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Il Volontariato italiano si autoconvoca

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Il Volontariato italiano si autoconvoca

L’appuntamento è per il prossimo 9 maggio a Roma presso L’Università La Sapienza – Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale – Via Salaria, 113. Una mobilitazione di mesi che proseguirà almeno fino al 5 dicembre 2015, Giornata internazionale del Volontariato, per indirizzare un messaggio al Paese. L’iniziativa è stata presentata ieri alla stampa in una conferenza tenuta presso la sala stampa dell’Associazione Stampa Romana.

L’autoconvocazione sarà un momento per rimettere al centro e riaffermare e approfondire significato, ruolo e prospettive del Volontariato, quel variegato mondo della solidarietà che raccoglie 4,5 milioni volontari e che esprime centinaia di migliaia di organizzazioni.. Rappresenterà inoltre l’avvio di un percorso con il quale si intende dare voce al volontariato italiano, coinvolgendo tutte le sue organizzazioni, dalle più grandi alle più piccole, per rimettere al centro dell’agenda politica la necessità di valorizzare un così importante patrimonio nazionale e creare le condizioni che ne liberino ulteriormente le energie, per rilanciarne valori fondanti come la gratuità, il ruolo politico e quello di advocacy soprattutto, per affermare riferimenti irrinunciabili come il protagonismo del mondo giovanile e la cooperazione intergenerazionale

“Non si tratta di parlare di ciò che il volontariato fa, ma di rendere evidente ciò che il volontariato “vede” nel presente e nel futuro”, scrivono nel Documento di auto convocazione le associazioni che hanno promosso l’iniziativa, Forum Nazionale del Terzo SettoreCentro Nazionale Volontariato (CNV), Conferenza permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato (ConVol), Caritas ItalianaCoordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato (CSVnet), e Consulta del Volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore). E aggiungono: “La mobilitazione è dentro la crisi che il Paese vive per il contrasto alla povertà e a tutte le forme di diseguaglianza sociale; per l’affermazione della giustizia e della legalità; per la tenuta della democrazia; per la promozione dell’economia sociale; per favorire il dialogo e la cooperazione fra le generazioni”.

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