“MARIO GIACOMELLI. LA PUGLIA E ALTRE STORIE”
“MARIO GIACOMELLI. LA PUGLIA E ALTRE STORIE”
V Rassegna “Foggia Fotografia. La Puglia senza confini”
“Le immagini che scelgo sono quelle che rendono le sensazioni che ho provato nel momento in cui scattavo,
le sensazioni che vorrei non perdere,che vorrei dare ad altri.
Scelgo le immagini che potrebbero aiutare gli altri a riflettere, ad amare di più la vita”
Mario Giacomelli
Il FotoCineClub Foggia e la Fondazione Banca del Monte di Foggia presentano la mostra “Mario Giacomelli. La Puglia e altre storie”, allestita presso la Sala Rosa del Vento in via Arpi. L’evento di assoluta rilevanza culturale ricade nel fitto calendario di appuntamenti della V edizione di “Foggia Fotografia. La Puglia senza confini”, rassegna annuale che propone mostre fotografiche con la presenza di autori di livello internazionale, seminari ed incontri con esperti, letture portfolio, performance, multimedia, proiezioni e workshop di studiosi, critici ed operatori che danno vita ad attività finalizzate alla divulgazione dei linguaggi visivi e fotografici.
Nato a Senigallia nel 1925 e scomparso nel 2000, Mario Giacomelli è stato protagonista indiscusso e figura di riferimento del panorama fotografico italiano del Novecento che, accanto ad altri interpreti come Giuseppe Cavalli, Paolo Monti, Gianni Berengo Gardin, Nino Migliori, ha saputo dare, dal secondo dopoguerra in poi, un contributo essenziale alla sperimentazione ed elaborazione delle matrici artistiche della fotografia. Le sue immagini interiorizzate e materiche sono attestazione di una capacità di autonomia espressiva inedita che ha ribaltato la concezione fotografica intesa come mera trascrizione della realtà.
Considerato l’artefice di un “realismo magico” drammatico e poetico, il suo racconto fotografico è opera aperta sensibilmente esposta alla drammaticità dei segni e delle tracce dei paesaggi e dei passaggi delle presenze umane. Temi ricorrenti della sua attività sono stati il paesaggio delle sue Marche, dai contrasti esasperati e dai grafismi accentuati, i vecchi dell’ospizio di Senigallia, con le loro rughe ben esposte e bruciate dai lampi del flash, i rituali contadini scanditi dal ritmo delle stagioni, la celebre serie dei “pretini” sorpresi in uno spensierato girotondo precipitato in una bianchissima neve, il foto-racconto ispirato alla vicenda degli amanti suicidi narrati da Edgar Lee Masters nell’antologia di Spoon River. E ancora i malati in preghiera a Lourdes, l’Italia rurale racchiusa nei volti delle donne del paesino abruzzese di Scanno, ed infine la serie “Il teatro della neve”, che sancisce l’incipiente epilogo della sua avventura artistica. Così come per sua consuetudine aveva scelto di titolare i suoi lavori con versi di poeti come Pavese, padre David Turoldo, E. Lee Masters, Leopardi, Montale, Luzi, Adams, Cardarelli, E. Dickinson, anche per il repertorio della maturità si lascia suggestionare da un passo crepuscolare di Francesco Permunian per dare un nome ad uno dei suoi ultimi progetti fotografici compiuti, composto da immagini più fragili, mute ed oniriche, custodite nel recondito deposito di energie creative che non smette però di caricarsi di emozioni.
Le 60 immagini proposte a Foggia sono originali in bianco e nero stampate a mano dall’autore di cui 30 appartenenti al repertorio dei suoi viaggi in Puglia e sono state concesse dall’archivio Mario Giacomelli di Sassoferrato, di cui è direttore artistico Katiuscia Biondi Giacomelli che interverrà all’inaugurazione.
La presentazione sarà curata da Enzo Carli, tra i personaggi maggiormente propositivi, a livello nazionale, sia sul versante della produzione artistica che su quello della divulgazione della cultura fotografica. Ha partecipato a mostre, dibattiti e convegni in tutt’Italia e all’estero. Affettuoso allievo e biografo di Mario Giacomelli, è autore di saggi e pubblicazioni sulla fotografia e sulla comunicazione per immagini.
