[MOSTRE] – Da la mappa e il territorio² a tutto qui – Sebastiano del Gobbo

La Fototeca Comunale BFI di Morrovalle ha il piacere di invitare tutti alla mostra di Sebastiano del Gobbo dal titolo: “Da la mappa e il territorio² a tutto qui”
La mostra verrà inaugurata il 13 luglio 2025 alle ore 18.30 presso Palazzo Lazzarini a Morrovalle.
Sarà possibile visitarla fino al 14 settembre 2025 tutti i sabati e le domeniche dalle ore 16:30 alle ore 19:30.
“La mappa e il territorio” è un progetto che nasce dall’esigenza dell’autore di indagare la
relazione tra percezione e immaginazione. Come già Leopardi secoli prima, il fotografo si interroga sul
potere immaginifico che scaturisce dalla limitazione dei sensi. Ecco che la nebbia, nel suo essere ostacolo
naturale alla visone, scatena l’immaginazione dell’osservatore, lasciando a quest’ultimo il compito di
completare il quadro, diventando soggetto attivo, cruciale, nel processo di interazione con l’opera.
Si può scoprire allora che gli elementi ritratti, spesso appena accennati, rimandano ad interi mondi, a
cavallo tra il simbolico e l’esistenziale, che scaturiscono dall’esperienza e dal sentire dell’osservatore.
Lentamente, si acquisisce la consapevolezza che la “mappa”, intesa come il modo di associare significati
ai simboli, dimostra sempre di più i suoi limiti nel tentativo di rappresentare il “territorio”, cioè il mondo
reale, con tutti i suoi infiniti significati possibili.Tutto quì
Ci sono momenti in cui il tempo sembra fermarsi. Altri in cui lo spazio appare senza estensione. Le
distinzioni sembrano non avere più senso. Sono istanti di folgorante, rara bellezza, in cui tutto è al posto
giusto…. Anche noi!
“Tutto qui” è il tentativo dell’autore di raccontare questi momenti attraverso la fotografia, cercando di
restituirne l’essenza nel modo più sincero e spontaneo possibile, non dimenticando mai che ogni
“traduzione” è necessariamente un “tradimento” e che certe esperienze non possono che essere, nella loro
totalità, squisitamente personali.
Cosciente dei limiti del linguaggio e dell’incomunicabilità di certe sensazioni, il progetto si propone lo
scopo ambizioso di testimoniare un modo possibile di stare al mondo, nel mondo, senza distinzioni tra
“me” e “altro”, tra “dentro” e “fuori” e tra “prima” e “dopo”.