È ANCORA FOTOGRAFIA? LE IMMAGINI AL TEMPO DEL WEB E DEI SOCIAL
Appuntamento sabato 25 maggio all’Auditorium M9 di Mestre per la “Giornata di studio sulla fotografia contemporanea” promossa e organizzata dalla Fondazione di Venezia e dalla Fondazione M9 – Museo del ‘900, e curata da Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci.
Insieme ad alcuni dei maggiori esperti di fotografia, comunicazione e social media, oltre a scrittori, giornalisti, storici e sociologi, alla Giornata sarà presente anche FIAF, con il Vice Presidente e Direttore del Dipartimento Social, Attilio Lauria.
Ha ancora senso parlare di fotografia al tempo del web e dei social? Che ruolo hanno le immagini in un mondo in cui sembra non esistere più confine fra ciò che appare e ciò che è? Quale sforzo creativo e tecnologico è richiesto a quanti, oggi, considerano la fotografia come il proprio principale linguaggio? Sono alcune delle domande a cui cercherà di rispondere la giornata di studio, articolata in due sessioni: la prima, affidata al coordinamento di Denis Curti, avrà come titolo «Dai Sali d’argento ai pixel: vere e immaginarie rivoluzioni della fotografia».
La sessione del pomeriggio, con inizio alle ore 15.00, sarà coordinata dal giornalista Michele Smargiassi.
Il programma completo della Giornata è visionabile al seguente link:
www.m9digital.it/it/giornata-studio-fotografia-contemporanea-museo-m9
I contributi dei relatori permetteranno di analizzare ed approfondire i cambiamenti epocali che soprattutto la storia più recente ha imposto alla fotografia. In particolare il passaggio dall’analogico al digitale è stato l’occasione per riscrivere un nuovo vocabolario visivo e progettuale, all’interno del quale la ricchezza, la creatività e l’intelligenza presenti nel web si rivelano sempre più spesso motore di spinte fortemente innovative. Oggi le fotografie si muovono. Alcune si animano sul display, altre cambiano contenuto e forma. Ma sono ancora fotografie? E se non lo sono, cosa sono e che senso hanno nella comunicazione visiva del nostro presente e, ancor più, del prossimo futuro? Di certo nell’era della simultaneità e dell’immediata riproducibilità la fotografia non è più quella cosa che per un secolo e mezzo la parola ha significato, e chi si occupa di progettazione culturale e artistica chiede oggi nuove chiavi di lettura per poterla meglio ri-comprendere e ri-valutare. Una necessità di confronto e di approfondimento che questa giornata di studio si propone di stimolare e di arricchire, senza la pretesa di dare risposte assolute, ma con l’ambizione di contribuire a sciogliere almeno in parte i nodi cruciali.