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Premiazione – Trofeo Città di Follonica

” Premiazione Trofeo Città di Follonica 2013″

SABATO 6 APRILE ALLE ORE 17

Pinacoteca Civica – Piazza del Popolo, 1 – Follonica (GR)

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Miglior Autore:  Umberto Sommaruga

“Gimnasio de Boxeo”

Una buona fotografia non stupisce… folgora!

L’opera fotografica di Umberto Sommaruga è un pregnante reportage dal titolo “Gimnasio de Boxeo” realizzato in un ambito da cui sono usciti numerosi atleti olimpici.  Si tratta, infatti, di una delle palestre più conosciute di Cuba, dove l’allenamento fisico dei pugili, agognato anche se praticato con mezzi assolutamente precari, risponde al quotidiano desiderio cubano di riscatto esistenziale.

L’Autore rivela una visione matura del luogo, coniugando l’indagine percettiva con quella stilistica, sempre in funzione della storia vissuta dai protagonisti. Il frangente partecipato e l’evocazione magistralmente sottolineata, conferiscono all’opera un alto livello comunicativo. La competenza e la consapevolezza espressiva del fotografo, insieme alla padronanza operativa e ad un bianco e nero incisivo, connotano coerentemente il rilievo individuato e determinano Umberto Sommaruga quale Miglior Autore 2013 del 2° Concorso Fotografico “Città di Follonica”.

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1° premio tema Libero:  Roberto Cristaudo

con le quattro opere “Cambodia Rubbish Dump”

E’ uno schiaffo alla nostra coscienza di società dedite al consumo.

L’idea che anche dei bambini, magari coercitivamente impiegati e seppure in altre parti del mondo, trovino motivo di sopravvivenza grazie al “rifiuto” ci dovrebbe far riflettere maggiormente sull’effettiva condizione di umana povertà. L’Autore, con le sue incisive immagini, ci rivela il quotidiano incedere di adulti e bambini alla ricerca del recuperabile in una discarica cambogiana.

Una documentazione soggettiva ed ambientale, risolta in un ottimo bianco e nero, che non può, e non deve, lasciare indifferenti.

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2° premio tema Libero:  Carlo Cencini

“Bimba Madagascar”

Se gli occhi sono spesso deputati essere lo specchio dell’anima, questo ritratto di bambina del Madagascar ci fa delicatamente immergere in uno sguardo davvero candido e fiducioso.

Il fascino della somaticità, l’età e la dolcezza espresse, uniti all’equilibrio compositivo dell’inquadratura, determinano il senso di un’immagine certamente attraente.

L’ideale contrappunto della visione diretta e di quella riflessa operato dall’Autore, inoltre, costituisce la forza di un’attenzione a noi riservata dal soggetto che si rivela con pregnante intensità.

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3° premio tema Libero:  Mirko Zanetti

“Il trionfo”

La fotografia nell’ambito sportivo non dovrebbe rivelare, solo, l’atto competitivo in sé, quello decretato ufficialmente dalle cronache specifiche. Lo sport, praticato con passione e con immani sacrifici dall’atleta non riceve mai abbastanza attenzione circa il merito, frutto di anni d’instancabili allenamenti.

Mirko Zanetti ci dà l’occasione di vivere non solo il mero trionfo dello schermidore, ma l’istante culminante in cui la gestualità si fa convinta del risultato ottenuto e in cui l’animo dell’atleta, con il suo determinato piglio, è il vero protagonista dell’evento.

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1° premio tema NaturaAlessandro Zaffonato

“Camosci”

La visione naturalistica è un omaggio che solo appassionati fotografi rispettosi dell’ambiente possono regalarci. La loro operatività è frutto di infinite ore di appostamento, al fine di conoscere e riprendere i comportamenti dei loro soggetti. Lo scatto migliore è sempre quello che più racconta circa la specificità della fauna ritratta perché, di là dal fascino estetico dell’esemplare inquadrato, è ciò che è rivelato del loro esistere che può davvero stupire l’ignaro spettatore.

Nell’immagine di Alessandro Zaffonato un gruppo di camosci sta riunendosi sul fianco della montagna: l’ultimo, infatti, sta per saltare verso gli altri non senza la premura di verificare insolite presenze. L’apparente timore dei soggetti e l’inclinazione dovuta all’immediato balzo sono tipici del comportamento della specie che è estremamente vigile e accorta, sia ai rumori sia ai pericoli sia i crinali possono prevedere date le ripide pendici.

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2° premio tema Natura:  Luciano Piazza

“Poiana”

La stagione invernale, al momento della ricerca del cibo, mette a dura prova tutte le specie.

