025 – 25 gennaio 2026

 

 Dal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026, da vedere a Milano il 61° Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo. In contemporanea al Natural History Museum di Londra, lo spettacolo della natura va in scena nella prestigiosa sede del Museo della Permanente – organizzata dall’Associazione culturale Radicediunopercento – con le 100 foto premiate quest’anno, presentate su grandi light panels che le rendono ‘vive’, offrendo al pubblico un viaggio mozzafiato, a partire dallo scatto di Wim van den Hee, vincitore del premio WPY 2025: una iena spettrale in una città mineraria abbandonata.

Il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più rinomata al mondo, torna a Milano, nella prestigiosa sede del Museo della Permanente (via Filippo Turati 34), dal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026.

Lo spettacolo della natura, con i 100 scatti premiati ad ottobre 2025 alla 61ª edizione del concorso indetto dal Natural History Museum di Londra, va in scena nel capoluogo lombardo in contemporanea all’esposizione londinese, offrendo al pubblico un’esperienza unica e speciale. Un viaggio coinvolgente e immersivo tra immagini “vive”, presentate in cornici retroilluminate a LED che esaltano ogni dettaglio con una nitidezza e una profondità straordinarie. Altre 25 splendide foto premiate dal pubblico (People’s Choice) si possono ammirare su un grande schermo di 4 metri, con slideshow in loop, e una sala video, con monitor da 80 pollici, propone imperdibili filmati di backstage delle foto vincitrici, interviste ai fotografi e altri contenuti legati alla mostra.

Organizzata dall’Associazione culturale Radicediunopercento, presieduta da Roberto Di Leo, con media partner LifeGate, l’esposizione riunisce le foto vincitrici e finaliste del concorso, selezionate tra 60.636 candidature provenienti da 113 paesi e giudicate in forma anonima, in base alla loro creatività, originalità ed eccellenza tecnica, da una giuria internazionale di esperti in fotografia naturalistica, cinema, scienza e conservazione. Immagini che svelano la natura in tutta la sua bellezza: dai comportamenti curiosi degli animali alle specie a rischio di estinzione, dai dettagli sorprendenti delle piante ai paesaggi ancora intatti. Non mancano gli scatti che raccontano come il clima sta cambiando e quanto sia grave la perdita di biodiversità. Un messaggio forte per ricordare che è fondamentale prendersi cura del pianeta e che occorre cambiare il nostro modo di agire per costruire un futuro sostenibile.

©Amit Eshel

Il vincitore del Wildlife Photographer of the Year 2025 è il fotografo naturalista sudafricano Wim van den Heever con la sua potente immagine Ghost Town Visitor (Visitatore della città fantasma) che evidenzia come la natura selvaggia può si riappropriarsi degli spazi costruiti dall’uomo; una visione inquietante e affascinante di una iena bruna in visita ai resti scheletrici di una città mineraria di diamanti, abbandonata da tempo a Kolmanskop, in Namibia. Uno scatto, realizzato con la tecnologia delle fototrappole, che ha richiesto un decennio di attesa dopo aver notato per la prima volta le tracce dell’animale.

©Leana Kuster

Il titolo di Young Wildlife Photographer of the Year 2025 è stato invece assegnato ad Andrea Dominizi, il primo italiano in assoluto a vincere il prestigioso premio per fotografi naturalisti di età pari o inferiore a 17 anni. La sua immagine After the Destruction (Dopo la distruzione) racconta una toccante storia di perdita di habitat, quella di un coleottero delle specie Cerambycidae in un’area disboscata sui Monti Lepini, nell’Italia centrale.

Altre eccellenze italiane sono: il sudtirolese Philipp Egger, vincitore nella categoria “Ritratti di Animali” con lo scatto Shadow Hunter (Cacciatore di ombre), un gufo reale nelle montagne di Naturno (Bolzano) che emerge dal buio con il luccichio arancione degli occhi e la luce della sera sulle piume, e tre finalisti con menzione d’onore: Fortunato Gatto con The frozen swan (Il cigno congelato) nella categoria “Arte della natura”, Roberto Marchegiani con The calm after the storm (La calma dopo la tempesta) e Shadowlands (Terre d’ombra) nella categoria “Animali nel loro ambiente” e Gabriella Comi con Wake-up call (Sveglia) nella categoria “Comportamento: Mammiferi”.

