Mostre

VISIONI D'ACCIAIO

Venerdì 11 Gennaio 2013 alle ore 20,00  presso la GALLERIA FIAF – LE GRU di Valverde (Corso Vitt. Emanuele, 214) sarà inaugurata la mostra fotografica collettiva “VISIONI D’ACCIAIO – Spazi, dettagli e produzioni delle Acciaierie di Sicilia”.
La mostra sarà presentata,  da Giuseppe Fichera (Presidente del Gruppo Fotografico Le Gru), da Santo Mongioì (Direttore Galleria FIAF), da Enzo Gabriele Leanza (Consigliere Nazionale FIAF) e dal Critico Fotografico Pippo Pappalardo.
Riconoscimento FIAF V01/2013.
Visitabile tutti i venerdì (non festivi) fino al 21 Gennaio 2013 dalle ore 20,00 alle ore 22,00.
Ulteriori info: presidenza@fotoclublegru.it
  


La mostra “Visioni d’Acciaio” rappresenta l’evento conclusivo del Workshop “Rappresentare la città: spazi e forme dell’urbano – industriale” condotto da Daniela Sidari dall’08 al 10 giugno 2012 all’Etna Photo Meeting, manifestazione del Gruppo Fotografico Le Gru di Valverde (CT).
Le immagini sono state realizzate presso gli stabilimenti delle Acciaierie di Sicilia di Catania; si ringraziano il Direttore ing. Vincenzo Guadagnuolo, il responsabile della sicurezza ing. Maurizio Cutrona coadiuvato da Cesare Finocchiaro e dai capi reparti dell’Acciaieria per aver permesso le riprese e per la loro sensibilità e disponibilità.
Le foto sono state realizzate dai partecipanti: Salvatore Cafarelli, Anthony Cilia, Luciana Coniglione, Gianfranco Consiglio, Paola Garofalo, Sergio Muscat, Grazia Musumeci, Nunziato Palazzo, Sergio Polverino, Giuseppe Privitera, Pietro Urso, Serena Vasta, Pietro Vilasi, Giuseppe Vizzari, Gianluigi Zaberto; dalla docente Daniela Sidari, dall’assistente Alberto Lardizzone e dai tutors Gaetano Bonanno, Carmelo Crisafi, Alessio Drago, Giuseppe Fichera, Cesare Finocchiaro.
VISIONI D’ACCIAIO
dettagli e produzioni delle Acciaierie di Sicilia
Testo critico di Daniela Sidari – Docente FIAF
“Visioni d’acciaio” è uno sguardo in fabbrica, fuori e dentro le Acciaierie di Sicilia alla periferia di Catania, alla scoperta degli spazi più intimi di questo stabilimento in piena attività lavorativa. La  mostra a colori è una collettiva. Immagini in ampie panoramiche si alternano a dettagli strettissimi fino ad alcune foto molto stilizzate e con voluti movimenti della macchina fotografica. Traspare la diversità di panorami tra fuori e dentro. L’esterno delle Acciaierie è caratterizzato da confini visivi circoscritti, le foto mostrano geometrie dai contorni conclusi: i tetti dei capannoni, le paratie dalle ondulate lamiere, l’impatto cromatico di tubi aerei, silos, scale, camini, sistemi aspiranti di prelievo ed abbattimento dei fumi, l’ammasso di rottami; qui, all’esterno, inizia il ciclo produttivo. Dentro il paesaggio cambia, questo è un mondo fatto di metallo ad alta temperatura: il forno con le sue esplosioni, le siviere sospese ed in movimento, i cartelli di pericolo, il rumore assordante in un contesto dai colori “infernali”. Gli spazi sono difficili e si moltiplicano labirintici nell’insieme dei macchinari e degli attraversamenti percorribili in basso ed in alto. In penombra, macchinari e operai lavorano instancabilmente, travi a sezione quadrata avanzano incandescenti su binari, le attrezzature sono macchiate dall’accumulo del calore nel tempo, metallo incandescente in strisce di luce modifica il proprio colore dal rosso intenso al giallo, lampi di scintille, fumi di metallo fuso, spruzzi d’acqua accompagnano il treno di laminazione a un filo, poi il sistema di taglio, di legatura dei tondini per il calcestruzzo armato e la bobinatura a caldo degli stessi. Le immagini restituiscono tale complessità e tutta la potenza delle particolari situazioni; le inquadrature realizzate in luce ambiente, dirette e spesso ravvicinate, contribuiscono ad indagare la “forza” della materia Acciaio. 
 
 

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