Anche una Poiana, normalmente cacciatrice di animali di una certa mole oltre che di piccoli roditori, se affamata, non disdegna il cibarsi di una carogna individuata tra le innevate aree boschive più aperte.

Luciano Piazza la ritrae sovrastante la preda mentre intona il tipico grido di segnalazione della sua presenza a gazze, cornacchie e altri rapaci in zona. Le scelte compositive attuate dall’Autore, insieme al punto di ripresa, permettono sia la contestualizzazione ambientale sia la valorizzazione del frangente vissuto dal soggetto.

Splendido, infatti, il momento ritratto che coglie l’esemplare nell’attimo in cui emette il verso minaccioso che tutti riconosceranno e che le consentirà di godersi il pasto senza eccessivi disturbi.

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3° premio tema Natura:  Giuseppe Bonali

“Pulizie autunnali”

Ogni specie ha il suo vissuto e anche un insetto, come può essere la formica, ha, nel suo piccolo, inimmaginabili particolarità. La macrofotografia, infatti, riesce ad affascinarci proprio perché ci rivela la visione di un mondo infinitamente minuto, al punto che senza questa tecnica fotografica non riusciremmo ad apprezzarne l’esistenza.

Giuseppe Bonali ci propone la formica nell’atto della pulizia personale. Dato il titolo, i colori riflessi fanno immaginare il frangente come ripreso durante la stagione autunnale quando, dopo aver fatto scorte per mesi durante la bella stagione, le formiche si preparano per andare a ripararsi dal freddo nei loro formicai.

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1° premio Portfolio:  Davide Franceschini

“Daniela Infinito Istante”

E’ l’intensa testimonianza del valore di una vita.

Daniela ha conosciuto la malattia, le continue ed estenuanti cure. Ha affrontato gli anni del trapianto, di un rigetto e dell’attesa per un nuovo trapianto in grado di risolvere la sua esistenza.

L’Autore, Davide Franceschini, le ha dedicato attenzione e premura attraverso un profondo e delicato racconto fotografico, realizzato con la complicità totale di Daniela, fino all’epilogo della sua storia terrena.

Perché? Perché niente vada perduto, né il ricordo né la speranza.

Perché una ragazza giovane e bella possa trasmettere la tenacia, la determinazione, la disperazione con cui chi necessita di trapianto… attende. Troppo. E talvolta invano.

Perché una vita interrotta ci possa far riflettere e sentire importanti nel sentirci chiamati a sostenere la donazione degli organi.

Perché, domani, una qualsiasi “Daniela” possa trovarci consapevolmente generosi e mostrarci la sua vitale “rinascita”.

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2° premio Portfolio:  Angelo Bani AFI

“Pronto Soccorso Veterinario”

Avere un animale domestico è spesso, e per fortuna, anche un investimento sentimentale.

La cura e la premura si manifestano spiccatamente proprio nei momenti di maggior fragilità delle varie specie.

L’opera fotografica dell’Autore ci offre la possibilità di osservare l’ambito di un pronto soccorso veterinario, ove i cuccioli possono godere d’estreme attenzioni mediche e diagnostiche. Il tema trattato rende merito ad un’affettività densa di rispetto per il cucciolo accudito, che anche nella malattia è tutelato. La scelta stilistica essenziale rivela una documentazione molto contemporanea, per uno spaccato della realtà che contrasta positivamente le dolorose cronache degli abbandoni.

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3° premio Portfolio:  Paride Bucco

“Ricordi d’Infanzia”

Attraverso la scelta del dittico, Paride Bucco, ci propone la visione del ricordo d’infanzia in relazione al corrispondente vissuto contemporaneo. Si affiancano, infatti, paure oggi forse non ancora superate, tracce di marachelle combinate, ma anche desideri finalmente realizzati e passioni evidentemente concretizzate. L’espressione è resa narrativa dal ritmo dei soggetti e dei toni scelti per concertare coerentemente, di volta in volta, le due alterità.

Stupisce la giovane età dell’Autore sia per la tematica affrontata, per lui appunto di recentissimo passato, sia per la matura proposta fotografica concettuale.

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Premio Speciale ELETTROMAR:  Elisa Poggi

“Old Style”

Una visione dal sapore vintage, così voluta dall’autrice per trasmettere, forse, l’emozione del ricordo. Tutto, infatti, concorre all’intento attraverso una costruzione visiva che nei toni, nell’estetica dello sfondo, fin’anche nella cornice sfumata, insieme al seppia dorato che domina l’immagine, richiama artificialmente la memoria di un mondo passato o comunque di un ardito e assai dissestato percorso ferroviario. Un’immagine che oscilla tra l’idea old style di una realtà ricreata nella mente e un possibile sussistere di un tale viaggiare.

