Workshop/Corsi

I workshop di fotografia Tre Oci

Dopo il successo riscontrato dai workshop di Settimio Benedusi “Nudo in laguna” e quello tenuto da Italo Zannier sulla “Storia della Fotografia”, Tre Oci è lieta di presentare tre nuovi appuntamenti dedicati alla fotografia con i workshop di “ Fotografia e Cinema” condotto dalla regista Marina Spada e dal fotografo Cesare Cicardini (6/7 ottobre); “After The West. Fotografie e urbanesimo sul finire dell’Occidente” a cura di Francesco Jodice (27/28 ottobre); e “L’oggetto fotografico” tenuto da Alberto Prandi (17/18 novembre).

Info & prenotazioni:
info@treoci.org
0412412332

Programma

 

FOTOGRAFIA E CINEMA
a cura di Marina Spada e Cesare Cicardini
06 e 07 ottobre dalle 10.00 alle 18.00

Workshop dedicato ai nuovi linguaggi della tecnologia contemporanea tra immagini still e motion. Gli studenti incontreranno la regista Marina Spada e il fotografo Cesare Cicardini e realizzeranno brevi filmati e fotografie.

 

AFTER THE WEST Fotografie e urbanesimo sul finire dell’occidente
a cura di Francesco Jodice
27 e 28 ottobre dalle 10.00 alle 18.00

Dagli scontri di Teheran a quelli siriani passando per le rivolte dei gelsomini, il ruolo delle immagini è definitivamente mutato in relazione a nuovi e drammatici scenari. Nell’arco degli ultimi 15 anni diverse “rivoluzioni” hanno disassato le nostre convinzioni sulla fotografia: la sparizione del negativo e l’arrivo del digitale, la sostituzione della “camera obscura” con un telefono, la sostituzione del reporter di professione con un blogger. Anche la nostra idea occidentale ed ottocentesca di metropoli è profondamente cambiata: recentemente durante un dibattito un sociologo inglese ha affermato: “stop thinking of Dubai as a city, think of Dubai as a corporation”. il Workshop-laboratorio investiga il sistema di relazioni reciproche che intercorre tra un paesaggio urbano-umano modificato e la rinascita del regime del visibile.

 

L’OGGETTO FOTOGRAFICO
a cura di Alberto Prandi
17 e 18 novembre dalle 10.00 alle 18.00

Alle soglie del secondo millennio, l’opera d’arte e con essa la fotografia, sembrava aver rinunciato ad ogni vincolo con la materialità dell’oggetto. A questo fenomeno, favorito dalla rapida e pervasiva convergenza verso il digitale, s’è affiancato un rinnovato interesse verso l’oggetto fotografico e i materiali della fotografia. A questa rivalutazione ha contribuito sia la necessità di interrogare il consistente patrimonio fotografico accumulato nel tempo, divenuto oramai fonte primaria per la storiografia, sia la necessità di far partecipare all’opera d’arte materiali evocativi per i loro riferimenti temporali. Due giorni di laboratorio destinati a studenti, collezionisti, conservatori, storici, ecc. per acquisire confidenza con i metodi di identificazione dei procedimenti fotografici e la loro puntuale storicizzazione.

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