VOLTI E STORIE DELLA PRIMAVERA ARABA
VOLTI E STORIE DELLA PRIMAVERA ARABA fotografie di Aldo Soligno
Il giovane talento fotografico di Aldo Soligno si esprime in tutta la sua forza nella mostra “VOLTI E STORIE DELLA PRIMAVERA ARABA” in cui gesti, sguardi e parole si fondono nelle immagini per raccontare i profondi cambiamenti che hanno subito le vite di chi ha vissuto personalmente gli eventi conseguenti alla Primavera Araba e l’urgenza della migrazione degli ultimi anni.
I soggetti delle fotografie di Aldo Soligno sono uomini e donne che egli incontra spingendosi in quei territori in cui spesso l’informazione internazionale arriva in ritardo o con grande difficoltà.
La sua poetica si sofferma soprattutto sulle persone, individuandole come soggetti protagonisti, sono coloro che attraverso blog e fotografie hanno dato voce ed immagine alla guerra, alla fuga e alla speranza del mondo arabo. Per noi europei spesso sono solo numeri e percentuali che hanno bisogno di essere “umanizzati” per essere realmente compresi.
Fornisce i loro nomi e racconta le loro storie, avvicinandoli a noi, affinché possiamo vederne il volto. Osserviamo la folla che è scesa in piazza durante la Primavera Araba, le donne che sono state violentate dalla Polizia in Piazza Tahrir e i blogger palestinesi che reclamano la loro libertà. Sono persone, quelli che noi chiamiamo sbrigativamente “migranti”, sorpresi nell’attesa di imbarcarsi per inseguire la speranza di un futuro migliore.
I ritratti permettono ai soggetti di raccontarsi in prima persona, la loro forza, la loro rabbia penetra attraverso la struttura minimalista delle fotografie di Aldo Soligno, asciutte, razionali e al tempo stesso profonde e dirette.
Ogni incontro racchiude una storia differente, ogni fotografia è il risultato di lunghi momenti di dialogo con i soggetti, di confessioni e confidenze, rappresentando un piccolo ma significativo frammento di ciò che è la realtà.
Quattro sono i progetti fotografici presentati a Carpi: “A sourching Summer” racconta dell’attività dei blogger e dei fotografi che hanno raccontato e testimoniato in prima persona gli scontri avvenuti tra manifestanti e la corrente politicizzata dei sostenitori di Hamas il 15 marzo del 2011, una manifestazione nata con volontà pacifista ma conclusasi con violenze ed arresti; in “Portraits from the revolution”, Aldo Soligno mostra il lato più umano della rivoluzione tunisina, di un paese stremato da ventitré anni di dittatura e oppressione, racconta si della paura, ma sopratutto della speranza che questa ribellione ha portato nella vita di molti paesi arabi; “Destination Europe” è un lavoro drammaticamente contemporaneo in cui Soligno narra con grande sensibilità l’oblio del viaggio, quella sorta di limbo in cui vengono a trovarsi molti migranti, bloccati tra l’incertezza del futuro e la paura di un passato da cui fuggire; infine “Raped Revolution” è un progetto molto interessante perché non racconta solo della violenza subita dalle donne egiziane durante la protesta di Tahir ma sottintende la strumentalizzazione della violenza e della paura come strumento di oppressione.
Quelli che l’autore mostra, sono uomini come noi nella loro quotidianità, alcuni nell’intimo della loro casa cercano di evadere attraverso la musica, altri fieramente avvolti nella propria bandiera rivivono le gesta compiute e altri ancora indossano un abbigliamento occidentale, quasi a voler suggerire il desiderio di fare parte di un altro mondo.
C’è un sottile filo che unisce le immagine esposte, un’atmosfera quasi silente, come se le persone sussurrassero le loro storie. L’otturatore della macchina fotografica di Aldo Soligno scatta in un momento sospeso, quando gli sguardi non incrociano la fotocamera, lasciando al pubblico i loro sentimenti. Sottovoce.
Renza Grossi e Gabriele Bartoli
Profilo
Il sofisticato occhio di Aldo Soligno per i paesaggi minimali e il suo approccio quasi fiammingo alla ritrattistica ci appaiono un contrasto inaspettato con temi impegnati che sceglie di rappresentare. Dalla esplorazione del legame tra i media e la guerra nella Striscia di Gaza (“Piombo Fuso” e “A Scorching Summer”) al più recente “The struggling Life of Gay Community in Uganda”, la sua abilità a stabilire un rapporto profondo con i suoi soggetti gli ha garantito molti premi. Le sue foto sono state esposte in Italia e all’estero, come il recente Circulation(s) Festival a Parigi, Francia.
Dal 2013, è rappresentato da EchoPhotoAgency.
Aldo Soligno attualmente vive a New York.
Premi
2015 Genzyme Menzione al premio O.M.A.R.
2014 Selezionato al Circulation(s) 2015
2014 Photo Award Aperto, Categoria Orgoglio
2014 Selezionato al Giovane Fotografia Italiana # 03
2013 Acquisizione da parte di Mazzoli Galleria di “What Now, Elezioni USA 2012”
2012 Candidato per il 19° World Press Photo Joop Swart Masterclass
2011 Premio Speciale, Fondazione Fotografia, Cassa di Risparmio di Modena
2011 “Reinterpretazione del Suonatore di Flauto” acquisita da Unicredit Foundation
2010 Selezionato 2011 A.N.I. Award, Visa pour l’Image, Perpignan
2009 Rovereto Immagine Award
2008 Flavio Faganello Premio Internazionale
Esposizioni
Les Rencontres de la Photographie di Arles, a cura di PHBroking Gallery. Giugno 2015
Vite Rare, Senato italiano, a cura di Chiara Oggioni Tiepolo, marzo 2015
Circulation (s) 2015, Parigi, Francia a cura di FetArt, gennaio 2015
Altri Art Fair, Torino, Italia curato di Gigliola Foschi, novembre 2014
Orgoglio Photo Award 2014, Amsterdam Agosto 2014
Giovane Fotografia Italiana_ # 03, curato da Daniele De Luigi, Fotografia Europea 2014
Fotogiornalismo e Reportage, curato da Silvia Ferrari, Galleria Civica di Modena 2014
Arte in Contemporanea, curato da Grazia Tassi, Galleria Mazzoli, giugno 2013
Speciale, curato da Di Filippo Maggia, Fondazione Fotografia, Dicembre 2012
XV Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa, Salonicco, Grecia, ottobre 2011
Istituto Italiano di Cultura di Washington, Washington, USA, settembre 2011
Piombo fuso, Officine Fotografiche, Roma, gennaio 2011
Piombo fuso, curato da Paola Riccardi, MART, Rovereto (TN) Luglio 2010
Gemine: Muse, curato da Fulvio Chimento e Antonella Malaguti, Modena, maggio 2010
Piombo fuso, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (Ar) Marzo 2010
iBook
What Now, 2012 US Election;
Torna in Terra di Haiti 2012;
Piombo Fuso, la Striscia di Gaza del 2009.