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Il mese della fotografia 2023 – Tina Modotti BOLZANO

MANIFESTAZIONE RICONOSCIUTA FIAF E02/2023

 

“SUI SENTIERI DEL SACRO: INCONTRO TRA LE FEDI” Un viaggio attraverso le religioni «Non chiedermi di quale religione sono», le disse uno sconosciuto che la ospitò a Kabul, «chiedimi se sono una persona buona». Da qui desideriamo partire per un viaggio attraverso le religioni, senza dimenticare che alla base di tutti i dogmi e di tutte le fedi c’è l’uomo, con la sua continua ricerca di risposte al senso dell’esistenza. Oltre i confini d’Europa, ci sono luoghi che hanno visto sorgere religioni dalla lunga tradizione. In quelle terre, per millenni, le genti hanno condiviso venerazione di santi, gesti, simboli, miti, canti, dei. È proprio da questi luoghi che Monica Bulaj ha intrapreso il suo viaggio di conoscenza e spiritualità, incontrando i cristiani del Pakistan, i maestri sufi d’Etiopia e Iran, gli sciamani afghani, gli ultimi pagani del Hindu Kush e degli Urali, i nomadi tibetani, le sette gnostiche dei monti Zagros. Monika Bulaj sta costruendo un atlante delle minoranze a rischio e dei luoghi sacri condivisi: le ultime oasi di incontro tra fedi, zone franche assediate dai fanatismi armati, patrie perdute dei fuggiaschi di oggi, luoghi dove gli dei parlano spesso la stessa lingua franca, e dove, dietro ai monoteismi, appaiono segni, presenze, gesti, danze, sguardi. Le opere, molto concrete, che Monika Bulaj ci propone nella mostra “Ai confini del sacro” aprono dimensioni diverse. Un viaggio, un modo di guardare diversamente la carta geografi-ca: le sue fotografie mostrano che un altro mondo è possibile. Invece di voler uniformare tutta l’umanità distruggendo le differenze, bisogna arricchirsi delle varietà culturali e lingui-stiche e lasciarsi guidare dalle opere di Monika Bulaj per tornare alle origini della spiritualità. Monika Bulaj in un’intervista afferma “Lavoro da molti anni per descrivere i rapporti tra le religioni monoteistiche e su cosa c’è in comune. Più che la religione, però, mi interessa l’uomo, il suo corpo e la sua sacralità. Molto spesso però questo lavoro trascende, trasgredi-sce lo spazio cosiddetto “sacro” e si concentra su qualcosa che potrei chiamare “il sacro del quotidiano”, ovvero la religiosità che le persone manifestano quotidianamente attraverso i loro gesti o il loro comportamento. È difficile fotografare, non la religione, bensì la religiosità delle persone. A me interessa non solo la religiosità individuale, ma anche mostrare come questa forza diventi qualcosa che muove gli uomini in una direzione collettiva. Questa si manifesta nel corpo. Il corpo che nel rito si offre al divino o alla divinità. Oggi il mondo sta cambiando, il Medio Oriente è diventato altra cosa rispetto agli anni ‘60 o ‘70 a causa delle continue guerre. Ho descritto e documentato tanti mondi fragili, alcuni dei quali sono già stati attaccati e “ripuliti” dai fondamentalismi. Questi luoghi non esistono soltanto nell’islam. Credo sia importante parlarne in questi termini anche delle minoranze religiose che stanno scomparendo sotto i nostri occhi senza che nessuno se ne accorga.”

Inaugurazione 5 maggio. La mostra fotografica di Monika Bulaj “ AI CONFINI DEL SACRO” verrà inaugurata il 5 Maggio alle ore 18.00 al Trevi-Lab di via Cappuccini 28, alla presenza della fotografa. La mostra sarà visitabile dal 8 al 26 maggio, dalle ore 9:00 alle 20:00. Faranno cornice alla mostra di Monika Bulaj ulteriori tre conferenze, il 12, il 19, e il 26 maggio, dove altrettanti famosi fotografi presenteranno alcuni loro reportage inerenti alla medesima tematica. Essi ci porteranno a scoprire antiche religioni lontane ed altre manifestazioni legate a fedi e tradizioni antiche.
Anche queste serate si terranno al primo piano del Trevi-Lab alle ore 18:00.

Il 12 maggio il fotografo Fausto Podavini porterà a Bolzano il suo lavoro “IN THE MIDDLE OF BLACK CHRISTIANITY”. Un progetto sull’antica religione cristiano ortodossa della re-gione del Tigrai, a nord dell’ Etiopia. https://www.faustopodavini.eu/inthembc.html

Il 19 maggio, invece, Valeria Gradizzi, con IL SEGRETO DELLA GRANDE MADRE , ci farà scoprire un’antica pratica ancora oggi diffusa in molte parti del mondo “Lo sciamanesi-mo”. Questa pratica si fonda su conoscenze ancestrali e credenze tramandate oralmen-te e attraverso tecniche magico-rituali ed estatiche avvia il proprio processo di cono-scenza e guarigione. Trova le sue radici nel culto degli antenati e nella connessione con la natura cerca l’equilibrio tra la realtà visibile e quella invisibile. https://insideover.ilgiornale.it/reportage/donne/le-sciamane.html

Il 26 maggio, le conferenze fotografiche si concluderanno con THE FACES OF BUDDHA, reportage di David Marciano, il quale, esplorando la regione autonoma del Tibet raccon-terà, attraverso le sue splendide immagini, le antiche tradizioni del popolo e della sua re-ligione, mostrando la solidarietà e la ricchezza d’ animo che permea questa straordinaria comunità, la quale ha saputo tramandare e riportare nella semplicità del quotidiano l’ insegnamento della propria dottrina. http://www.davidmarcianophoto.it/i-volti-del-budda.html

 

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