R A I L R O A D S – Un viaggio visivo attraverso il mondo delle ferrovie
RailRoads un evento nato dalla collaborazione tra Born to be wise e AC Photographers di Casamassima

Dal 24 Febbraio fino al 3 Marzo 2025 sarà possibile visitare il singolare progetto fotografico “RAILROADS” presso il Monastero delle Monacelle a Casamassima (Via Roma).
L’evento è nato dalla collaborazione tra l’associazione “Born to be wise” ed il circolo fotografico di Casamassima “AC Photographers” e vedrà esposti gli scatti di Ettore Antoncecchi, Marco Cavaliere, Alfredo Medolla e Antonio Nitti.
Sarà Mario De Matteo, Presidente di AC Photographers a presentare l’evento.
“C’è stato un tempo per noi che eravamo giovani, quando il mondo era altra cosa rispetto ad oggi, in cui guardavamo alle ferrovie come l’anelato momento della fuga. Erano fughe per la conoscenza, erano fughe per staccarsi dal chiuso di vita provinciale. Il mondo allora non era ancora un villaggio globale, occorrevano tanti chilometri e tante ore per cercare di capire cosa contenesse. In quegli scompartimenti troppo caldi o troppo freddi, si ammassava una umanità dolente con inciso sulla pelle l’itinerario di mille speranze. I finestrini erano schermi sui quali scorrevano le immagini di film che raccontavano di quelli che erano rimasti fermi e che non avevano avuto il coraggio o la possibilità di partire. Il treno come un lungo serpente dal ventre illuminato forava la notte in cerca del domani. Le stazioni erano fabbriche dove si assemblavano vite. Si creavano connessioni tra gente di diversa razza, età e ceto sociale.
Sono passati decenni da quel tempo e il mondo è diventato qualcosa di altro, come i treni e le stazioni ma non il loro fascino. Sarebbe bello capire cosa ne pensa un ventenne di oggi della magia di un viaggio in treno, visto che con la tecnologia può farlo senza mettere fuori il naso da casa propria. Ma poi capisci che il viaggio è nella tua testa, la meta non conta e non conta nemmeno il mezzo. Conta solo quello che hai dentro.
Chiusa la nostalgia nel cassetto dei ricordi siamo andati a cercarlo lì dove lo avevamo lasciato. Ne è venuto fuori un racconto tra carrozze abbandonate, stazioncine di provincia, binari persi all’infinito. Abbiamo cercato di riportare in immagini quel tipico odore di ferodi, di clangore di metalli nel crescendo della marcia che ricorda i ritmi delle percussioni, il vociare scomposto dei passeggeri a caccia del proprio posto, le mani agitate nell’ultimo saluto, i baci degli innamorati tra palpiti e giuramenti”.
L’ingresso alla mostra è libero e sarà possibile entrare dalle 18 alle 20, (martedì 25 escluso).