La familiarità con i paesaggi scolpiti da mano umana provoca una certa assuefazione, e per questo le visioni aeree di Stefano Pannucci, offrendoci un altro punto di vista, ci fanno sobbalzare. La ripresa dall’alto tipica della mappatura geo-morfologica del territorio e delle più recenti immagini satellitari ci permette di riconoscere il consumo di suolo, l’estrazione di rocce e il modellamento dell’ambiente. La morfologia della terra è stata modificata, in alcuni casi, con una velocità ben superiore a quella delle trasformazioni naturali, afferma Pannucci, fotografo, geologo e vulcanologo. È il landforming del titolo, l’azione umana sulla superficie terrestre, causa di danni irreversibili. La speculazione, la noncuranza verso la sostenibilità, la scarsa o nulla manutenzione dell’ambiente, sempre più fragile e soggetto a fenomeni alluvionali devastanti, sono evidenti nel disastro idrogeologico e geologico in atto. “Landforming” raccoglie immagini della Sicilia, soprattutto orientale, dove cerchiamo dei punti di riferimento, per capire le proporzioni delle aree critiche. È un disvelamento lento, che richiede attenzione e concentrazione per andare oltre la bellezza apparente.
Piera Cavalieri
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