Risultati della 10^ Tappa 2024 – 9° Portfolio sul Po – Torino
Risultati del «9° Portfolio sul Po» decima e ultima Selezione aderente al «21° Portfolio Italia 2024 – Gran Premio Fowa»
Il «9° Portfolio sul Po» organizzato dal Comitato Torino FotograFIAF, si è svolto a Torino, nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024, presso le prestigiose “Gallerie d’Italia”, nello storico Palazzo Turinetti di piazza San Carlo. Agli Incontri hanno partecipato 59 Autori con 64 Portfolio. Sono state effettuate 166 Letture.
A conclusione delle due giornate, la Commissione Selezionatrice, composta dai Signori Leonello Bertolucci, Luciano Bobba, Mariateresa Cerretelli, Lorenzo Cicconi Massi, Pierfranco Fornasieri, Elena Givone, Claudia Ioan, Fulvio Merlak (Presidente di Giuria), Massimo Pascutti e Isabella Tholozan, ha assegnato i riconoscimenti come segue:
1° Premio a «Yellamma» di Suryene RAMAGET di Catania (Portfolio composto da 10 Immagini a Colori realizzate fra il 2018 e il 2022) con la seguente motivazione:
«Il progetto si distingue per il coraggio e la profondità con cui esplora le complessità delle aree periferiche di Mumbai. L’Autore dimostra una notevole padronanza nella gestione della pasta cromatica, scegliendo tonalità che riflettono l’atmosfera cupa e sospesa di questi luoghi. I colori densi e le figure indefinite, esprimono visivamente il peso delle storie che qui si intrecciano, trasmettendo una sensazione di vulnerabilità e intimità.»
2° Premio a «Racconto di un fauno» di Lorenzo CONFALONIERI di Moncalieri (TO) (Portfolio composto da 16 Immagini in Bianco&Nero realizzate nel 2023) con la seguente motivazione:
«Dici Amazzonia e ti si apre un universo immenso (ma sempre meno immenso) e verde (ma sempre meno verde). E pensi ai tanti lavori fotografici visti, ai grandi Autori. Rischioso, dunque, pensare di affrontare ancora il tema. Ecco uno dei motivi di questo secondo Premio: l’originalità della pista fotografica e autoriale seguita. Intanto circoscrivere il territorio: siamo in un piccolo villaggio e solo lì; e poi lo sguardo del fotografo è, nell’immaginario, mediato da quello di un bambino abitante nel villaggio stesso, che guarda con occhi limpidi la quotidianità di quel luogo, dei gesti familiari, della natura di cui è parte. Ogni tanto un bagliore, luci sospese nell’aria e atmosfere fatate ci ricordano che la visione di un bambino, a qualunque latitudine, è anche una visione intrisa di magia.»