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KEJA HO KRAMER – CromaSpansione

Giorno 21 maggio 2022 alle ore 18:00, presso la Fondazione Pietro Barbaro sita in via Butera n. 24 a Palermo, ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica KEYA HO KRAMER – CromaSpansione.

CromaSpansione *

Osservare attraverso l’obiettivo della macchina fotografica quando la forma scompare nell’attimo fuggente in cui qualcosa che non c’era si rivela. Il colore è un suono visivo. Componendo per gli occhi una dimensione dell’acuta vibrazione del colore. L’acuta apparenza della sua invisibile frequenza. Lumen si basa sul libro di Goethe La teoria dei colori e sulla ricerca da lui documentata. Osservando i colori tramite i prismi in situazioni di luce e buio controllate. Nel corso della mia ricerca, ho usato la macchina fotografica analogica e l’obiettivo per comporre immagini del colore servendomi della luce, del cielo e dei fiori. C’è un tema ricorrente nell’osservazione al buio: l’afterimage.

Un colore o una vibrazione visiva si stampa sulla retina, che ha a che fare con come reagisce la nostra mente al buio dopo un impulso luminoso. C’è una perpetua trasformazione di colore e tono tra luce e oscurità.

Proprio come Goethe mi rivelò come sondare il colore scorrendo la natura, il fondamento di questa ricerca è l’osservazione delle piante e l’uso della fotografia in bianco e nero.

Dal guardare in alto verso la frasca ed i rami gloriosi (Tree Drawings, 2009) al guardare in basso verso il molto piccolo.

Per molti anni ho studiato la perfetta organizzazione e forma, il perfetto suono delle piante e il loro modo di espressione: Opaticum è l’afterimage.

Traduzione dall’inglese Emilie Saada

*Lumen Opaticum e CromaSpansione sono concetti inventati per prolungare la ricerca di Goethe, come fossero nuovi capitoli all’interno di un libro.

Seeing through the camera’s lens when form disappears for the fleeting moment when something that was not there reveals itself. Color is visual sound. Composing for the eyes a dimension of color’s subtle vibration. The subtle appearance of its’ invisible frequency.
_ Lumen is based on Goethe’s book Theory of Colours and the research he documented observing colors through prisms in controlled light and dark situations. During my research, the film camera & lens are the medium I used to compose the images of color using light, the sky and flowers. There is a reoccurring theme in observation in the dark: the ‘afterimage’. A color or visual vibration is printed on the retina it has something to do with how our mind is reacting to darkness after the impulse of light.
_ There is a perpetual transformation of color and hue in light and darkness. Just as Goethe revealed to me how to explore color looking through nature, the observation of plants and use of black and white photography is the foundation of this research. From looking up into the bough and glorious branches (Tree Drawings 2009) to looking down at the very small.
_ For many years I have been studying the perfect organization, form, sound, of plants and the way they express themselves: Opaticum is the “afterimage”.

Keja Ho Kramer BIO

Keja Ho Kramer, nata in California, fotografa e regista.

Ho studiato fotografia con John Willis al Marlboro College (Vermont,1993), storia della fotografia con Shelley Rice alla School of Visual Art (New York, 1995), arte contemporanea con Alain Fleischer e Sarkis a Le Fresnoy (Roubaix, 2001) e più di recente alla Film Factory di Bela Tarr (Sarajevo, 2013).

Ho realizzato più di una dozzina di opere tra video, documentari, films sperimentali e un film di fiction in 35mm, Killer of Beauty, girato e prodotto presso la Villa Medici a Roma nel 2009.

Tutte le opere sono state proiettate in festival internazionali e musei:

Festival internazionale di Locarno, Festival internazionale di Rotterdam, Festival internazionale del documentario a Marsiglia, Museo Jeu de Paume e Beaubourg, Fondation Ricard Parigi, solo per citarne alcuni.

Il mio ultimo documentario, Beautiful Monsters, è stato proiettato a giugno 2021, in occasione del trentesimo anniversario, al Festival Coté Court di Parigi

Non ho mai smesso di lavorare con la fotografia (in 35mm) che continua ad essere il mio medium preferito.

La mia ultima mostra fotografica, Lumen Opaticum, è stata esposta lo scorso inverno presso la Film Gallery a Parigi in occasione del Paris Photo.

Ho diverse pubblicazioni in riviste e mostre in gallerie private a Parigi e il primo libro di fotografia “Vast Serene Desolation” edito da 89books a Palermo.

Keja Ho Kramer, studied photography at The School of Visual Arts in
NY, vidéo and film at Le Fresnoy studio National des arts
Contemporains in Roubaix, France and most recently at Bela Tarr’s Film
Factory in Sarajevo. She has been working in video since 1998 and
shows in international film festivals as well as galleries and
museums.

What I look at, investigate/observe subtle nature, the patterns of the
sea, stones, leaves, trees, life pulsing breathing everywhere around
me ; Life decaying in quiet majestic nobility
Wether I use a still camera, video, brush, musical instrument and
words the essence is presence. A relationship to time and the subtle
variations of elements repeating and transforming outside. Deciphering
these patterns as messages from nature through vigilant observation
such as a scientist tends to find meaning in research.

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