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“I FIGLI DELLA TERRA ROSSA”

Una mostra che avvicina mondi distanti.

Il 18 dicembre 2025 è stata inaugurata, presso le storiche sale del palazzo marchesale di Melpignano (LE), la suggestiva mostra fotografica intitolata “I figli della terra rossa”, ideata e curata da Sandro Panzera e Costanza Rossi, entrambi soci dell’associazione Tempo di Scatto, circolo FIAF di San Cesario di Lecce.

Questo progetto rappresenta non solo un’esposizione artistica, ma un vero e proprio viaggio visivo nelle vite delle tribù che abitano la Valle dell’Omo (Etiopia), un luogo ricco di culture e tradizioni che meritano di essere raccontate e condivise.

La mostra offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nelle storie e nei volti di queste comunità, immortalati in momenti di intimità, celebrazione e quotidianità. Le fotografie scattate da Panzera e Rossi non sono semplicemente immagini; sono finestre aperte su un mondo spesso percepito come lontano e sconosciuto. Ogni scatto invita a riflettere sulla bellezza e sulla complessità della vita umana, suscitando empatia e meraviglia.

L’intento degli autori va oltre la semplice documentazione. Con “I figli della terra rossa”, si vuole instaurare un dialogo tra mondi apparentemente distanti, ricordando che la nostra umanità trova la sua forza proprio nella varietà delle sue espressioni. La Valle dell’Omo diventa così un simbolo di questa diversità, un richiamo alla necessità di riconoscere, rispettare e custodire ogni singola cultura, rito e tradizione.

In un’epoca segnata da rapidità e globalizzazione, eventi come questa mostra offrono una pausa per riflettere sull’importanza di un approccio rispettoso e aperto verso tutto ciò che ci circonda. La bellezza della vita si manifesta in infinite forme e colori, e “I figli della terra rossa” ci ricorda che, per quanto diverse possano apparire, tutte le storie umane sono collegate da un filo invisibile di esperienze condivise e aspirazioni comuni.

La mostra rimarrà aperta al pubblico per un periodo limitato, offrendo a tutti l’occasione di esplorare e apprezzare la ricchezza culturale della Valle dell’Omo. Un invito a lasciarsi ispirare da questa celebrazione della vita, dove l’unicità di ciascuna persona e delle sue radici è celebrata come parte di un mosaico universale che, alla fine, ci unisce tutti.

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