Istanti fotografia e cultura incontra Francesco Capponi
L’Associazione ISTANTI FOTOGRAFIA E CULTURA – PERUGIA
Presenta
Mercoledì 20 Gennaio – ore 21.00
#ISTANTIONLINE – INCONTRO CON L’AUTORE
FRANCESCO CAPPONI / SPACE NEEDERS
Alla ricerca dello spazio perduto
Progetto autarchico di fotografia stenopeica
Realizzato durante l’isolamento forzato a casa in tempo di pandemia.
Serata aperta a tutti gli appassioanti
Questo il link di accesso su piattaforma Zoom
Join Zoom Meeting
https://us02web.zoom.us/j/81863349892?pwd=Z1FRZXR1S3J6eDRVR1lHQWVPSUZlUT09
Meeting ID: 818 6334 9892
Durante l’isolamento forzato al tempo della pandemia di Covid-19, nel 2020, l’artista perugino Francesco Capponi scopre che quello domestico è uno “spazio” anche in senso astronomico. Attraverso la tecnica della fotografia stenopeica riproduce allunaggi e paesaggi fantascientifici tra i ripiani della sua cucina. Gli esploratori di questo spazio vengono definiti “cosmonani” e le loro avventure riassunte in 12 immagini che sono anche figurine da attaccare a un album dalla grafica raffinata e avvenieristica.
Francesco Capponi nasce a Perugia dove vive tutt’ora. Studia scultura all’Accademia di Belle Arti e fin dagli anni di formazione lavora attraverso la contaminazione di vari linguaggi artistici tra i quali grande importanza assume la fotografia, in primo luogo quella analogica e sperimentale. La luce è il suo terreno di ricerca principale: Francesco indaga la fotografia nel suo significato primigenio di “disegno con la luce” e partendo da questo presupposto cerca e sperimenta nuove interpretazioni della tecnica tentando di mantenere vivo e costante il dialogo tra antico e contemporaneo. In questa sperimentazione fotografica rientra fortemente anche la tridimensionalità caratteristica della scultura che gli consente di trasformare o utilizzare i più svariati oggetti come apparecchi fotografici e di realizzare, autarchicamente, i propri apparecchi ottici quali macchine fotografiche a foro stenopeico, camere obscure o lanterne magiche. La contaminazione tra scultura e fotografia gli consente di unire il mezzo creatore all’immagine in una reciprocità continua tra i due elementi che dialogano tra di loro in un’unica opera. Nei suoi lavori più propriamente scultorei la sperimentazione passa talvolta attraverso l’inserimento di elementi cinetici o meccanici destinati ad alterare l’approccio all’opera da parte dell’osservatore. Mescolando arti differenti, usando insieme tecniche antiche e moderne e non riuscendo a restare ancorato alle due dimensioni, Francesco prova a creare oggetti fuori dal tempo che incuriosiscano e vadano a toccare il lato onirico nascosto in chi li guarda.