CAMPANIA DA VIVERE | MONTELLA + ROCCA SAN FELICE
escursione fotografica domenica 23 Luglio 2023
domenica 23 | CAMPANIA DA VIVERE | MONTELLA + ROCCA SAN FELICE
escursione fotografica a cura del Circolo FIAF Avellino PHOTO per FIAF Campania
MONTELLA (Convento di San Francesco a Folloni) poi a ROCCA SAN FELICE (Borgo Medievale)
ritrovo ore 10:30 ingresso Convento di San Francesco a Folloni | info e prenotazioni avellinophoto@yahoo.com | referente Socio Luigi CIPRIANO
principali annotazioni storiche
CONVENTO DI SAN FRANCESCO A FOLLONI (video) Il convento di San Francesco a Folloni è un convento francescano che si trova a Montella (AV), riconosciuto come monumento nazionale. Il convento di San Francesco a Folloni deve il suo nome al luogo dove, a quanto sembra, fu fondato dallo stesso san Francesco d’Assisi, di passaggio verso il santuario di San Michele sul Gargano, nel gennaio 1222 (il bosco di Folloni). Sembra che allora il Santo avesse lasciato alcuni suoi confratelli nel bosco infestato dai briganti perché vi realizzassero la prima chiesetta, dedicata alla S.S. Annunziata.
Il primo documento scritto che prova l’esistenza del convento è del 5 gennaio 1322: si tratta del rinnovo di un antico privilegio concesso ai frati dal principe di Taranto, Filippo I d’Angiò, e da sua moglie Caterina di Valois. Questo privilegio, consisteva nel permesso di poter pescare nel fiume Calore, attiguo al convento, poter fare legna nel bosco di Folloni, e poter macinare al Mulino del paese. Atri privilegi ottenne il convento dalla regina Giovanna I nel 1374, privilegi che confermavano e accrescevano le concessioni benevolmente elargite dagli Angioini, suoi predecessori, a partire da Carlo I d’Angiò che, insediatosi sul trono di Napoli nel 1266, d’accordo con papa Clemente IV, restituì libertà agli ordini monastici.
Dal 1482 ospitò anche la confraternita di San Bernardino da Siena, che però intorno al 1600 ottenne due cappelle presso la chiesa madre di Montella, e si trasferì lì. Come attestano i documenti d’archivio conservati nella Biblioteca, la fabbrica diventò nei secoli sempre più imponente grazie ai benefici dei sovrani che si succedettero sul trono di Napoli e alla generosità dei feudatari. Imponente la trasformazione che il complesso visse soprattutto nel secolo XVI, cui sicuramente contribuì notevolmente la famiglia Cavaniglia.
ROCCA SAN FELICE (video) Rocca San Felice sorge a 750 metri di altitudine, rappresenta il tipico paese irpino che si sviluppò intorno al suo Castello. L’epoca di fondazione della fortezza resta incerta, già esisteva in epoca longobarda e per la sua posizione strategica aveva una funzione di controllo dell’intero territorio circostante. La prima notizia storica del borgo risale a un documento del 1150 circa in cui si legge che signore del castello era un certo Ruggiero de Castelvetere. Il forte fu ampliato e ristrutturato durante l’occupazione normanna. Secondo la storiografia locale nelle segrete del Castello fu imprigionato il figlio dell’imperatore Federico II nel 1236. Nel 1440 passò poi ai Saraceno, ai Caracciolo e, verso la fine del 1500, a Giovanni Battista Reale che assunse il titolo di barone di Rocca S. Felice. Successivamente appartenne ai Capobianco fino all’eversione della feudalità (1806). Anche se il Castello ha subito nel corso dei secoli diversi crolli e notevoli danni soprattutto per gli eventi sismici e oggi, dopo il sisma del 23 novembre 1980 è stato completamente restaurato ed e possibile rivivere durante l’ultima settimana di Agosto ad una importante rievocazione medievale.
è possibile prenotare il pranzo presso il Ristorante la Ripa all’interno del Borgo Medievale | chiamare entro giovedì 20 Luglio al numero 3472389097