“Siamo innamorati del nostro territorio ed è nostra intenzione incoraggiare il nostro pubblico a fare lo stesso – spiega il presidente del FotoCineClub Nicola Loviento, direttore artistico del Festival. – Il corpus delle 60 foto tutte originali e stampate dall’autore in mostra alla Fondazione si compone di trenta scatti che Giacomelli ha fatto in Puglia, in particolare tra Monte Sant’Angelo ed il Gargano, una prima volta nel 1958 e poi in occasione di un suo ritorno nel 1982. Già altri grandi fotografi sono stati coinvolti nel nostro progetto di indagine e valorizzazione di aspetti estetici ed identitari del nostro paesaggio e penso a Franco Fontana, Renzo Cambi o Stanislao Farri, per citarne solo alcuni. Con grande sensibilità la Fondazione ha raccolto questa sollecitazione ed è stata ben lieta di incrociare le sue attività con il calendario di Foggia Fotografia con questo prestigioso omaggio ad un indiscusso protagonista della fotografia italiana contemporanea”.
Si rinnova anche quest’anno dunque il fruttuoso sodalizio tra il circolo di fotografia foggiano e la Fondazione Banca del Monte di Foggia, come già nel 2013, in occasione della II edizione del Festival, con la mostra delle opere di Mario Dondero, recentemente scomparso.
“La Fondazione Banca del Monte – ha dichiarato il presidente Saverio Russo -, con questa iniziativa, prosegue la collaborazione con il FotoCineClub di Foggia per proporre al pubblico del nostro territorio mostre di alto livello sui maestri della fotografia del secondo Novecento. La mostra di Giacomelli assume un significato storico di inestimabile valore, proponendo immagini della Puglia, prevalentemente del nostro Gargano, a cavallo del 1950. E’ questa l’ennesima testimonianza dell’impegno della Fondazione da me presieduta per fare cultura non provinciale nel nostro territorio”.
CENNI BIOGRAFICI. Mario Giacomelli nasce nel 1925 a Senigallia. Tipografo e poi fotografo ha usato per quasi tutta la sua vita una Kobell Press che manipolava e personalizzava. Amico di Giuseppe Cavalli e di Ferruccio Ferroni, nel 1955 vince il Concorso Nazionale di Castelfranco Veneto. Risalgono a questo periodo lavori come: Lourdes (‘57), Scanno (‘57/59), Puglia (1958, dove tornerà nel 1982), Zingari (‘58), Loreto (‘59), Un uomo, una donna, un amore (‘60/61), Mattatoio (‘60), il celebre Pretini (‘61/63) e La buona terra (‘64/66). Nel 1963 Iohn Szarkoswski, direttore del dipartimento di Fotografia del MOMA di New York, sceglie di esporre una sua foto alla mostra The Photographer’s Eye. L’immagine è tratta dalla serie Scanno. L’anno dopo, lo stesso Szarkoswski acquisisce l’intera serie e alcune immagini di Pretini (denominata poi Io non ho mani che mi accarezzino il volto). Partecipa alla Biennale di Venezia del 1964 con “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, titolo tratto da una poesia di Pavese, dalla serie dell’Ospizio. Nel ’78 torna alla Biennale. Dal 1983 all’87 crea Il mare dei miei racconti, fotografie aeree scattate alla spiaggia di Senigallia. Nel ventennio ’70-90 fotografa la costa adriatica nei pressi di Senigallia, creando la serie Le mie Marche. Mario Giacomelli muore il 25 novembre del 2000 a Senigallia, dopo un anno di malattia, mentre lavora alle serie Questo ricordo lo vorrei raccontare (‘99/2000) e La domenica Prima (2000).
SCHEDA INFORMATIVA
Mario Giacomelli. La Puglia e altre storie
29 ottobre 2016/15 novembre 2016
Promossa da FotoCineClub Foggia – Fondazione Banca del Monte
Con il Patrocinio di Comune di Foggia e Regione Puglia
SEDE
Sala Rosa del Vento, Fondazione Banca del Monte, via Arpi 152 – Foggia
INAUGURAZIONE
29 ottobre 2016, ore 18.00
ORARI
Tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20.
Festivi e domeniche esclusi.