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Premio Speciale BANCA CRAS:  Carlo Calloni AFIAP

“The Faune”

Uno scatto enigmatico: una sorta d’invito a addentrarsi in un ambiente usurato dal tempo e misterioso, custodito da un giovane dallo sguardo indecifrabile che ben poco lascia intendere di ciò che incontreremmo una volta varcata quella porta.

Un rudere e della vegetazione all’interno, dove ci si aspetta di incontrare una stanza, creano uno spazio fecondo per l’immaginario individuale. Non c’è forzatura nel gesto d’accoglienza del ragazzo ma a permeare l’atmosfera c’è comunque un senso d’inquietudine, dettato dall’ignoto, che conferisce alla scena ritratta un fascino singolare.

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Premio Speciale MORIS:  Andrea Bientinesi AFIAP

“L’ora del semifreddo”

Ironia del titolo a parte, certi incontri, in alcune ore delle cortissime giornate invernali, sono molto frequenti. Proprio quando la neve ricopre tutte le possibilità cibarie, è facile scorgere fringuelli e verdoni che si contendono le poche semenze rimaste edibili. Ecco che anche un girasole rinseccolito ed innevato diviene un ring da combattimento per assicurarsi il misero pasto. I due uccellini sono colti dall’Autore sospesi in volo ed in reciproco scambio relazionale.

Spendido il momento fermato, che permette di godere dell’apertura alare di entrambi, nonchè delle tipiche sfumature di specie.

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Premio Speciale miglior Paesaggio:  Dino Odoardo Gibertoni AFIAP

“Il casolare”

L’opera di Dino Odoardo Gibertoni è un’emozione verde.

Lo sguardo scollina ripetutamente lungo le ondulate dorsali del territorio osservato.

La non immediata identificabilità del luogo rende la visione trasversale, in quanto tipica della morfologia di molte regioni italiane.

Non si tratta di un paesaggio naturale, poiché intravediamo estese tracce di cura agricola. Scorgiamo anche un casolare che, nonostante la posizione marginale nell’inquadratura, rimane per l’Autore il soggetto ispirativo dell’immagine paesaggistica ritratta.

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Premio Speciale miglior Foto Sportiva:  Fabio Garuti AFI

“Nuoto n. 4”

Per alcuni sport è spesso decisiva la performance cronometrica. Anche in una disciplina come il nuoto, l’allenamento continuo è finalizzato all’abbattimento di record di prestazione.

Per questo l’atleta è solito aggredire l’acqua esprimendo tutta la sua potenza muscolare!

Fabio Garuti, infatti, nella sua immagine concentra compositivamente l’inquadratura sull’apertura dell’energica bracciata di un nuotatore mentre riemerge dal pelo dell’acqua per ripetere, cadenzatamente, il movimento tipico dello stile intrapreso.

Il taglio deciso al formato dell’immagine non fa che enfatizzare l’impeto dell’azione ritratta.

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Premio Speciale miglior Ritratto:  Stefano Menichini

“Salla n. 1”

Il ritratto posato è frutto di una serie di scelte precise. Se realizzato in studio, oltre alla scelta del soggetto influiscono lo sfondo e l’uso delle luci impiegate, artificiali o ambientali che siano. L’idea di ritrarre una modella di colore su sfondo nero mette a dura prova la resa fotografica che, se buona, ne esalta perfino le sfumature epidermiche, come in questo caso.

Il profilo femminile del viso, incorniciato da una postura non frontale, unitamente alle unghie laccate di rosso, unico colore di stacco dall’uniformità monocromatica dell’immagine, rendono il ritratto di Salla particolarmente sensuale.

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Premio Speciale della Giuria:  Giuliano Andrea Ravasio

“La Sfida”

La sfida è generalmente un atto competitivo volto a determinare un vincitore.

Ma se il motto di de Coubertin è stato “L’importante non è vincere, è partecipare!”, questi due cagnolini certamente comunicano meglio degli umani lo spirito del confronto, con il gioco ed il divertimento più esplicito.

Anche l’Autore non mira ad uno spunto laterale: non importa constatare chi arriva primo!

Molto meglio godere dei vispi sguardi dei cuccioli che, nonostante la fatica di avanzare nella fresca neve, affrontano convinti la loro corsa gioiosa.

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Autori ammessi

http://www.fotoclubfollonica.com/concorso/elencoAmmessi2013.php

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