Fluttuazioni concettuali, mostra fotografica di Franco Ferro nella Galleria FIAF "Le Gru di Valverde"

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 Testo critico
FRANCO FERRO
di Fausto Raschiatore
 FLUTTUAZIONI CONCETTUALI
Una pagina di diario iconografico scritta in piscina da un papà speciale in compagnia delle due figlie e alcune loro amiche. Un papà attento e premuroso che coniuga, in ogni momento e luogo, su piani diversi e distinti, l’Amore per le figlie e la Passione per l’arte della luce. E scrive pagine di buona fotografia e stimolanti profili linguistico-espressivi. Come questo book d’immagini. Un omaggio affettuoso d’Amore e di Passione. Fluttuazioni concettuali di corpi giovani nel concerto di una rappresentazione armoniosa e intrigante da cui s’irradiano e si fondono, tra onde che conversano e lanciano vibrazioni afone e indefinibili, bellezze e silenzi, emozioni e percezioni. Un gioco sottile di visualizzazioni dominate da movimenti e figurazioni senza tempo e senza dimensione che alimentano un ritmo affascinante di segmentazione creativa per la costruzione di un progetto di ricerca di cui questi frammenti possano costituire l’incipit. Una riflessione scritta col cuore che registra ed evidenzia l’armonia dei corpi, l’equilibrio compositivo, la narratività, le stilizzazioni delle forme e dei segni. Vere e proprie dissolvenze in bianco e nero virate secondo un progetto. Segmenti unici, enigmatici, misterici e singolari che nascono e muoiono nello spazio di un attimo; una tessitura di movimenti irreali e indefinibili che si rivelano, coinvolgono e si modificano nel volgere di un tempo brevissimo, impercettibile. Uno studio sul movimento e sulla grazia dei corpi femminili, sulla plasticità delle loro movenze, stilizzate e straordinarie, che si liberano autonome e silenti, e diffondono sollecitazioni e interrogativi in una trama visiva con un taglio surreale di grande fascino. Emozioni e percezioni che corrono invisibili tra le onde e in compagnia del loro vibrare, mentre l’autore osserva e cattura le atmosfere del contesto che vive con Amore e Passione. E le “traduce” in immagini con coerenza d’indagine e sensibilità linguistica.