©Ralph Pace

Giunto alla seconda edizione, l’Impact Award è stato assegnato al fotografo brasiliano Fernando Faciole per la sua immagine Orphan of the Road (Orfano della strada) che mostra un cucciolo di formichiere gigante orfano mentre segue la sua custode in un centro di riabilitazione a Belo Horizonte. La madre è stata uccisa da un veicolo e la speranza è che il piccolo venga rilasciato in natura dopo essere stato incoraggiato a sviluppare le tecniche di sopravvivenza; una storia di speranza e di successo nella salvaguardia delle specie.

Ognuna delle 100 foto esposte ha una storia eccezionale che si può leggere nelle didascalie arricchite dalle emozioni dell’autore durante la realizzazione dello scatto, i dati tecnici, le informazioni scientifiche sulle specie ritratte e citazioni dei fotografi e della giuria.

©Luca Lorenz

Per la prima volta è inoltre possibile saperne di più su alcuni degli habitat raffigurati grazie al rivoluzionario indice sviluppato dal Natural History Museum, il Biodiversity Intactness Index (BII) che misura quanto rimane della biodiversità naturale di una regione, su una scala da 0 a 100%. Adottato come indicatore ufficiale del Global Framework Biodiversity per le decisioni politiche, è uno strumento essenziale per capire, monitorare e comunicare i cambiamenti della biodiversità su scala globale e per tracciare i progressi verso gli obiettivi internazionali di conservazione.

Novità alla mostra di Milano ed eventi collaterali

Importante novità alla mostra milanese, in chiave di pari opportunità per persone con disabilità visiva, sono i QR Code accanto ad alcune foto esposte per accedere all’audio con Descrizioni Morfologiche che stimolano l’immaginazione, certificate DescriVedendo, realizzate dall’Associazione Nazionale Subvedenti.

Novità anche nell’offerta di visite guidate: oltre a Marco Colombo – naturalista e fotografo pluripremiato al Wildlife – che come di consueto accompagnerà i visitatori in un viaggio affascinante tra tecnica fotografica, biologia ed emozione, il venerdì sera (ore 18.30, 19.30, 20.30), si aggiungono le visite tematiche interattive su diversi argomenti, pensate su misura per adulti, famiglie e ragazzi, a cura del rinomato Gruppo Pleiadi, team di divulgatori scientifici attivi nei più importanti musei naturalistici d’Italia, che offrirà un approccio partecipativo e creativo, trasformando le immagini della mostra in occasioni di apprendimento e scoperta. Le visite per il pubblico si terranno il giovedì sera (ore 18.30, 19.30, 20.30), e sabato e domenica (ore 11 e 14), le visite e le attività didattiche per le scuole in giorni e orari su prenotazione.

©Simone Baumeister

Non mancheranno infine le seguitissime serate gratuite di approfondimento con fotografi naturalisti e divulgatori scientifici di altissimo livello, pronti a condividere esperienze, storie e segreti del loro lavoro, che si terranno in quattro date di sabato (h 21). Il 13 dicembre Francesco Tomasinelli (fotogiornalista laureato in Scienze ambientali marine) racconterà di “Chele e corazze: i segreti dei crostacei”, il 10 gennaio sarà ospite Luca Eberle (naturalista e fotografo) con “Dai tropici al Mediterraneo: storie di natura e conservazione”, il 17 gennaio Marco Colombo parlerà de “Il cuore pulsante delle Alpi” e il 24 gennaio Pietro Formis (fotografo subacqueo di fama internazionale) ed Emilio Mancuso (biologo marino) presenteranno il documentario “Marine Animal forest” sui “servizi ecosistemici per il benessere umano”.

Per gli appassionati e tutti gli interessati, durante il periodo della mostra, l’Associazione Culturale Radicediunopercento organizza Corsi teorici di Fotografia, Seminari di Scienze Naturali online e Workshop pratici in natura, con noti divulgatori scientifici e fotografi naturalisti di gran fama.

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