MOLICHROM – Festival della Fotografia Nomade

INGRESSO RIDOTTO TESSERATI FIAF

Molichrom:
Festival della Fotografia Nomade

Dal 3 al 5 Novembre 2023

Molichrom: Festival della Fotografia Nomade nasce da un’idea costruita insieme all’associazione Tèkne un gruppo di appassionati di cultura, arte e promozione di eventi che negli anni si sono impegnati attivamente per il loro territorio con passione ed entusiasmo – con l’intento di veicolare, con questo progetto in Molise, la fotografia contemporanea e diffondere cultura visiva e nuove forme di comunicazione. Quest’anno la terza edizione si terrà dal 3 al 5 Novembre 2023.

Molichrom: è un progetto coraggioso ideato e realizzato in un momento molto particolare della nostra storia,  in pieno periodo  post – pandemia,   un segnale forte di rinascita e ripartenza del territorio e dal territorio, tramite la Cultura.

Le prime due  edizioni, hanno visto ospiti prestigiosi e internazionali come Joey L. con la sua mostra NOMADS, che ha immortalato le popolazioni non stanziali di mezzo mondo: dalla Mongolia all’Etiopia, dall’India all’Indonesia; Dario De Dominicis  con la sua opera Alla sinistra di Cristo, premiata con il Madre Terra Award al Festival di Fotografia Etica di Lodi nel 2020; Il molisano Giuseppe Nucci , approdato sul New York Times con i suoi scatti delle bellezze molisane e soprattutto su National Geographic, che ha raccontato la sua terra in modo speciale con due progetti espositivi: Along the shepherd’s highways  e la mostra diffusa DEntroTerra; Paolo Cardone con una selezione dei suoi lavori dei suoi viaggi fotografici attorno al mondo;Il best of di uno dei principali festival di street photography: il London Street Photography  Festival. Sono intervenute personalità importanti del mondo della fotografia come Michele Smargiassi, Biba Giacchetti, Augusto Pieroni,  Attilio Lauria e Francesco Faraci.

Per questa terza edizione, abbiamo deciso di dedicare spazio a diverse interpretazioni del tema del nomadismo. In questo contesto, il nomadismo è inteso come una prospettiva culturale e filosofica che sottolinea la natura mutevole del mondo, il suo continuo cambiamento, un perpetuo passaggio di stati, l’incontro e l’ibridazione di molteplici prospettive.

Bruce Chatwin, la cui visione è stata recentemente raccontata nel documentario “Nomad – In cammino con Bruce Chatwin” di Herzog, credeva fermamente che la scomparsa dei popoli nomadi, a causa di diverse circostanze, fosse quasi inevitabile nell’era moderna. Egli riteneva che ciò equivalesse alla fine dell’umanità nel suo insieme, poiché sempre più persone si concentravano nelle metropoli e venivano influenzate negativamente dall’eccessiva presenza della tecnologia. Le narrazioni di Chatwin hanno giocato un ruolo significativo nell’introdurre il concetto di nomadismo culturale nella cultura popolare attraverso le sue storie e i suoi viaggi esplorativi. La sua narrativa ha ispirato molte persone a intraprendere viaggi di scoperta, sia fisici che culturali, e a esplorare il mondo con occhi nuovi.

Il concetto di nomadismo culturale che ha ispirato questo festival trae origine anche dai suoi scritti e si riferisce a uno stile di vita e di pensiero che mette in primo piano la mobilità, sia essa fisica o mentale, e dunque promuove l’apertura alla diversità culturale e l’esplorazione come mezzi per il proprio arricchimento personale e culturale.

Gli ospiti di quest’anno:

Michael Yamashita  fotografo giapponese-americano noto per il suo lavoro in National Geographic con una selezione del suo lavoro Marco Polo curato da Biba Giacchetti e Melissa Camilli di Sudest57.

Maurizio Beucci, Head of Leica Akademie Italy e Lorenzo Razzino, videomaker, esperto Artificial Intelligence,  che assieme al direttore del Festival Eolo Perfido  illustreranno limiti e opportunità dell’intelligenza artificiale in Fotografia;

I due fotografi  Stefano CarnelliGiuseppe Nucci ci parleranno di transumanze a confronto partendo dai loro rispettivi libri sull’argomento;

Stefano Mirabella, uno dei migliori street photographer italiani, porterà a Molichrom: il suo Punto di Vista, un workshop di due giorni sulla street photography.

E infine, Molichrom: Lab: una mostra collettiva realizzata dai soci delle associazioni fotografiche locali, che si sono confrontati sul tema del “Ritorno in Molise”, raccontando per immagini  storie di resistenza.

Artisti con esperienze molto diverse e prospettive notevolmente disparate offrono un’occasione unica per esplorare ciò che possiamo definire lo sguardo nomade.

Questa mentalità sfida le norme sociali e abbraccia l’idea di apprendimento attraverso il movimento e l’incontro con culture diverse. È la filosofia di coloro che abbracciano uno stile di vita nomade, viaggiando in tutto il mondo, o di coloro che sono disposti a spostarsi mentalmente e culturalmente per ottenere una comprensione più profonda del mondo.

La fotografia, infatti, rappresenta un “viaggio immobile” che ci consente di vedere ciò che altri hanno già esplorato prima di noi.

Eolo Perfido
Direttore Artistico del festival

https://www.molichrom.com/

info@molichrom.com

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