Five Points: Al via la mostra di Ilaria Savino “L’arte della Cartapesta…dall’idea alla forma”
Un viaggio iconografico nel Carnevale più famoso d'Italia
Prosegue nel suo lungo viaggio tra i circoli FIAF della Provincia di Bari il progetto collettivo “Five Points”.
Il progetto prende il nome dallo storico incrocio stradale americano, culla del Jazz e della creatività più estrosa degli anni che furono. Un nome che richiama un incrocio di strade e artisti, proprio come si è voluto fare con i cinque circoli della provincia di Bari uniti in un’unica grande collettiva che vedrà alterarsi nei mesi a venire il Photoclub Alberobello, AC Photographers, Photo Digital Puglia, Kaleidos ed il Fotoclub Sguardi Oltre BFI.
Dopo le affascinanti “visioni eteree” a firma di Nino di Lecce (AC Photographers – Casamassima), questa volta è il turno di Ilaria Savino (Fotoclub Sguardi Oltre BFI – Monopoli)con il suo progetto “L’arte della Cartapesta…dall’idea alla forma”.
L’autrice presenta una sua visione trasversale del famoso Carnevale di Putignano, realizzando una profonda riflessione fotografica sulla lavorazione della cartapesta e la genesi dei carri carnascialeschi più famosi d’Italia.
La mostra sarà visitabile nei giorni e negli orari di apertura del locale in Il Capolinea Café, Via Golizia Bernardo Padre, Ceglie messapica. Passate parola: Vi aspettiamo!
Informazioni sul Progetto
L’ARTE DELLA CARTAPESTA …DALL’IDEA ALLA FORMA
Secondo la tradizione, i contadini di Putignano – vedendo passare in processione i Cavalieri di Malta intenti al salvataggio delle reliquie di Santo Stefano Protomartire – seguirono il così importante corteo, lasciando l’innesto dei vitigni con la tecnica delle propaggini e iniziando a ballare e cantare. Nasce così la Festa delle Propaggini, quella che ogni 26 dicembre segna l’inizio del carnevale più lungo di Italia: il Carnevale di Putignano.
È solo con l’epoca fascista che il carnevale contadino si trasformerà in un più raffinato carnevale borghese e cittadino, introducendo la sfilata di carri allegorici in parata. A sostegno di tale cambiamento è la maestranza artigianale del paese che metterà le proprie competenze a disposizione del ludico spasso carnevalesco. I piccoli carretti sormontati da pupazzi di paglia e stracci, lasciano il posto ai primi carri allegorici dall’anima in ferro e il rivestimento di carta. Il trionfo della cartapesta si raggiunge negli anni ’50 con l’introduzione di innumerevoli tecniche lavorative; al filo di ferro e alla carta di giornale viene affiancata la lavorazione dell’argilla, facilmente reperibile in loco a basso costo.
Profondamente impressionata dal fascino umano e dal talento artistico dei Maestri Cartapestai putignanesi, Ilaria Savino ha realizzato una profonda riflessione fotografica sulla lavorazione della cartapesta: immortalate tutte le principali fasi di realizzazione del carro allegorico del gruppo cArteInRegola, di Deni Bianco, l’autrice ci guida in un viaggio per immagini che parte dalle idee del Maestro Cartapestaio e giunge fino alla creazione di meravigliosi “teatri viaggianti”.
Ilaria Savino
Ilaria Savino (1988). La fotografia diventa passione a partire dai primi anni universitari, durante i quali accompagna gli studi in biologia ambientale con scatti naturalistici. Nell’ottobre del 2014 diventa membro dell’associazione “Foto Club Sguardi Oltre” di Monopoli, e in collaborazione con la stessa lavora al suo primo progetto fotografico sulla vita dei pescatori monopolitani, realizzando che la fotografia non è solo passione, ma anche strumento di denuncia sociale. Il sodalizio con il collettivo fotografico monopolitano è continuato negli anni, alternando nel tempo progetti rivolti al territorio a riflessioni intime e profonde tipiche della fotografia più introspettiva. L’autrice ha così partecipato agli appelli nazionali della Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche, realizzando progetti come “Tanti per Tutti” e “La Famiglia in Italia”, senza dimenticare la collettiva dedicata a Luigi Russo e le produzioni in Polaroid esposte presso la manifestazione regionale “La Puglia senza Confini” in quel di Foggia.
