Fotografia e libri > Ravenna
ARGENTICA – associazione per la fotografia – inaugura una nuova stagione di incontri
con gli autori e presentazione di libri a cura di Michele Buda.
Dal 22 novembre fino al 20 dicembre, ogni venerdì in un appuntamento pre-serale, si
alterneranno critici, curatori, editori, giovani emergenti, autori internazionali affermati e
personaggi che hanno fatto la storia della fotografia.
Presentaranno i loro ultimi lavori e ci parleranno della loro fotografia.
Tutti gli incontri si terranno nello spazio espositivo di Argentica in via Girolamo Rossi 33
a Ravenna
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Marco Lachi, Nato nel ’79 a Firenze, lavora come progettista in uno studio di architettura
prima di laurearsi nel corso triennale di fotografia presso la Fondazione Studio Marangoni.
Dal 2008 al 2011 si trasferisce in SudAfrica e lavora come freelance per riviste e giornali.
Durante questo periodo comincia un progetto di collaborazione con lo scrittore africano
Olufemi Terry.
Il progetto “Come ci si sente a lasciare la più bella città del mondo?” prende la forma di un
libro che indaga Città del Capo. La percezione della bellezza, l’architettura, lo stile di vita, al
di là delle questioni razziali, sono al centro della ricerca.
Nino Migliori inizia a scattare alla fine degli anni Quaranta a Bologna: scopre un’Italia fatta
di una nuova quotidianità che riprende con poesia e precisione. Sono gli anni del realismo e
Migliori crea alcune tra le più celebri e significative immagini di questa stagione.
In questi stessi anni, comincia anche le sue sperimentazioni: nascono i “Muri”, i lavori
“off-camera”; interviene sulle lastre e sulle pellicole con graffi e incisioni (cliché-verre),
usa la luce di un fiammifero per impressionare i negativi (pirogrammi), disegna sulla
carta fotografica con i liquidi di fissaggio e di sviluppo (ossidazioni). Sperimenterà con
la polaroid, con materiali vari, giocando anche con l’oro e con il bronzo, e inventerà
installazioni sorprendenti e innovative. In un incessante lavoro di esplorazione fotografica.
Fotografare, ha affermato, significa scegliere e trasformare. Nei suoi lavori la materia scelta
si trasforma sempre in qualcosa d’altro. In un brandello di memoria per i posteri, in un
interrogativo per i contemporanei. In una strada nuova da percorrere. Come le tante che
Migliori ha percorso, e continua ancora a percorrere, nella sua ricerca […]
Olivo Barbieri è tra i più importanti fotografi internazionali.
La sua ricerca si concentra inizialmente sull’illuminazione artificiale nella città europea
e orientale. Dal 1989 viaggia abitualmente in Oriente, soprattutto in Cina. Nel 1996, il
Museum Folkwang di Essen, Germania, gli dedica una retrospettiva.
Nel 2003 inizia il progetto site specific_ che coinvolge diverse città nel mondo tra le quali
Roma, Montreal, Amman, Shanghai, Siviglia, Las Vegas, New York, Los Angeles, Chicago,
Detroit, Brasilia, Rio de Janeiro, Bangkok, Mexico City, Istanbul, Tel Aviv.
Ha esposto nei più importanti musei, istituzioni e festival internazionali tra i quali, MOMA
San Francisco, Sundance Film Festival, Centre Pompidou, Tate Modern, Walker Art Centre
Minneapolis, Museo MaRT di Rovereto.
Già ospite di Argentica nella primavera scorsa quando ha presentato “Flippers 1977-1978”
e “site specific_ ISTAMBUL 11”, questa volta presenta una nuovo numero della serie
“site specific” e il libro “Alps – Geographies and People 2012” pubblicato di recente
da Danilo Montanari. Il soggetto di “Alps Gepgraphies and People” è la percezione della
montagna vista dagli scalatori: cime, precipizi, crepacci, miraggi e allucinazioni nelle
geografie. In queste immagini è tutto vero. Le proporzioni e le forme sono reali. Anche le
persone e la posizione in cui si trovano sono reali […]
“Conversazioni intorno a un tavolo” (“Ping Pong Conversations”) è una lunga e
amichevole conversazione tra Alec Soth, uno degli artisti più importanti di questo momento,
e il curatore e critico Francesco Zanot.
Analizzando le sue fotografie più famose così come altre che sono state pubblicate o
quelle che sono praticamente sconosciute, Soth riflette sulla sua carriera di fotografo. Ogni
immagine dà luogo ad una carta di suo, un pensiero o riflessione originale. La narrazione
di storie, l’uso del colore e del bianco e nero, gli stage costruiti e gli approcci candid, e
le questioni personali e politiche, sono solo alcuni dei molti argomenti che il fotografo
americano discute con Francesco Zanot, risultando in una combinazione di parole e
immagini che costituisce sia un esame complesso del lavoro di Alec Soth che un manuale
di lettura di quella fotografia. Le immagini di Soth vengono rimescolate a formare nuove
sequenze: tracciando i fili della memoria, affrontando questioni culturali e riferimenti, e
creando connessioni impreviste ed imprevedibili.
In “Conversazioni notturne / Late night conversations” ogni fotografia è un incontro, in
ogni inquadratura si può vedere un solo soggetto alla volta. Annullando ogni riferimento
di spazio e tempo, in una forma di tassonomia, Stefano Graziani individua una serie di
elementi attraverso cui articola un processo di conoscenza e interpretazione del mondo.
In questa nuova serie di fotografie, estraendo l’immagine dal suo contesto informativo e
sottraendole la sua utilità originaria, Stefano Graziani trasforma il documento fotografico
in un potente strumento di stimolo dell’immaginazione e, grazie a questo, di rigenerazione
poetica. L’artista descrive il suo lavoro come guardarsi attorno con una luce diversa: una
“nebbia atmosferica” avvolge le sue immagini, offrendo nuove visioni e rendendo nuove
cose visibili, una condizione in cui tutte le volte sono come la prima volta. Allo stesso
tempo non possiamo esplorare ogni sua immagine se non in quanto specchio, e indagarla
incessantemente come differenza. Il titolo del lavoro suggerisce questo forte legame con il
subconscio; un momento di dubbio, di meraviglia, di fantasmi, sogni e strani accadimenti.
Conversazioni notturne / Late night conversations scopre una diversa storia della fotografia
come autoanalisi, come strumento per poterci guardare […]
Per altre info o contatti consultare il sito www.argentica.com